La Codacons ha deciso di schierarsi dalla parte dei viaggiatori di fronte a una tragedia enorme come quella che si è verificata a Kos in Grecia. Sicuramente infatti molte persone che avevano già da tempo prenotato un viaggio potrebbero aver deciso di rinunciarvi proprio per questo terribile e inaspettato evento. E’ così che la Codacons si pronuncia come riportato da MeteoWeb.eu, sottolineando: “E’ un diritto annullare i viaggi nelle aree colpite dal sisma. I cittadini che intendano disdire un viaggio, a seguito del terremoto a Kos, hanno il diritto al rimborso integrale”. Sicuramente parole importanti che non possono passare inosservate e che ci fanno capire come a volte siano tutelati anche gli utenti che non possono trovarsi di fronte a queste situazioni con la mente sgombra dal fatto che possa riaccadere nuovamente qualcosa di spiacevole. Staremo a vedere se anche su questo particolare ci saranno presto delle novità o meno. (agg. di Matteo Fantozzi)



TERREMOTO OGGI ISOLA DI KOS (GRECIA) DATI INGV: SCOSSE DEL 21 LUGLIO 2017

LENTO RITORNO ALLA NORMALITÀ

Seppur molto lentamente, l’attività all’aeroporto di Kos, colpito la scorsa notte dal terribile terremoto, sta tornando alla normalità. Ne dà notizia il portale MeteoWeb.eu, che annuncia la ripresa dei voli avvenuta nelle passate ore. Lo scalo, tuttavia non è ancora del tutto operativo e per questo il traffico aereo potrebbe ancora subire ulteriori ritardi. Al momento non sarebbero state segnalate vittime italiane coinvolte nel violento sisma seguito da numerose scosse di assestamento ancora in corso. Tuttavia, nella zona interessata dal sisma vi erano alcuni turisti connazionali, tra cui alcuni veronesi che hanno affidato la loro testimonianza a VeronaToday.it. “Quando è arrivata la scossa ero a letto, così mi sono alzato e sono salito in sella alla bicicletta, per andare a vedere verificare la situazione in centro, in caso servisse una mano. Lungo la strada ho visto un minimarket il cui interno era completamente sottosopra, ma dove non sembravano esserci feriti, così ho proseguito”, ha raccontato un 34enne. Da brivido anche la reazione della gente del posto, chiaramente spaventata. “In molti erano in lacrime, alcuni si sono recati al Pronto Soccorso e quasi tutti hanno preferito dormire, o almeno provarci, in spiaggia, dopo essere rimasti in strada per buona parte della notte”, ha raccontato il testimone. Dopo qualche ora però, erano già tutti al lavoro per cercare di sistemare il possibile e ripartire già da questa mattina. “Nonostante parte della città sia senza acqua, si cerca di tornare subito alla normalità”, ha aggiunto, evidenziando la forza della popolazione locale.



FARNESINA AL LAVORO

Mentre la terra tremava, in Grecia, in seguito al potente sisma di magnitudo 6.7 e che ha provocato due vittime e 200 feriti, a pregare che non accadesse nulla vi erano anche due coppie di Terni, in vacanza a Falikari, distante solo 15 chilometri a Sud di Rodi. Loro alle forti scosse di terremoto ci sono abituati, ma come dichiarato a Il Mattino, quanto accaduto la notte scorsa è stato molto più violento del devastante terremoto di Amatrice e dintorni. “Lo spavento è stato tanto, speriamo che abbia smesso. La vacanza è bella ma non vedo l’ora di ritornare”, hanno commentato, in attesa del loro rientro in Italia previsto per domani sera. Intanto, come riporta Nanopress.it, l’Unità di crisi della Farnesina e l’ambasciata d’Italia ad Atene dalla scorsa notte sono al lavoro per escludere la presenza di connazionali tra le vittime. In una nota stampa, la stessa Farnesina ha invitato a seguire scrupolosamente le indicazioni delle autorità locali. Nelle ultime ore l’aeroporto di Kos è stato riaperto ma sono ancora ridotte le operazioni con disagi registrati anche via mare. Gli italiani che in queste ore si sarebbero dovuti mettere in viaggio verso il territorio funestato dal terremoto, dunque, sono invitati a contattare il proprio tour operator o compagnia aerea. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



