Anche il mondo politico ha commentato la vicenda della 16enne morta di Mdma, Adele De Vincenzi. Lo ha fatto ad esempio Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, che su Facebook ha lanciato una proposta dopo l’ennesimo caso di morte di una minorenne per droga. «Ancora una volta: chi spaccia droga, soprattutto se a minorenni, dovrebbe essere perseguito per il reato di tentato omicidio», ha scritto Giorgia Meloni, rivolgendo «un pensiero a lei e alla sua famiglia». La Cassazione a sezioni riunite nel 2009 ha stabilito che lo spacciatore di droga non è perseguibile per omicidio colposo, a meno che non emergano elementi specifici che possano far prevedere la morte del consumatore. Nel giro di pochi mesi si è arrivati al secondo caso di minorenni morte a Genova a causa del consumo di droga. Il 13 maggio scorso era morta infatti una ragazza di 17 anni che aveva anche abbinato alcol al consumo di droga. (agg. di Silvana Palazzo)
GENOVA, 16ENNE MUORE PER UNA DOSE DI MDMA
“BRAVI RAGAZZI, MA CERCAVANO LO SBALLO”
Nelle ultime ore hanno parlato gli inquirenti a Genova per provare a dare qualche dettaglio in più rispetto alla triste storia di Adele De Vincenzi, in attesa dei primi risultati tossicologici sul corpo della giovanissima ragazza morta dopo lo “sballo del sabato sera”, e anche sugli altri presenti nell’appartamento nel momento della tragedia. «Bravi ragazzi, figli di gente per bene, in cerca di uno sballo per trasgredire alla vita di tutti i giorni», spiegano gli inquieti all’Ansa. Tra le ipotesi anche la possibilità di un particolare “tunnel” della droga da quanto uno fa la mamma di Adele è morta per malattia scatenando forse una reazione e una ricerca assidua dello sballo per “trasgressione”. Intanto, è stato identificato il pusher, un 17enne originario di Busalla (Genova): per lui è scattata la denuncia e non l’arresto vista la minore età. (agg. di Niccolò Magnani)
IL PAPÀ CHIEDE SILENZIO E RISPETTO
Con un breve comunicato rilasciato all’Ansa, il papà e il fratello di Adele De Vincenzi hanno chiesto estremo silenzio e rispetto in un momento così drammatico: «chiediamo rispetto per il proprio dolore e la propria privacy. La notizia è stata data – concludono Paolo e Edoardo De Vincenzi – Ora chiediamo il silenzio». Un dolore fortissimo per una vicenda orrenda che ancora rimane avvolta nel mistero, specie per capire se è “solo” la dose di Mdma ad avere dato la morte alla giovanissima ragazza di Chiavari, o se invece siano intervenute anche altre sostanze che avrebbero aggravato la situazione. Come ha spiegato bene Il Secolo XIX, lo “sballo” tra giovani ha causato già tre vittime nel giro di altrettanti mesi a Genova e dintorni. Un 25enne, una 17enne e ora una 16enne, tra droghe, abusi, alcol e spaccio. Gli inquirenti indagano per provare a capire di che natura siano tutti questi casi e se si possa chiamare “emergenza” comune con possibili, al momento non verificasti, legami tra le varie vittime. (agg. di Niccolò Magnani)
CONSUMATE ALTRE DROGHE?
