Il giorno 3 luglio si commemora san Tommaso Didimo, uno dei dodici apostoli di Gesù. Quest’ultimo è considerato santo da diverse chiese ortodosse orientali, avendo spinto la sua predicazione fino in India e in Persia, dove fondò le prime comunità cristiane. Nei Vangeli viene citato in alcune occasioni, la prima delle quali subito dopo la morte di Lazzaro, quando Gesù decide di tornare in Giudea nonostante i rischi di essere lapidato. La citazione più famosa di san Tommaso è nel Vangelo di Giovanni, subito dopo la Resurrezione di Gesù. Il santo non è disposto a credere che Cristo sia veramente risorto, così Gesù stesso lo invita a toccare le sue ferite mortali per verificarne l’autenticità. Solo dopo aver toccato con mano san Tommaso si abbandona alla fede, ringraziando Gesù e annunciando la Resurrezione. Il nome di san Tommaso Apostolo, proprio per questo episodio, è diventato sinonimo di incredulità e mancanza di fiducia in ciò che non si sperimenta in prima persona. Dopo la Resurrezione, quando gli Apostoli si separano per evangelizzare il mondo, san Tommaso parte per la Siria per poi stabilirsi a Babilonia. Secondo la tradizione rimase in città per 7 anni, per poi partire di nuovo verso Oriente.



Dopo essere stato in India raggiunge la Cina per portarvi il Vangelo. Quando fa ritorno viene però martirizzato per ordine di un sovrano locale. A san Tommaso furono attribuiti una raccolta di detti di Gesù, un Vangelo sull’infanzia di Gesù, un’Apocalisse e il testo di una rivelazione che Gesù fece privatamente all’Apostolo. In realtà tutti questi scritti si sono rivelati apocrifi. Le spoglie di del santo furono conservate in India fino al III secolo. In occasione della prima persecuzione anticristiana i fedeli le trasportarono poi a Edessa e in seguito su un’isola della Grecia, dove rimasero fino al 1200. Un navigatore al soldo di Venezia, Leone Acciaiuoli, le prelevò nel 1252 per trasportarle in Abruzzo, ad Ortona, dove si trovano tutt’oggi. 



San Tommaso Apostolo è patrono di numerose parrocchie italiane, fra cui Certaldo, in Provincia di Firenze, Carlino, in Provincia di Udine e Saltino, in Emilia Romagna. Il santo è compatrono della città di Parma e ha il suo centro di culto principale ad Ortona, in Provincia di Chieti, presso la Basilica dove sono conservate le sue spoglie. Ogni anno la festa di San Tommaso ad Ortona viene festeggiata con una cerimonia sia religiosa che civile. La teca contenente le spoglie del santo viene aperta con due chiavi, conservata in chiesa e un’altra in mano all’amministrazione comunale. Queste ultime si recano, portando la chiave, fino alla Basilica in un corteo in costume che attraversa le vie della città. La città di Ortona è antichissima, visto che vi sono prove che la zona fosse abitata fin dall’Età del Bronzo. La città fu poi abitata dalle popolazioni italiche, quindi dai latini, anche se la maggior parte dei ritrovamenti archeologici e buona parte del patrimonio culturale della città andarono distrutti durante la Seconda Guerra Mondiale, quando Ortona fu al centro di scontri molto intensi e fu bombardata quasi ininterrottamente per 6 mesi. 



Oltre a san Tommaso Apostolo il 3 luglio si festeggiano anche Sant’Anatolio, patriarca di Costantinopoli, Sant’Eliodoro vescovo e i martiri Santi Memnone e Severo.