Un ferrarese è stato ucciso a Valencia: si tratta di Marcello Cenci, un giovane barista di 32 anni che è stato trovato morto strangolato. Il giovane si era trasferito in Spagna da circa un anno per lavoro. Il suo corpo senza vita è stato rinvenuto nella notte tra sabato e domenica lungo le scale della casa in cui abitava, in calle Juan Bautista Llovera, nel quartiere del Grao. Evidenti i segni di una violenta aggressione, oltre che dello strangolamento. La polizia ha spiccato un mandato di cattura internazionale e un suo amico, Eder Guidarelli Mattioli, è stato fermato a Ventimiglia. L’uomo, in stato di fermo nel carcere di Imperia, aveva aggredito più volte Marcello Cenci per motivi sentimentali, pare legati a gelosia per una ragazza. Da amico è diventato persecutore per una fidanzata contesa.
Sono almeno tre gli episodi violenti avvenuti a Pontelagoscuro e a Valencia, dove forse Marcello Cenci era scappato alla ricerca di serenità. Lo scorso dicembre, ad esempio, era stato colpito alla testa con un corpo contundente, uscendone con un trauma cranico e 52 punti di sutura. «Nostro figlio ha bisogno di protezione, la prossima volta potrebbe succedere l’irreparabile», avevano dichiarato più volte i genitori di Marcello Cenci in seguito ad una delle aggressioni per la quale aveva rimediato una prognosi di 20 giorni. Il giovane aveva presentato quattro querele e per due volte il pm della procura di Ferrara, Alberto Savino, aveva chiesto misure cautelari: una respinta, l’altra accolta con un’ordinanza che disponeva il divieto di avvicinamento. Inoltre, aveva istruito un processo per lesioni per cui era stata già fissata l’udienza preliminare.
Proprio le carte processuali a carico di Eder Guidarelli Mattioli hanno indirizzato gli inquirenti iberici. Ora il corpo della vittima si trova presso l’istituto di medicina legale di Valencia, dove verrà eseguita l’autopsia per confermare i primi sospetti, quelli cioè di una morte da strangolamento conseguente ad una lotta negli istanti precedenti.