NUOVA SCOSSA A CRETA

Un’altra scossa di terremoto è avvenuta in Grecia dopo quella che ha provocato due morti e duecento feriti, oltre che un mini tsunami. L’ultimo sisma è stato registrato nell’area sud orientale di Creta: stando a quanto riportato dal sito Ekathimerini, la scossa è stata di magnitudo 4.3 sulla scala Richter. Per ora non ci sono notizie di danni o vittime. Il terremoto comunque è avvenuto alle 13.36 ora locale, quando cioè in Italia erano le 12.36. L’epicentro del sisma è stato individuato a 44 chilometri a sud dalla località di Ierapetra, come riferisce l’Istituto di geodinamica di Atene. Questa però non è l’unica replica, anzi potrebbero verificarsi altre scosse nel corso della giornata. Lo ha dichiarato Alessandro Amato, sismologo dell’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia (INGV): «Visto che è stato un terremoto forte, seguiranno altre scosse, probabilmente per una settimana». L’esperto ha spiegato che in tutto l’Egeo ci sono deformazioni con faglie attive, che riaccomodano questi movimenti. Ma sono meccanismi e zone diverse da quelli che hanno provocato i terremoti nel Centro Italia: «Da noi gioca la microplacca adriatica, che si trova sotto l’Appennino e la zona balcanica, generando deformazioni e Terremoti». (agg. di Silvana Palazzo)

MINI TSUNAMI A BODRUM. PORTO SPACCATO IN 2

La faglia provocata dal terremoto di Kos ha spaccato il porto dell’isola greca in due: le immagini stanno facendo il giro del mondo per l’impressionante forza di magnitudo avvenuta questa notte sul Mar Egeo. Il sisma della notte ha spaventato e non poco, anche per il numero di feriti molto alto che rischia di salire ora dopo ora; i danni materiali sono invece situati soprattutto nella città vecchia di Kos, meno nel resto dell’Isola. Al porto, come dicevamo, si trova la faglia che ha diviso in due una buona parte della struttura in asfalto. «le grandi imbarcazioni non possono attraccare. Due grandi navi, rispettivamente con 260 e 80 passeggeri a bordo, sono state direzionate ad altre isole», ha spiegato il vice ministro della Marina, Nektarios Santorinios, giunto sul posto dopo mezzogiorno. È in arrivo sull’isola greca un team di esperti da Atene per poter valutare danni e stime iniziali, mentre le operazioni di soccorso stanno provvedendo a recuperare tutte le persone ancora bloccate. (agg. di Niccolò Magnani)

KOS E BODRUM: FERITI SALGONO A 200

Sono state circa 160 le scosse di assestamento avvenute prima e dopo il grave sisma di M 6.7 che ha sconvolto l’Isola di Kos e la città turca di Bodrum: si aggiorna il numero dei feriti, con 120 nell’isoletta greca e almeno 80 a Bodrum, dove un piccolo tsunami ha fatto passare ore d’incubo ai cittadini e turisti in visita negli splendidi luoghi del Mar Egeo. Le due vittime sono un giovane turco e un turista svedese, tutti e due rimasti senza vita sotto il crollo del muro di un bar a Kos; dei 7 ragazzi italiani in un primo momento sono arrivate notizie positive, stanno tutti e bene e non ci sono dispersi. Condizioni d’emergenza anche per la paura di nuove scosse forti, anche se nelle ultime ore non ve ne sono di nuove: «Abbiamo trascorso la notte fuori, sul prato, come tutti i vicini. Ci sono state scosse continue, ogni 10-20 minuti, le case traballavano. Siamo andati anche in una spiaggia vicina ma poi ci siamo allontanati per timore di un’onda anomala», spiega ad Euronews una testimone diretta italiana. (agg. di Niccolò Magnani)

L’INCUBO DEGLI ITALIANI A KOS

Le prime testimonianze che arrivano dall’Isola di Kos e di Bodrum degli italiani in vacanza in Grecia sono inquietanti: dopo il terremoto terribile avvenuto questa notte per alcuni connazionali è stato davvero come rivivere l’incubo del sisma in centro Italia, con una forza di magnitudo altissima che ha fatto temere il peggio. 2 morti, 120 feriti e ancora alcune persone sotto le macerie. All’Ansa ha parlato Elisabetta Campi Igmen, in vacanza a Bodrum dove è andato in scena anche un piccolo tsunami: «È stato spaventoso, siamo tutti ancora scioccati, Ero appena andata a letto quando intorno all’una e dieci ho sentito una prima scossa abbastanza leggera. Non mi sono preoccupata troppo perché questa è una zona sismica e ci siamo abituati, io ci vengo ogni estate. Dopo 20 minuti, però, è arrivata la scossa più forte e mi sono svegliata. La casa sembrava una trottola, c’è stato un boato e poi un rumore pazzesco delle scale di legno. Pareva che stessero crollando». Un crollo c’è stato, anzi parecchi, e purtroppo le vittime ci sono state: con la speranza che il bilancio rimanga tale, non ci sono state altre scosse rilevanti nelle ultime ore dall’Isola di Kos e sulla città turca di Bodrum. (agg. di Niccolò Magnani)

