Prima la buona azione, poi quella orrenda. Un episodio che riapre tutta la problematica degli immigrati giunti in Italia e abbandonati nei centri di accoglienza, della loro mancata identificazione, delle problematiche anche mentali che queste persone si portano dietro e quindi delle inesistenti visite mediche. Va bene tirarli fuori dal mare dove rischiano di morire, non va bene questo stato di abbandono il cui le nostre autorità li lasciano, cosa che fa sviluppare tendenze mainiacali che gente che ha vissuto situazioni drammatiche come i migranti si portano dentro e che quindi conducono a gesti cirminosi di follia. E così succedono episodi orribili, al limite del’inconcepibiie, come quello successo a Gioa del Colle in provincia di Bari come lo riporta la Gazzetta del Mezzogirono.
Una donna di 75 anni di età stava uscendo da un supermercato con le borse della spesa quando un nigeriano, ospite del Cara di Bari, si è offerto di aiutarla a portarle a casa. Un bel gesto, di quello che di cui avrebbero parlato i giornali, come quelli di tanti immigrati che salvano la vita di persone in pericolo e altro ancora. Invece se ne parla per i risvolti odiosi e violenti. Giunti infatti nell’abitazione, il giovane ha chiuso la porta di casa e si è avventato contro la donna, picchiandola violentemente e poi stuprandola. A lanciare l’allarme uno dei figli della donna che adesso è ricoverata in stato di shock nel reparto di ostetricia e ginecologia di Acquaviva delle Fonti. Il nigeriano è stato identificato dalle forze dell’ordine grazie alla descrizione fatta dalla donna. Gli agenti lo hanno trovato di nuovo al supermercato come se nulla fosse successo, intento a chiedere l’elemosina, un racket nelle zone dei centri di accoglienza gestito dalla criminalità locale. Si trova in stato di arresto per violenza sessuale aggravata e lesioni personali.