Ci risiamo, le ultime notizie che arrivano dagli Usa riportano un nuovo caso di auto sulla folla: che sia terrorismo, crimine locale o malore, ancora non è dato saperlo, però di certo la dinamica si avvicina e molto agli attentati di questi ultimi mesi. Avviene tutto a Boston, precisamente nell’area est della città americana, dove un’auto è piombata sulla folla ferendo gravemente almeno 10 pedoni colpiti come fossero birilli. L’orrore e il panico si è scatenato nei pressi dell’aeroporto Logan su Porter Street, in un’area di attesa dei taxi fuori dallo scalo di Boston: l’auto si è diretta dalla strada fino al marciapiede colpendo molti civili prima di fermare la propria corsa contro un muretto. Non vi sono notizie di vittime al momento e neanche di rivendicazioni particolari, anche se ripetiamo la dinamica suggerisce un qualcosa di molto più strutturato rispetto ad un crimine “locale”. (agg. di Niccolò Magnani)



Ad aprile sembrava che la situazione finalmente stesse tornando in positivo, ma i dati Istat relativi al mese di maggio segnalano una nuova inversione di tendenza: il tasso di disoccupazione è tornato a salire, toccando l’11,3% un aumento cioè dell’1,5% pari a 44mila persone. Peggio i giovani, il cui tasso di disoccupazione tocca a maggio il 37% con un aumento rispetto ad aprile dell’1,8%. Il totale dei disoccupati in Italia raggiunge dunque la cifra astronomica di 2 milioni e 927mila persone. Sempre a maggio il numero degli occupati cala dello0 0,2%, 51mila persone. Il tasso di occupazione è dunque del 57,7%.



Potrebbero essere almeno 17 le vittime del terribile incidente accaduto in Germania, nei pressi di Munchberg, al confine tra Baviera e Turingia. Un autobus con 48 persone a bordo avrebbe speronato un van che lo precedeva, non si sa se nel tentativo di sorpasso, incendiandosi nella manovra. I feriti sono 31, ma 17 persone risultano disperse, secondo le autorità potrebbero essere a bordo del mezzo e quindi decedute. Questo è quello che comunicano le autorità: potrebbero non avercela fatta a uscire in tempo dall’autobus e morte per asfissia. 

A 84 anni scompare Paolo Villaggio, protagonista del cinema degli ultimi cinquant’anni, inventore della figura del ragionier Fantozzi, il ritratto cinico e impietoso dell’italiano medio, uno dei grandi attori comici del nostro cinema appena dietro a Totò, insieme a Franco Franchi e altri grandi. La notizia della sua morte è stata data dalla figlia Elisabetta con un post su Facebook in cui si vede un Villaggio giovanissimo e magro tenere per mano i suoi due figli. In molti ricorderanno i suoi esordi televisivi nei panni del sadico professore Kranz e dell’impiegato Fracchia, anticipatore di Fantozzi. Prima del quale entrò nel cinema in film di grandi registi come Brancaleone alle crociate di Monicelli e insieme a Gassman in Senza famiglia. Poi un libro, Fantozzi, da cui fu tratto l’omonimo personaggio e per ben dieci pellicole successive nacque il mito. Non va infine dimenticata la sua amicizi acon Fabrizio De André con il quale scrisse diversi brani.



Ad Avignone, in Francia, una sparatoria davanti alla moschea Arrahma, in rue Barcelona, ha portato al ferimento di 8 persone. Il fatto è avvenuto intorno alle 22.30 di domenica 2 luglio. Ad aprire il fuoco sarebbero stati due uomini. A quanto risulta da fonti locali, citate dal quotidiano “La Provence”, la polizia esclude decisamente l’atto terroristico. Secondo i testimoni, i due uomini sarebbe scesi da una Renault Clio all’ora in cui termina la preghiera in moschea e, impugnando una pistola e un fucile, avrebbero fatto fuoco sui fedeli, colpendo – tra gli altri – anche una bambina. Per Laure Chabaud, magistrato di Avignone, si tratterebbe di un regolamento di conti o di un conflitto tra bande di giovani. I due malviventi al momento risultano in fuga, fanno sapere le autorità francesi. L’episodio suscita comunque la massima apprensione in Francia, dove il livello di allerta si mantiene alto e la probabilità di attentati non è diminuita.

Non passa giorno che all’interno della coalizione di governo qualche personaggio di spicco non agiti le acque. Oggi è toccato al ministro della giustizia nonché sfidante alle primarie da poco vinte dall’ex sindaco di Firenze, Andrea Orlando. Il guardasigilli in un intervista ha bocciato la politica di quello che è stato il suo presidente del consiglio, soprattutto nella parte delle future alleanze, alleanze da fare in vista delle elezioni di fine legislatura. Soprattutto l’unione con Berlusconi per Orlando sarebbe “deleteria” spingendo centinaia di migliaia di elettori delusi verso quel M5S, ultimamente in calo ma sempre un degno avversario per la vincita delle elezioni politiche. In caso di unione d’intenti con FI per Orlando imprescindibile un referendum tra gli iscritti.