GRECIA, PERSONE ANCORA SOTTO LE MACERIE

Il piccolo tsunami per fortuna non ha generato danni particolari ma resta la grande paura per il terremoto di fortissime proporzioni avvenuto in Grecia sull’Isola di Kos. Il sindaco della meravigliosa isola greca ha raccontato in queste ore che alcune persone sono rimaste ancora intrappolate sotto le macerie: i morti restano due, i feriti sono però tanti e vanno oltre la centinaia. Esercito mobilitato per le varie operazioni di soccorso, non ci sono state per fortuna scosse di assestamento forti dopo il sisma M 6.7 avvenuto in piena notte, sconvolgendo ulteriormente il popolo greco. Il porto dell’isola è tra le strutture che hanno subito le maggiori lesioni, con un traghetto in viaggio verso Kos non è riuscito a sbarcare. (agg. di Niccolò Magnani)

GRECIA, SCOSSA DI 6.7 M SULL’ISOLA DI KOS

Una scossa di terremoto di magnitudo 6.7 è avvenuta questa notte in Turchia, provocando però diversi danni in Grecia. Due turisti sono morti e più di 100 persone sono rimaste ferite nell’isola greca di Kos a causa del sisma che ha colpito la città turca di Bodrum, l’antica Alicarnasso. Dopo la scossa di terremoto c’è stato anche un piccolo tsunami: alcuni testimoni hanno visto infatti il mare gonfiarsi. Il servizio geologico americano ha localizzato l’epicentro del terremoto 10 chilometri a sud di Bodrum e 16 chilometri a sud di Kos con ipocentro attestato a 10 chilometri. La scossa è stata avvertita fino alle isole di Creta e Rodi. Nell’isola di Kos è crollato un vecchio palazzo, ferendo gli abitanti. Le due vittime sono due turisti, un turco e uno svedese. Persone terrorizzate sono uscite di casa, riversandosi nelle strade per il timore di crolli. I turisti invece sono tornati in hotel per recuperare gli oggetti personali: hanno trascorso il resto della notte all’aperto. Una giornalista dell’Associated Press ha raccontato che hanno allestito letti improvvisati all’aperto con lenzuola e cuscini presi dalle vicine sedie a sdraio. A questa forte scossa di terremoto sono seguite due di assestamento. Quella di Kos comunque sembra essere l’area maggiormente colpita dal sisma. (agg. di Silvana Palazzo)

LAZIO, SCOSSA DI 0.7 M IN PROVINCIA DI FROSINONE

Prima scossa di terremoto della giornata di venerdì 21 luglio 2017, fattasi registrare alle ore 00.17 a 5 chilometri ad est dal paese di Campoli Appennino, in provincia di Frosinone. Il sisma è stato comunque di lieve entità con una magnitudo di 0.7, con un ipocentro localizzato a 9 chilometri di profondità. Tra i paesi più vicini all’epicentro, oltre a Campoli Appennino, si registrano Alvito a 6 km di distanza, Posta Fibreno, Pescosolido e San Donato di Val Comino a 7 km, Vicalvi a 8 km, Pescasseroli e Opi a 9 km, Fontechiari e Broccostella a 10 k, Comuni sparsi tra le province di Frosinone e L’Aquila. Nel raggio di 15 chilometri dall’epicentro si trovano i seguenti Comuni in provincia di Frosinone: Gallinaro e Sora (11 km), Settefrati (12 km), Casalvieri (13 km), Casalattico (14 km) e Picinisco, Isola del Liri, Arpino e Atina (15 km).

LAZIO, SCOSSA DI 2.0 IN PROVINCIA DI MACERATA

Alle ore 22.49 di giovedì 20 luglio 2017, scossa di terremoto nelle Marche che si è fatta sentire in maniera abbastanza tangibile, con una magnitudo 2.0 ed un epicentro a 4 chilometri ad Ovest di Camerino, in provincia di Macerata. L’ipocentro del sisma è stato localizzato a 9 chilometri di profondità e ci sono diversi paesi oltre a Camerino, tutti in provincia di Macerata, entro 10 chilometri dall’epicentro del sisma: Muccia (5 km), Sefro (6 km), Pioraco (7 km), Serravalle di Chienti (8 km), Pievebovigliana e Pieve Torina (9 km), Fiuminata e Castelraimondo (10 km). Nel raggio di 15 chilometri dall’epicentro si trovano invece le località di Fiordimonte (12 km), Gagliole (13 km), e Monte Cavallo, Matelica, Fiastra, Sampetrona ed Esanatoglia (15 km), tutti Comuni facenti parte della provincia di Macerata.