Quale sarà il futuro di Charlie Gard? Difficile prevederlo. Le macchine che lo tengono in vita verranno staccate o il piccolo di 11 mesi verrà sottoposto al trattamento sperimentale negli Stati Uniti? A prendere la difficile decisione sarà l’Alta Corte di Londra, che dovrebbe emettere la sentenza il prossimo 25 luglio. Non ha intenzione di rinviare o protrarre tale data, perché consapevole della gravità delle condizioni di Charlie. In aula ieri non è però mancata la tensione: è andato in scena infatti uno scontro tra l’avvocato dei genitori di Charlie Gard e quello del Great Ormond Street Hospital. Il primo però durante l’udienza ha anche fatto una rivelazione: in Gran Bretagna c’è un caso simile a quello di Charlie. Ma intanto come procedono gli studi di Hirano? Il medico arrivato dagli Stati Uniti ha ribadito la convinzione che il piccolo paziente vada sottoposto alla terapia sperimentale, ma non mancano le perplessità. Mentre gli avvocati studiano i risultati degli ultimi esami in vista della nuova udienza di lunedì, emergono le preoccupazioni: la massa muscolare del piccolo è debole, potrebbe essere troppo tardi per sottoporlo alla terapia sperimentale…
CHARLIE GARD: ULTIME NOTIZIE. SI AVVICINA LA SENTENZA
È TROPPO TARDI PER LA TERAPIA SPERIMENTALE?
La nuova udienza presso l’Alta Corte di Londra è fissata per lunedì alle 10, il giorno successivo potrebbe arrivare la sentenza sul caso che vede protagonista Charlie Gard. Intanto trapelano sensazioni negative dal collegio medico, perché gli esami a cui il piccolo di 11 mesi è stato sottoposto avrebbero dato un esito poco incoraggiante. Il margine di speranza per una situazione neurologica ancora parzialmente recuperabile è stato ridimensionato da una condizione muscolare che sembra compromessa: come riportato dall’Avvenire, gli stessi medici che si erano spesi per provare una terapia sperimentale su Charlie Gard temono che ora sia troppo tardi. I tre mesi di battaglia legale potrebbero aver segnato la sorte del bambino. Il giudice ha aperto ad un intervento dei genitori con eventuali nuove prove, ma è più probabile che prenda una decisione in base alla relazione dell’incontro tra l’équipe internazionale e i medici del Great Ormond Street Hospital di Londra. (agg. di Silvana Palazzo)
STUDIO E RIFLESSIONE PER LA NUOVA UDIENZA
Niente riposo per gli avvocati che si stanno occupando del caso di Charlie Gard: trascorreranno il weekend esaminando i rapporti degli esperti chiamati in causa dal giudice dell’Alta Corte di Londra in vista dell’udienza di lunedì. Tra oggi e domani, dunque, come riportato dal London Evening Standard, esamineranno i risultati delle scansioni e le relazioni degli specialisti. Poi il giudice Francis prenderà una decisione, emettendo una sentenza definitiva che farà chiarezza sulle sorti del piccolo di 11 mesi. I genitori vogliono portarlo negli Stati Uniti per sottoporlo ad una terapia sperimentale, mentre i medici del Great Ormond Street Hospital di Londra sostengono che non ci sia più nulla da fare. Decisivo potrebbe rivelarsi il parere di Michio Hirano, professore di neurochirurgia arrivato dal Columbia University Medical Center di New York. Un weekend di studio e riflessione in attesa di una svolta definitiva. (agg. di Silvana Palazzo)
ALTA TENSIONE IN TRIBUNALE
Tensione alle stelle all’Alta Corte di Londra ieri, dove si è tenuta l’udienza per Charlie Gard. C’è stato un duro scontro tra il padre del piccolo di 11 mesi affetto da una rara malattia genetica e l’avvocato che rappresenta il Great Ormond Street Hospital. Quest’ultimo è stato costretto a chiedere scusa ai genitori del bambino per aver comunicato i risultati degli ultimi esami a cui è stato sottoposto in tribunale, senza averli prima avvisati. Dopo aver annunciato che le ultime scansioni hanno evidenziato il peggioramento delle condizioni del piccolo, Connie Yates, la madre di Charlie, è scoppiata in lacrime, dicendo al giudice di non aver neppure letto i risultati prima che venissero presentati alla corte. «Malvagio», così Chris Gard ha invece etichettato l’avvocato. Katie Gollop si è poi scusata di fronte al giudice: «Mi dispiace molto, non avevo intenzione di farli soffrire». Poi ha spiegato che i risultati sono «davvero tristi». Le scuse non sono state accolte però da Grant Armstrong, il legale che rappresenta i genitori di Charlie Gard: l’ha rimproverata, infatti, per non aver sottoposto i risultati degli esami all’attenzione dei suoi assistiti prima di illustrarli in tribunale.
UN ALTRO CASO SIMILE IN GRAN BRETAGNA
Non sono mancati i colpi di scena nell’ultima udienza che si è tenuta all’Alta Corte di Londra per trattare il caso di Charlie Gard. Ad esempio, è stato rivelato che in Gran Bretagna c’è un altro bambino che versa nelle stesse condizioni del piccolo di 11 mesi. Lo ha rivelato Grant Armstrong, il legale che rappresenta i genitori di Charlie Gard: l’avvocato ha spiegato che all’altro paziente è stato invece proposto il trattamento sperimentale, senza però svelare ulteriori particolari. Il giudice Francis ha sottolineato che a gennaio era stata offerta la stessa possibilità a Charlie, ma che è stata poi ritirata a causa dei danni irreversibili riportati al cervello dal bambino e in considerazione del fatto che secondo il Great Ormond Street Hospital non migliorerebbe la sua qualità di vita. I genitori di Charlie Gard sperano però di riuscire a portare loro figlio negli Stati Uniti per dargli una speranza. La terapia in questione però non è stata mai sperimentata su un essere umano con la sindrome da deplezione del DNA mitocondriale.
HIRANO RIBADISCE: “VA PORTATO NEGLI STATI UNITI”
Il dottor Michio Hirano, professore americano di neurochirurgia, non ha cambiato idea: continua a sostenere di poter aiutare Charlie Gard. Accolto dal Great Ormond Street Hospital per esaminare il piccolo di 11 mesi e fornire un parere sulla vicenda per l’Alta Corte di Londra, il medico ha spiegato che il trattamento nucleosidico ha il 10% di possibilità di produrre risultati significativi per il bambino. Dopo aver studiato una nuova scansione del cervello e aver esaminato personalmente Charlie, Hirano ha ribadito la sua tesi all’Alta Corte di Londra. Il giudice ha spiegato che il giudizio dei medici consultati non sembra essere cambiato e che il disaccordo tra loro sia in gran parte di natura filosofica, cioè se il trattamento sperimentale vada incoraggiato o meno. Il giudice però è vicino ad una decisione: ha ribadito l’importanza del tempo nel caso di Charlie Gard. Nel caso in cui non abbia speranze, si starebbero allungando le sue sofferenze, se invece può essere sottoposto alla terapia sperimentale, si sta perdendo tempo: in ogni caso bisogna fare in fretta!