Gli Stati Uniti non trascurano nessuna opzione per quanto riguarda i recenti test missilistici nord coreani. «Tutte le opzioni sono sul tavolo», ha precisato Mike Pence, il vicepresidente Usa, secondo quanto riportato dalla Cnn. E infatti gli Stati Uniti hanno eseguito una serie di esercitazioni nella penisola coreana con Seoul e il Giappone proprio in risposta ai test della Corea del Nord. Dalla base aerea statunitense a Guam sono partiti i B-1B bombardieri strategici supersonici per missioni di interdizione. «Siamo pronti a usare una forza schiacciante e letale», ha dichiarato invece Terrence O’Shaughnessy, il comandante della Us Pacific Air Forces. La Corea del Nord rappresenta per gli Usa «la minaccia più urgente alla stabilità dell’area». Il presidente americano Donald Trump invece si è scagliato contro la Cina: «Non fa niente per risolvere il problema con Pyongyang». (agg. di Silvana Palazzo)



TERZA GUERRA MONDIALE: USA CONTRO COREA DEL NORD

NUOVE SANZIONI? “AZIONI DECISIVE CONTRO GLI USA”

Se dovessero arrivare nuove sanzioni contro la Corea del Nord, a pochi giorni dalle sanzioni più dure mai mandate e dopo l’immediata risposta del regime coreano di un ulteriore missile balistico scagliato, Pyongyang potrebbe potare “azioni” di guerra, ormai di terza guerra mondiale come stiamo “imparando” ad osservare in questi mesi bui. Lo ha fatto sapere l’agenzia Kyodo, con l’ennesima minaccia arrivata contro gli Stati Uniti: «se gli Usa continueranno a fare pressione militare ed economica sulla Corea del Nord verranno intraprese “azioni decisive”. Altri test, altri missili o qualcosa di più, l’incertezza è massima in questa costante situazione di guerra latente pronta a scoppiare: nei prossimi giorni l’Onu potrebbe (anzi, dovrebbe) convocare un nuovo ed urgente consiglio di sicurezza visto che la situazione non può rimanere in questo “stallo” ancora per molto. (agg. di Niccolò Magnani)



LA MINACCIA DI KIM JONG-UN

Kim Jong-un ha presenziato al test del missile balistico intercontinentale del 28 luglio. Lo hanno rivelato l’agenzia Kcna e il quotidiano Rodong Sinmun, secondo cui il leader della Corea del Nord ha visitato il sito di lancio per guidare sul posto il test con il quale ha voluto dimostrare ancora una volta l’affidabilità di tutto il sistema. Al termine del lancio ha espresso grande soddisfazione, elogiando scienziati, tecnici e ufficiali e ringraziandoli a nome del Comitato Centrale del Partito. «Il test ha dimostrato la capacità di lanciare a sorpresa l’Icbm in qualsiasi regione e in qualsiasi momento e ha dimostrato chiaramente che tutta la terraferma statunitense è nel raggio di fuoco dei missili della Rpdc», ha dichiarato Kim Jong-un. L’obiettivo del test è sopratutto di lanciare un avvertimento agli Stati Uniti: «La strombazzata minaccia degli Stati Uniti sulla guerra e sulle sanzioni e su misure estreme contro la Rpdc non solo ci incoraggia, ma offre un motivo per continuare sul nucleare», ha fatto sapere il leader della Corea del Nord. (agg. di Silvana Palazzo)



“COSTA EST AMERICANA SOTTO MINACCIA DEI MISSILI”

Secondo fonti militari vicini al Pentagono, dopo l’ultimo lancio missilistico contro i confini del Giappone, la capacità nucleare balistica della Corea del Nord non rischia solo di minacciare e raggiungere l’Alaska, ma ormai anche la costa Est americana. Il missile lanciato venerdì ha volato, secondo quanto riporta il Pentagono, «partendo da Mupyong-ni, per 998 chilometri, coperti in 47 minuti e 12 secondi, innalzandosi fino a una altitudine di 3.724,9 km». Ma sono gli Stati Uniti ad essere il vero obiettivo di Kim Jong-un e nelle prossime ore saranno portate le risposte ufficiali del regime dopo la provocazione di Trump con i bombardieri militari sopra i cieli della Corea del Nord. (agg. di Niccolò Magnani)

