Cominciano tre settimane di sciopero per i giudici di pace. A partire da oggi, lunedì 3 luglio, incroceranno le braccia per protestare contro la firma Orlando della magistratura onoraria. La protesta ha preso il via nel novembre scorso, ma i giudici di pace riprendono in data odierna l’agitazione. Nel comunicato diramato dall’U.Na.Gi.Pa. sono state spiegate le ragioni dello sciopero: «Un Paese civile non può accettare che il peso dell’80% della giurisdizione civile e penale ricada su magistrati precari senza diritti, con un trattamento economico e previdenziale che sarebbe indecoroso persino per un bracciante agricolo in nero». Tra le ragioni dello sciopero c’è anche la questione dell’indipendenza e dell’autonomia dei giudici di pace e dei magistrati onorari. La riforma Orlando rischia di trasformarle in figure «ancillari della magistratura di carriera, meglio se politicizzata, che ne dirigerà ogni decisione».



Oggi si fermano per tutta la giornata anche gli operatori Geofor: saranno in sciopero e quindi non erogheranno servizi di igiene ambientale. L’agitazione è stata proclamata dalle organizzazioni sindacali Cgil, Usb, Cisl, Ugl e Uil. La conferma è arrivata dalla stessa azienda, che in un comunicato ha sottolineato la «sincera volontà dell’azienda di evitare disagi alla cittadinanza, riconoscendo talune giuste ragioni dei lavoratori». I sindacati hanno proclamato lo sciopero in «una misura sproporzionata rispetto all’entità delle questioni ancora non risolte e per le quali è reciproco convincimento che una soluzione sia possibile e ravvicinata». Salta dunque la raccolta dei rifiuti a Pisa e nei 24 Comuni dell’area. Sciopero oggi anche per le guardie giurate di Sicuritalia, che protestano contro «il nuovo sistema di calcolo degli straordinari che l’azienda attua dall’inizio dell’anno, contro il silenzio e il boicottaggio aziendale nei rapporti sindacali, contro servizi incongruenti e orari di lavoro».

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