Provate a immaginare, dopo il caso clamoroso dell’evasione di Johnny lo Zingaro, “in arte” Giuseppe Mastini, quale sia di sicuro l’unica cosa da non fare se si è intenzionati a chiedere la grazia per la propria pena al Presidente della Repubblica. Ecco, esatto, proprio quella, non evadere nel frattempo! Fa sorridere il tutto se però non si trattasse di un individuo evidentemente ancora intenzionato a non rassegnarsi ad una certa vita criminale. Tre giorni fa è evaso il criminale di origine Sinti mentre si recava al posto di lavoro (l’ergastolano svolgeva piccole mansioni nella scuola di polizia di Cairo Montenotte, vicino al carcere di Fossano) e ora l’annuncio a sorpresa che arriva dall’avvocato, mentre ancora Johnny risulta latitante: «L’evasione non aiuta, ma ‘Johnny’ ha patito un lungo periodo di carcerazione ed è ora di chiudere una pagina di storia».
Sì l’ha detto davvero il legale Enrico Ugolini che annuncia di voler chiedere la grazia per la condanna all’ergastolo del pluriomicida 57enne: «La richiesta doveva arrivare alla fine di un percorso – afferma il legale all’Ansa – ora ci vediamo costretti ad agire più in fretta». Pare che ad averlo aiutato con l’appoggio logistico e con i soldi che sono serviti a Mastini per prendere un taxi fino a Genova Brignole, sia stata una sua ex fidanzata rumena, mentre ovviamente gli inquirenti stanno cercando di verificare questa pista riportata oggi dai giornali. Intanto però la fuga non ferma la richiesta giuridica pattuita dalla difesa di Johnny Lo Zingaro: certo, al momento, la “grazia” pare se la sia data da solo l’ergastolano di origine Sinti.