Quest’anno ricorre il centenario della morte di Bérenger Saunière, prete del comune di Rennes-le-Château, in Francia e divenuto celebre per essere stato figura centrale di un mistero che ruota attorno alla storia di Cristo. Lo stesso piccolo paese dell’Aude, divenuto meta di migliaia di turisti, deve proprio a Saunière il suo successo. Una sorta di leggenda – per alcuni verità assoluta, per altri un vero e proprio falso clamoroso – secondo la quale fu il prete francese ad aver condotto alla scoperta del vero Santo Graal, quella storia affascinante conosciuta dai più grazie al best setter del 2003 di Dan Brown Il codice da Vinci, dal quale fu poi tratto l’omonimo film tre anni dopo. Ora, proprio in quel piccolo centro sta per prendere il via una serie di interessanti iniziative al fine di celebrare Bérenger Saunière e che già dal prossimo week end daranno vita ad una sorta di sagra paesana in salsa esoterica, come definita da Agi.it.



NELLA CITTÀ FRANCESE DOVE CRISTO SI RIFUGIÒ, LA STORIA DEL PRETE DI RENNES-LE-CHÂTEAU

LA STORIA DEL VILLAGGIO FRANCESE

Partiamo dalla storia affascinante che ha tenuto banco per mezzo secolo e che oggi contribuisce a radunare migliaia di turisti amanti dell’esoterismo e del mistero nel piccolo villaggio arroccato che è Rennes-le-Château. Una storia che il libro prima e poi il film ha tentato di spiegare mettendoci dentro uno sprazzo di vena thriller ma che è riassumibile brevemente mettendo in discussione le Sacre Scritture. Cristo, secondo questa pseudo leggenda, non morì sulla croce ma si rifugiò nel villaggio francese, dove sposò Maria Maddalena dando vita ad una discendenza di “sangue reale”, il così detto San gral, proseguita nei re Merovingi. Il Priorato di Sion, potente ordine occulto, tentò di proteggere la stirpe di Gesù scontrandosi con la Chiesa Cattolica, annientata dalla rivelazione del segreto. La storia di Rennes-le-Château ha dato vita a numerose pubblicazioni che hanno portato a conseguenti smentite e vere e proprie indignazioni da parte di studiosi, eppure ad oggi la figura di Saunière continua ad affascinare.



IL “TESORO” DI SAUNIÈRE

Bérenger Saunière, tuttavia, sembrava legato non tanto a quel “tesoro” divenuto leggenda quanto piuttosto ad un traffico di Messe pagate che gli permisero di restaurare la chiesa di Santa Maria Maddalena per motivi esoterici così come la villa dove continuò a vivere anche dopo le dimissioni a cui fu costretto dalla Curia e della Torre Magdala, dove si trovava la sua biblioteca. A lanciare la leggenda del sacerdote divenuto milionario in modo misterioso, tuttavia, fu un benestante che acquistò le sue proprietà dalla perpetua. Ciò radunò alcuni appassionati di esoterismo che diedero vita all’idea del Priorato di Sion insieme ad un libro e ad un mazzo di chiavi appositamente realizzati. Oggetti poi “scoperti” alla Biblioteca Nazionale di Parigi dove furono depositati senza alcun controllo. Così come i documenti che negli anni trapelarono contribuendo alla mistificazione della storia dalla quale trasse il suo successo di Brown.



IL PARTICOLARE FESTIVAL

Ora però, mentre a distanza di mezzo secolo ci si continua a domandare se quanto emerso dal prete Saunière sia realmente una leggenda, una bufala o la verità, ecco che Rennes-le-Château lo celebra con un festival particolare che avrà inizio già dal prossimo week end e che andrà avanti da venerdì 21 a domenica 23 luglio mixando sacro e profano, oltre che esoterismo. Balli, gare di bocce, concerto di un gruppo zigano nei pressi della villa del prete scomparso un secolo fa e della chiesa di Santa Maria Maddalena. La festa culminerà venerdì 28 luglio con una rappresentazione teatrale sulla vita dell’abbé Saunière, ma gli appuntamenti proseguiranno anche ad agosto. Un modo assai particolare per celebrare una delle personalità più affascinanti, emblematiche e misteriose della Francia recente, se non fosse per quella storia legata alla città dove Cristo si sarebbe rifugiato e che ancora richiama curiosi, studiosi e appassionati da tutto il mondo.