SCAR5CERATO L’AFRICANO CHE CERCO’ DI UCCIDERE UN POLIZIOTTO A MILANO
Scarcerato Saidou Momodou Diallo, l’africano arrestato lunedì scorso dopo che aveva cercato di accoltellare un poliziotto alla Stazione Centrale di Milano. Le motivazioni della scarcerazione hanno fatto infuriare tutti anche il sindaco di Milano che dice trattarsi di una decisione che lascia a bocca aperta. Secondo i giudici l’uomo non voleva uccidere nessuno ma solo tentare di liberarsi dalla presa dell’agente. Anche secondo questa versione assurda l’uomo, originario della Guinea, meritava di rimanere in carcere, ma i fatti comunque si sono svolti in modo ben diverso da quanto hanno stigmatizzato i giudici.
TOSCANA TRATTA DI BABY CALCIATORI AFRICANI
Traffico illegale di giovani africani da far giocare in squadre di calcio italiane ed europee. E’ quanto ha scoperto la polizia di Prato che in queste ore sta effettuando perquisizioni ed eseguito quattro misure di custodia cautelare, con l’accusa di immigrazione clandestina, falso documentale e favoreggiamento a carico di persone legate al mondo del calcio. Sono sospettate società sportive di serie A e B. Gli autori del traffico clandestino avrebbero presentato documenti e dichiarazioni false presso l’ambasciata italiana in Costa d’Avorio e all’ufficio immigrazione di Prato. Arrestati i presidenti del Prato e della DSestese, squadra di Firenze, un procuratore sportivo e una donna di origine ivoriana.
USO DEL CELLULARE, ”LINEA DURA” DEL GOVERNO
Una vera e propria mazzata quella che presto potrebbe colpire gli automobilisti sorpresi alla guida, mentre utilizzano cellulari. Alcune indiscrezioni fanno infatti capire già dalle sanzioni come l’esecutivo abbia abbandonato la “linea morbida” per decidere delle vere e proprie punizioni, per tutti coloro che si fanno distrarre dai nuovi dispositivi tecnologici. Patente sospesa già dalla prima infrazione, e multe che in alcuni casi possono arrivare ad oltre 2500 euro. La decisione è stata spiegata dal relatore della norma nonché presidente della commissione Trasporti, Michele Meta, che ha sottolineato come è intenzione del governo varare una norma definita choc, per arginare un fenomeno che ogni giorno provoca decine di incidenti in tutto il paese.
SI DIMETTE IL MINISTRO DEGLI AFFARI REGIONALI ENRICO COSTA
Non ha atteso la fine delle vacanze estive e oggi ha rassegnato le sue dimissione. Stiamo parlando dell’ormai ex ministro centrista Enrico Costa, che possedeva la delega per gli affari regionali. L’alto esponente politico ha deciso di abbandonare l’esecutivo poiché vedeva la sua azione di governo venir meno a causa delle indecisioni dei suoi colleghi. Dietro la formula abbastanza vaga Costa ha fatto emergere un malumore che si rifà alla presunta decisione di mettere la fiducia sulla norma dello “ius soli”. Al di la della perdita all’interno dell’esecutivo le dimissioni lasciano intravedere come i rapporti tra il premier e i suoi alleati di centro non sono per nulla idilliaci, anzi essi sono cosi tesi che potrebbero finanche innescare una crisi di governo. Le dimissioni sono state accettate dal premier, che contestualmente ha deciso di tenere le deleghe ad interim.
RIINA DOVRÀ RIMANERE IN CARCERE
Arriva il giorno dell’anniversario della morte di uno dei suoi più acerrimi nemici, il giudice Borsellino, la decisione del tribunale di sorveglianza di Bologna che decide che il “boss dei boss”, Riina, dovrà rimanere in carcere. Per i giudici la “bestia di Corleone” non ha infatti diritto, stante la sua pericolosità ad una misura alternativa al carcere. La decisione non era per nulla scontata visto che nelle settimane scorse era stata ipotizzato che Riina poteva essere trasferito ai domiciliari, il boss 84enne però non ha mai manifestato segni di pentimento, e per questo probabilmente da dietro le sbarre uscirà solamente da morto. I giudici nella loro ordinanza scrivono che il detenuto Riina ha diritto alla tutela della salute come ogni altro detenuto, cosa che di fatto avviene con la somministrazione di “cure di altissimo livello”. Il difensore di Riina ha comunque annunciato che avverso all’ordinanza proporrà ricorso in Cassazione.
