Sul caso del piccolo Charlie Gard, che ha commosso il mondo intero e che sembra ormai arrivato ad un epilogo, con l’eutanasia che dovrebbe essere praticata tra pochissimo sul piccolo afflitto da una malattia genetica incurabile, si è espresso anche Giovanni Zaninetta. Sulle colonne del quotidiano L’Avvenire, il direttore dell’hospice Domus Salutis, esperto in cure palliative e in situazioni simili a quelle del piccolo Charlie, ha espresso la sua opinione sottolineando come, al di là dei torti e delle ragioni, vada garantito il diritto del bambino a non soffrire a causa di una condizione clinica piuttosto irreversibile. Zaninetta ha sottolineato come il dolore dei genitori del piccolo Charlie Gard sia assolutamente da rispettare, ma anche la condizione clinica del bambino sia meritevole del massimo rispetto e che dunque, per tenere accesa la fiammella di una speranza magari inesistente, non si debba cadere nell’errore di alimentare una “medicina dei desideri”.



CHARLIE GARD, IL PARERE DI GIOVANNI ZANINETTA

NO ALLA “MEDICINA DEI DESIDERI”

Un termine che Giovanni Zaninetta usa non a caso, convinto di come le varie situazioni possano essere valutate di caso in caso, ma anche di come la condizione di Charlie Gard sia passata al vaglio dei migliori specialisti a livello mondiale, e dunque come vada rispettata una conclusione alla quale l’Ormond Hospital di Londra era arrivato già da tempo. Sicuramente, da esperto di cure palliative, Zaninetta ricorda come a Charlie Gard debba essere garantita la migliore assistenza possibile, e magari vada accordato anche il trasferimento finale in casa, che l’ospedale sembra deciso a voler negare, per rendere il più confortevole possibile quello che sarà il doloroso momento del distacco dalle macchine. Terminare l’attività del respiratore che tiene in vita Charlie è una attività che richiede una sedazione per evitare che il piccolo soffra, e sarà dunque fondamentale riuscire ad organizzare al meglio la procedura per tenere al primo posto soprattutto quelli che sono i diritti del bambino malato.

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