Un festeggiamento per i 40 anni di carriera che tutti gli artisti sognano, quello che ieri al Modena Park ha avuto Vasco Rossi. Il cantante emiliano è riuscito infatti nell’impresa di entrare nel guinness dei primati relativamente al suo show in molti campi. Maggior numero di spettatori paganti (223.000), palco più grande (150 x 26 metri) maggiore copertura televisiva, maggior share televisivo per un concerto (oltre il 36%). Tutti numeri importanti che sottolineano la forza di Rossi, un artista da sempre discusso ma capace di diventare l’idolo delle folle. Nessun problema di ordine pubblico durante l’evento, con le forze dell’ordine che hanno gestito in maniera perfetta il concerto, ad esse sono andati i complimenti del presidente del consiglio Gentiloni, che ha voluto elogiare il lavoro della macchina organizzativa.

Brutto episodio di cronaca nera a Carpeneda di Vobarno in provincia di Brescia dove una struttura ricettiva, l’hotel Eureka, individuata dalla prefettura per ospitare una cinquantina di clandestini è stato assaltato a colpi di bombe molotov. Almeno due gli ordigni lanciati nella zona della hall dell’hotel, ordigni che hanno provocato gravi danni. Distrutto il proprietario, che immediatamente dopo l’incendio dinanzi ai suoi concittadini ha sottolineato che non era sua intenzione permettere l’arrivo dei profughi nella sua struttura, arrivo che però è stato di fatto ordinato dalla prefettura bresciana, stante la “requisizione” ordinata dal prefetto. Gli autori del gesto rimangono sconosciuti anche se sono attivamente ricercati dalle forze dell’ordine.

È andato in testa e di fatto ha dominato una gara che nel passato ha vinto ben 8 volte. Questo è stato Marq Marquez al Sachsenring, circuito dove si correva la prova odierna di Motomondiale. Il campione spagnolo con la gara di oggi ha chiarito, caso mai ce ne fosse stato bisogno, che per la vittoria finale del mondiale 2017 c’è anche lui, d’altronde con la vincita di oggi Marquez si riporta in testa alla classifica generale. Secondo in classifica Jonas Folger e terzo sul gradino del podio Pedrosa, immediatamente dietro i due piloti Yamaha con Vinales che ha preceduto Rossi. Non pervenuti i “ducatisti” con Lorenzo che prima ha illuso i suoi tifosi e quelli della moto di Borgo Panigale, salvo poi essere risucchiato dal gruppone e chiudere nelle retrovie.

“E alla fine vincono i tedeschi”: il vecchio adagio va sempre a segno, e dopo l’Europeo Under 21, in questa estate calcistica la Germania si prende anche la prima Confederations Cup della sua storia. Nella finalissima di Mosca contro il Cile, i tedeschi confermano il loro proverbiale pragmatismo anche in campo calcistico. La partita non è di quelle memorabili, con i sudamericani che sembrano aver un po’ pagato le fatiche dell’intensa semifinale vinta ai rigori contro il Portogallo. La Germania punta sul mix di giovani e punti fermi con il quale ha voluto sperimentare in questa Confederations Cup. E colpisce dopo appena 20’ con Stindl, grazie ad un’azione in concerto con Werner. La personalità di Draxler, a suo agio nei panni di capitano, fa il resto: dopo un primo tempo dominato, la Germania gestisce nella ripresa, col Cile ha una sola ottima occasione nel finale, sprecata da Sagal: e i campioni del Mondo in carica si confermano la squadra da battere anche in vista del 2018.

Dopo tante trattative abbozzate nel mese di giugno, il calciomercato entra nel vivo con le prime trattative ufficiali ed il weekend porta novità di spessore. Continua a dominare la scena il Milan, che dopo Borini porta a casa un nuovo colpo, di grandissimo spessore: Hakan Calhanoglu, gioiello turco del Bayer Leverkusen, è già sbarcato a Milano ed è l’ennesimo nuovo tassello della squadra rossonera, che appare già completamente trasformata. Fermento anche alla Roma: dopo la cessione di Rudiger, il centrocampista del Lione Gonalons è sbarcato a Fiumicino, pronto ad unirsi a prezzo di saldo vista l’imminente scadenza di contratto. In casa giallorossa però sembra essere pronta un’altra partenza: le parti si sono molto avvicinate per il passaggio di Mario Rui al Napoli, il terzino potrebbe diventare ufficialmente azzurro già nella giornata di oggi.