BOMBARDIERI USA NEI CIELI DELLA COREA

La Cina e la Russia tornano nel mirino degli Stati Uniti: sono accusate di non compiere nessun passo per evitare lo scontro e la terza guerra mondiale con la Corea del Nord. Da qui la decisione di Trump di mandare esercitazioni immediate con la Corea del Sud sopra i cieli di Pyongyang, con le ultime ore che vede l’intensificassi della presenza di bombardieri e jet Usa sopra i cieli del regime di Kim Jong-un. Si tratta di una durissima prova di forza dopo l’ennesima minaccia missilistica lanciata venerdì da Pyongyang, con Trump che si dice però enormemente delusa dalle mancate risposte dei rivali-alleati. «Sono molto deluso dalla Cina. I nostri sciocchi leader del passato hanno permesso loro di fare centinaia di miliardi di dollari all’anno nel commercio, ma loro non hanno fatto nulla per noi con la Corea del Nord, solo chiacchiere. Non possiamo più permettere che questo continui. La Cina potrebbe risolvere questo problema facilmente», ha fatto sapere il presidente Usa in uno dei momenti più delicati della sua pur giovane presidenza. (agg. di Niccolò Magnani)

TILLERSON, “CINA E RUSSIA COMPLICI”

Terza guerra Mondiale. Non poteva passare inosservato il nuovo test missilistico effettuato dalla Corea del Nord, che per molti osservatori costituisce l’antipasto di una Terza Guerra Mondiale ormai sul piede di partenza. Ecco perché in risposta all’ennesima provocazione di Pyongyang, i vertici militari della Corea del Sud e quelli Usa – storicamente alleati – hanno deciso di comune accordo, come riportato da La Repubblica, di mettere in scena un’esercitazione congiunta delle proprie forze armate. Una prova muscolare, quella organizzata dai due eserciti, con quello statunitense che, come affermato dal capitano Greg Hicks, dello Stato maggiore delle forze armate americane, per l’occasione ha schierato tutti i suoi quasi 30mila uomini di stanza nella penisola coreana, ricorrendo anche a fuoco di artiglieria. Usa, Corea del Sud e Giappone sono in ogni caso concordi nell’affermare che il vettore utilizzato per il lancio da Pyongyang sia di tipo intercontinentale e rappresenti un modello simile, se non addirittura più avanzato, a quello utilizzato nel test precedente del 4 luglio.

USA, TENSIONE CON RUSSIA E CINA

Il test missilistico ordinato da Kim Jong-un, oltre che aumentare nella popolazione il timore che una Terza Guerra Mondiale possa scoppiare da un momento all’altro, ha avuto il “merito” – dal punto di vista della Corea del Nord, di accrescere le tensioni pre-esistenti fra Usa, Russia e Cina. Come riportato dall’Ansa è stato il Segretario di Stato americano in persona, Rex Tillerson, a puntare il dito contro le potenze asiatiche, accusate in un certo senso di complicità nei confronti di Pyongyang. Tillerson ha definito Mosca e Pechino i “principali facilitatori economici” del programma nordcoreano. Poi ha aggiunto:”Tutti i paesi dovrebbero assumere una posizione pubblica dura contro la Corea del Nord mantenendo e rafforzando le sanzioni dell’Onu per assicurare che la Corea del Nord paghi le conseguenze del portare avanti il suo programma nucleare”. In ogni caso, ha chiarito Tillerson, gli Usa pur puntando ad una denuclearizzazione pacifica della penisola “non accetteranno mai una Corea del Nord con armi nucleari”.