CITTADINANZA AMERICANA PER I GENITORI DI CHARLIE
Con una mossa a sorpresa l’amministrazione americana ha concesso il passaporto a stelle e strisce ai genitori del piccolo Charlie, il bambino inglese malato che era stato al centro di furiose polemiche nelle settimane scorse. Con la concessione del passaporto americano la famiglia potrà trasportare il piccolo in America e li sottoporlo ad una cura sperimentale. Allo stato attuale non si sa però ancora se al piccolo Charlie sarà permesso di lasciare l’ospedale britannico dove è in cura, e soprattutto se la decisione USA possa contribuire a salvare la sua giovane vita.
TOUR DE FRANCE, GIORNATA NO PER FABIO ARU
Lo attendevano tutti sul traguardo della prima tappa alpina della terza settimana del Tour de France 2017, ma Fabio Aru ha disatteso le speranze di migliaia di appassionati di ciclismo, andando in difficoltà sull’ascesa del Galibier, dopo gli attacchi ripetuti di Daniel Martin e Bardet, l’idolo di casa. Per Fabio Aru alla fine il distacco dal gruppo maglia gialla, dove c’era anche Mikel Landa oltre ovviamente al capitano della Sky Chris Froome, sul traguardo è stato di 31 secondi. Ora il distacco dal podio è di 26 secondi. Dal quarto posto domani ripartirà il tentativo di rimonta da parte del campione italiano, che crede ancora nel podio, anche se a questo punto la corsa per salire sul podio a Parigi è tutta in salita, letteralmente parlando. Prima l’Izoard, domani, quindi la cronometro di sabato a Marsiglia, dove dovrà difendersi qualora domani riesca a prendere un importante vantaggio su Bardet, Rigoberto Uran e Landa.
CALCIOMERCATO, LE ULTIME DALL’ITALIA
Da quarta scelta a prima. Il futuro di Kalinic sembra tingersi sempre di più di rossonero. Morata è ufficialmente un giocatore del Chelsea, per Aubameyang il Borussia Dortmund sembra abbia chiuso definitivamente la porta in faccia ai rossoneri, lamentando un comportamento poco corretto da parte del club milanista, per Belotti le pretese di Cairo sono esorbitanti, ecco perché Kalinic è il primo nome sul taccuino di Mirabelli per regalare a Vincenzo Montella quella punta in grado di assicurare un notevole contributo sotto porta. L’Inter ha incontrato nelle ultime ore la Sampdoria per Schick, dopo che la trattativa con la Juventus è naufragata. Sembra vicino all’approdo in nerazzurro anche Vecino, per il quale però la Fiorentina chiede il pagamento della clausola rescissoria di 24 milioni di euro. Non ci sono invece novità sul fronte Perisic, che è valutato 55 milioni di euro dalla società interista, con il Manchester United che però non ha mai avvicinato la cifra richiesta da Suning. Dopo l’incontro con l’Inter, Keita ritorna in orbita Juve. Complice il mancato trasferimento di Schick dalla Sampdoria, l’attaccante della Lazio torna prepotentemente vicino alla Juventus. De Sciglio intanto ha effettuato le visite mediche dopo l’arrivo dalla Cina ieri. In conferenza stampa infine ha parlato Szczesny, nuovo secondo di Gigi Buffon. E’ infine questione di ore per il trasferimento di Federico Bernardeschi in bianconero, dopo l’incontro di ieri sera a Roma tra Marotta e Bozzo, procuratore del giocatore. Sui 40 milioni di euro si può trovare la quadra.