Si chiamano legal highs, e in Italia sono note anche con il nome di “inalanti”: sono la nuova frontiera delle droghe, sostanze stupefacenti reperibili anche in casa, visto che i giovani possono iniziare a provare la sensazione dello sballo magari sniffando le boccette di alcuni prodotti domestici e cosmetici utilizzati dalle loro mamme. Peccato che i loro rischi possano essere devastanti, al punto di rendere chi le assume al pari di veri e propri zombies ambulanti. Basta guardare quanto accaduto a dei giovani di Nottingham, incapaci di restare in piedi sulle proprie gambe dopo aver inalato delle sostanze molto in voga, denominate Spice e Black Mamba. A riportare l’accaduto è il Mirror, per quanto non sia chiaro a quando le immagini risalgano precisamente. Si vedono i passanti tentare di aiutare i ragazzi in difficoltà: uno è steso a terra e a malapena riesce a rialzarsi con l’aiuto di un ragazzo; l’altro si regge in piedi soltanto grazie all’aiuto di un cestino dell’immondizia. Sembra di assistere allo sfacelo di un’intera generazione, e il brutto è che la loro diffusione è in continuo aumento. 



LEGAL HIGHS: L’ALLARME DELLE ISTITUZIONI

IL VIDEO SHOCK

Le legal (e le illegal) highs, possono davvero ridurre le persone che le utilizzano a degli zombies viventi. Queste sono le immagini shock dei ragazzi di Nottingham che promettono di sollevare un dibattito sul tema. L’ispettore di quartiere Ruby Burrow, della polizia di Nottinghamshire, ritiene che l’aumento dell’uso sia dovuto al fatto che queste sostanze siano più economiche di molte altre droghe:”L’uso di queste sostanze non è sempre visibile nella città di Nottingham, ma crediamo che alcune delle persone più vulnerabili della nostra società si siano messe a rischio usando queste sostanze chimiche sintetiche e questo spesso ci viene riportato. Stiamo lavorando a stretto contatto con i partner della città per frenare l’offerta, sostenere gli utenti vulnerabili e incoraggiare scelte di vita più sane. Come abbiamo visto nel filmato rilasciato, coloro che usano queste sostanze, soprattutto in un ambiente pubblico, si mettono a rischio significativo di danno”. La speranza è che si trovi il sistema per arginare un fenomeno tanto dilagante quanto preoccupante.



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