Due fratelli che si salutano e si abbracciano: succede a Roma, nel Convento Mater Ecclesiae dove Papa Benedetto XVI è stato “paparazzato” (e scusate il gioco di parole) da “Chi” mentre saluta il fratello maggiore padre Georg, di partenza verso la Germania. Come di consueto, i due fratelli Ratzinger passano le vacanze insieme a Roma da quando Benedetto XVI è stato eletto Pontefice nel 2003. Quest’anno però l’inchiesta “esplosa” in Germania sul Coro di Ratisbona ha costretto l’anziano fratello di Joseph Ratzinger al ritorno preventivo in patria per rispondere ad eventuali domande in merito all’inchiesta su violenze e abusi contro i giovani cantanti del coro da lui diretto per circa 30 anni. Un saluto caloroso, un abbraccio “rubato” dagli obiettivi di “Chi” che prosegue la sua estate di servizi e scoop i casi Ambra-Allegri e Buffon-D’Amico. Questa volta però è immortalato l’anziano Papa Emerito, molto legato al fratello Georg, che lo guarda e lo saluta calorosamente dalla porta del Monastero mentre l’ex direttore del Coro di Ratisbona si allontana sulla sedia a rotelle, accompagnato verso l’automobile. Un periodo di certo non facile per Mons. Georg che però nella costante preghiera e vicinanza di Papa Benedetto e di tutta la Chiesa Cattolica potrà ora affrontare le “nuove” inchieste e possibili interrogatori per quanto riguarda quel burrascoso passato del Coro da lui diretto con dedizione e fede per oltre 30 anni.



PAPA RATZINGER SALUTA IL FRATELLO GEORG

RITORNO A RATISBONA PER L’INCHIESTA SUL CORO

Monsignor Georg Ratzinger, ex direttore del coro del Duomo di Ratisbona per 30 anni, è di nuovo nella bufera per un’inchiesta riaperta nei giorni scorsi in Germania: tra il 1945 e i primi anni Novanta, 547 bambini avrebbero subito violenze e maltrattamenti e alcuni di loro, circa 67, anche bus sessuali. Molti personaggi sono già stati indagati ma si rischia la prescrizione vista l’epoca molto datata delle accuse: per il fratello di Papa Benedetto XVI l’accusa, al momento descritta solo nel documento finale dell’avvocato nominato dalla Santa Sede per fare luce sugli abusi avvenuti per circa 50 anni, è quella di non aver parlato sebbene fosse a conoscenza delle varie nefandezze avvenute nel Coro di Ratisbona. Già anni fa Georg Ratzinger si era difeso dicendo che non era per nulla a conoscenza dei gravi fatti, altrimenti avrebbe denunciato il tutto: «Non avevo capito che c’erano abusi di carattere sessuale», sono le dirette parole di Mons. Georg Ratzinger, profondamente addolorato come del resto il fratello Papa per le tante e troppe vittime di violenze nella Chiesa. Va ricordato che proprio l’opera incredibile di verità e inchiesta mossa dopo anni di “silenzi” nella Chiesa Cattolica da parte di Benedetto XVI ha reso possibile molti chiarimenti e condanne contro pedofili sia dentro che fuori dalla Chiesa, permettendo una giustizia finalmente equa per le varie vittime innocenti.

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