L’incendio al deposito di rifiuti di Bruzzano, in via Senigallia a Milano, tiene in apprensione l’intera città. Le fiamme sono divampate intorno alle 20 di ieri nella zona industriale dell’hinterland meneghino ma, come riporta Il Correre della Sera, anche nel capoluogo si respira un odore acre, di bruciato. Il timore è che tra i tanti materiali di scarto custoditi all’interno del deposito ve ne siano anche di potenzialmente tossici, sebbene in questo senso siano arrivate le rassicurazioni del titolare della Eco.Nova srl, questo il nome della ditta interesata dall’incendio, che ha escluso la presenza di materiali nocivi per la salute, sottolineando la presenza di soli scarti di plastica. Impegnate sul luogo dell’incendio per tutta la notte sono state ben 15 squadre dei vigili del fuoco, che nonostante l’intenso lavoro profuso non sono ancora riuscite a sedare le fiamme. Sul posto, in via precauzionale, si sono portate anche le professionalità del nucleo Nbcr (nucleare – biologico – chimico – radiologico) dei pompieri: la loro presenza è tesa a scongiurare il rischio che nel rogo si sviluppino sostanze pericolose e in particolare diossine.
INCENDIO AL DEPOSITO RIFIUTI DI BRUZZANO, MILANO: VERIFICHE IN CORSO SULL’ARIA
FAMIGLIE EVACUATE
In via precauzionale, dopo l’incendio sviluppatosi all’interno del deposito di rifiuti di Bruzzano, nell’area industriale di Milano, sono state evacuate le famiglie residenti nel palazzo vicino allo stabilimento di via Senigallia, dal quale fin da subito ha iniziato a sollevarsi una nube di fumo nero densa e inquietante. In ogni caso le preoccupazioni della popolazione rispetto al rischio di respirare sostanze tossiche sono al momento respinte dall’Arpa, che sta monitorando la situazione eseguendo campionamenti dell’aria. A tal proposito dall’Arpa si fa sapere che “l’incendio è in via di risoluzione, al momento i vigili del fuoco sono al lavoro per lo smazzamento del materiale rimasto”. Come riferisce il Corriere della Sera, erano stati i pompieri, precedentemente, a passare la palla all’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale:”Al momento la situazione è sotto controllo e non abbiamo ravvisato pericoli immediati per la salute pubblica. Ora la competenza sulla salubrità dell’aria passa all’Arpa per valutare la ricaduta di sostanze inquinanti”.