La scomparsa di Rosa Di Domenico non resterà chiuso: il gip di Napoli ha infatti chiesto la riapertura delle indagini e l’iscrizione nel registro degli indagati di Alì Qasib, il giovane pakistano con il quale la ragazza era in contatto dopo averlo conosciuto online in chat. A riferirlo è oggi Il Fatto Quotidiano che sottolinea come l’aspetto principale sul quale il giudice intende fare chiarezza è proprio quanto accaduto alla 15enne del Napoletano. Secondo le ipotesi, infatti, il pakistano potrebbe averla adescata in chat e poi indotta a fuggire con lui a Brescia, dove risiedeva. Conosciuto un paio di anni fa, la famiglia di Rosa ha spiegato che all’improvviso la figlia iniziò a cambiare atteggiamento. Il dubbio è che possa aver iniziato un percorso di islamizzazione che l’ha quindi indotta a cambiare persino abitudini alimentari e vestiario fino ad assumere l’atteggiamento tipico della donna musulmana. Tra le richieste avanzate dal gip anche quella di indagare sul possibile scambio di foto in rete a contenuto pedopornografico del quale la ragazzina potrebbe essere vittima. Chiesto anche che siano sentiti amici e familiari di Rosa Di Domenico e analizzati computer e profili social della giovanissima, nonché l’acquisizione dei filmati tratti dalla trasmissione Chi l’ha visto che per prima si è occupata del caso di scomparsa, intervistando anche il padre del pakistano introvabile. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ROSA DI DOMENICO, 15ENNE SCOMPARSA: UN GIALLO LUNGO DUE MESI
UN MISTRO LUNGO DUE MESI
Che fine ha fatto Rosa Di Domenico, la 15enne misteriosamente scomparsa da Sant’Antimo, in provincia di Napoli, il 24 maggio scorso? E’ una domanda, questa, che la sua famiglia continua a porsi ogni giorno da due mesi, ovvero da quando è sprofondata nella più cupa disperazione. Per i genitori della ragazzina il dolore non fa che accrescere con il passare dei giorni ed il sospetto sempre più concreto è che la 15enne non si sia allontanata volontariamente ma che sia stata piuttosto rapita da qualcuno che le starebbe impedendo di contattare la famiglia o gli amici. “Prima della sua improvvisa scomparsa, Rosa non si era mai allontanata da casa”, ha detto il padre, Luigi Di Domenico, al settimanale Giallo. “Il fatto che sia passato tutto questo tempo dalla sua sparizione e che non si sia fatta ancora sentire mi fa temere che le sia accaduto qualcosa di molto grave”, ha aggiunto. Anche la mattina della sua sparizione, ricorda ancora il padre, Rosa era tranquilla, né c’era stato un precedente litigio con la famiglia. Quel giorno, non solo la ragazzina non sarebbe mai giunta a scuola ma da allora non avrebbe mai contattato le sue amiche, facendo perdere misteriosamente le sue tracce.
IL GIALLO DEL CELLULARE
La sensazione dei genitori di Rosa Di Domenico è che possa davvero esserle capitato qualcosa di grave. Tanti i segnali che farebbero pensare al peggio: la ragazzina, innanzitutto, non avrebbe portato via nulla da casa. Con sé portava solo il cellulare che però risulta spento dal giorno della scomparsa. “Anche questo è molto strano, considerato che mia figlia aveva sempre il cellulare in mano e spesso lo guardava come fanno tutti i ragazzini della sua età”, ha aggiunto il padre. Dal suo cellulare la ragazzina, alcuni giorni prima di sparire aveva consultato gli orari dei treni sulla tratta Napoli-Brescia. Qualcuno, in effetti, l’avrebbe vista alla stazione centrale nel capoluogo campano e qui fu ripresa anche dalle telecamere di sorveglianza. Rosa ha lasciato Napoli per dirigersi al Nord Italia? Da qualche tempo la giovane aveva conosciuto un ragazzo pakistano di 28 anni su Facebook e che vive proprio a Brescia, sebbene anche lui, dopo una lite con il padre, si fosse allontanato da casa. È questa la pista da seguire nel giallo della scomparsa di Rosa Di Domenico?
CONTINUANO LE RICERCHE
Ora però, il dubbio atroce della famiglia della 15enne napoletana è che proprio il giovane pakistano possa impedire alla figlia di mettersi in contatto con loro. Conoscendo Rosa, infatti, i genitori credono che avrebbe già contattato la famiglia per tranquillizzarla ma ad oggi così non è stato. Intanto le ricerche proseguono, come rivela NapoliToday.it e mentre si cercano notizie sul 28enne pakistano latitante, la comunità di Sant’Antimo ha dimostrato la vicinanza alla famiglia Di Domenico attivandosi con la creazione di un gruppo Facebook “Ritroviamo Rosa Di Domenico” e che nelle ultime settimane, forte anche dell’attenzione riservata al caso dalla trasmissione Chi l’ha visto?, è stato caratterizzato da un incremento vistoso degli iscritti. Anche papà Luigi ha rivolto l’ennesimo appello non solo agli abitanti di Napoli e Brescia ma anche a tutti gli italiani, affinché possano subito avvertire la polizia nel caso in cui dovessero avvistare o avere informazioni in più sulla sua piccola Rosa: “Siamo disposti a tutto purché ci venga data qualche notizia”, ha chiosato.