La vicenda della giovanissima Adele ha di nuovo riaperto il tema – mai chiuso – dello sballo e delle droghe assunte dai più giovani: morta dopo una dose di Mdma, pare dalle prime conferme arrivate dalla Scientifica, quella giovane 16enne ha lasciato questo mondo dopo un semplice “sballo” del sabato sera. Il fidanzato arrestato, quasi con incoscienza, ha affermato durante l’interrogatorio, «ci eravamo già sballati più volte, non era mica la prima. Ma non eravamo mai stati male». Le indagini proseguono per quella giovane ragazza che viveva a Chiavari e che è morta poco dopo l’arrivo in ospedale, due notti fa: pare che il fidanzato maggiorenne e l’amico (Sergio Bernardin e Gabriele Rigotti) entrambi in galera ora, avrebbero acquistato la droga da un pusher di 17 anni, l’hanno portata nella festa fatta in casa di Rigotti e lì è stata consumata da tutti. Adele però è stata male e ora bisognerà capire il motivo, specie se la ragazza possa aver ingerito qualcos’altro oltre alla dose di Mdma. (agg. di Niccolò Magnani)
FIDANZATO, “NON ERA IL PRIMO SBALLO”
Una potente dose di Mdma, droga appartenente alla classe delle metanfetamine, ha provocato ad una ragazza di 16 anni un arresto cardiaco. Adele De Vincenzi aveva trascorso la serata con alcuni amici, tra cui il fidanzato Sergio Bernardin, in un appartamento nel quartiere San Martino di Genova: lì avrebbero consumato la droga per poi uscire e proseguire la serata in centro. Arrivata nei pressi della stazione ferroviaria di Brignole, si è sentita male ed è morta. Le indagini hanno portato all’arresto del fidanzato e un amico, Gabriele Rigotti, e la denuncia del pusher, un minorenne nella cui abitazione sono stati sequestrati un bilancino di precisione e denaro contante in un quantitativo sospetto. I due maggiorenni, arrestati per la morte della 16enne, hanno detto agli investigatori che non era la prima volta che prendevano Mdma. «Lo facevamo ogni tanto per sballarci nel fine settimana, ma non eravamo mai stati male», riporta il Corriere della Sera. (agg. di Silvana Palazzo)
ARRESTATI FIDANZATO E AMICO
Si chiama Adele D. V. la ragazza di 16 anni che è morta a Genova dopo l’assunzione di Mdma. La potente metanfetamina le ha provocato un arresto cardiaco. Inutile la corsa in ospedale: dopo il malore è stata soccorsa dal personale del 118, ma è spirata 40 minuti dopo il suo arrivo in ospedale. Il direttore del Pronto soccorso dell’ospedale Galleria ha spiegato che è arrivata in coma profondo: «Abbiamo avviato subito la rianimazione, siamo andati avanti per quasi un’ora, ma non si è mai ripresa», ha dichiarato Paolo Cremonesi. E ha colto l’occasione per lanciare un appello ai giovani, invitandoli a non fare uso di droghe pesanti e leggere, perché tutte le sostanze stupefacenti sono potenzialmente pericolose. Intanto sono stati arrestati i due ragazzi di 18 anni che erano in sua compagnia: come riportato da Tgcom24, gli investigatori della Squadra mobile di Genova sostengono che siano stati loro a cederle la droga. Uno dei due sarebbe il fidanzato della vittima secondo Il Secolo XIX. (agg. di Silvana Palazzo)
STRONCATA DA UN ARRESTO CARDIACO
Una giovane vita spezzata da una dose di droga: è accaduto a Genova, dove una ragazza di 16 anni è morta la scorsa notte dopo l’assunzione di Mdma, una potente metanfetamina molto in voga tra i giovani, che le ha provocato un arresto cardiaco. Come riportato dall’Ansa, a riferirlo è stata la Polizia, che con gli agenti della squadra mobile di Genova sta adesso interrogando gli amici della ragazza per cercare di capire da chi abbiano acquistato la sostanza stupefacente e chi nello specifico l’abbia data alla ragazza. Da una prima ricostruzione, pare che la giovane avesse trascorso la serata con alcuni amici, due maggiorenni e due minorenni, all’interno di un appartamento nel quartiere San Martino di Genova.
Dopo sarebbe uscita insieme agli amici per proseguire la serata in centro, ma arrivata nei pressi della stazione ferroviaria di Brignole avrebbe iniziato ad accusare i primi malesseri. Neanche l’intervento dei sanitari, allertati con ogni probabilità dagli amici, è riuscito ad evitare il decesso della 16enne. La ragazza, trasportata d’urgenza al Galliera, è morta in ospedale 40 minuti dopo il suo arrivo. Della vicenda si stanno occupando sia il tribunale dei minori, che quello ordinario.