In una lunga e interessante intervista apparsa oggi sul Foglio, la tematica di Europa, Islam e futuro dell’occidente viene lungamente trattata dall’esperta di Medio Oriente Anne Laurent, chiamata da Papa Benedetto XVI come relatrice al sinodo di Roma del 2010. Ha da poco sfornato un libro il cui titolo fa già capire l’intento della studiosa e scrittrice: “Islam, per tutti quelli che vogliono parlarne (ma che non lo conoscono per nulla)”. Con i migranti che accorrono di continuo, con il terrorismo sempre alle porte e con il multiculturalismo che non si sta dimostrando un efficace soluzione integrazione – o almeno non dappertutto – il problema del rapporto tra Islam e Occidente è tutt’altro che un discorso in secondo piano. «Il multuculturalismo ha fallito perché nell’integrazione si è abbandonato il cristianesimo»: secondo la Laurent i musulmani oggi vivono in Europa secondo i principi della loro religione e della loro cultura, «l’Islam ha un progetto politico che è anche sociale e mescola lo spirituale con il temporale», sottolinea la studiosa nel colloquio con il Foglio. Quella “volontà” tipica del mondo islamico si lega direttamente a Dio, attraverso il Corano: «le basi della cultura islamiche sono estranee a quella della cultura europea, basata principalmente sul cristianesimo», spiega la Laurent in evidente polemica con un’Europa che sembra ormai su ogni livello aver dimenticato le sue radici cristiane. Un problema per l’Occidente intero se non si considera il fatto che le dimensioni religiose e ideologiche nel Corano confluiscono: «il Corano contiene decine di versetti in cui Dio insegna ai musulmani a combattere, uccidere, umiliare. Gli jihadisti sono conformi a quelli che credono siano gli ordini divini. Non dobbiamo certamente chiudere tutti i musulmani in un quadro ideologico che legittima la violenza, ma affermare che i jihadisti tradiscono l’Islam è un errore», denuncia senza timori la scrittrice nella ricca intervista rilasciata.



ANNIE LAURENT, ESPERTA DI ISLAM PER PAPA BENEDETTO XVI: GLI ERRORI DELL’EUROPA

L’OCCIDENTE HA DIMENTICATO IL CRISTIANESIMO

La differenza tra Gesù e Maometto, sul piano dell’imitazione dei fedeli, è esiziale secondo Anne Laurent: «quello che mi colpisce è che i musulmani sanno che Maometto ha ucciso, ha mentito e saccheggiato, ha spogliato gli ebrei di Medina delle loro proprietà, era poligamo, non ha avuto una vita morale esemplare. Ma non si interrogano sul suo comportamento e non si impegnano in un confronto con Gesù nel Vangelo», afferma la studiosa stimata da Papa Ratzinger. Ma il problema vero del giorno d’oggi, paradossalmente, non sono certo i musulmani secondo la Laurent: sono invece gli occidentali, che hanno dimenticato qual’è la loro vera storia. «Si sono dimenticati che la consapevolezza di una identità europea è stata in gran parte forgiata nel confronto con l’Islam, contro il qualche abbiamo dovuto difendersi da secoli. Questa sindrome ha generato un complesso di colpa particolarmente malsano», spiega la Laurent identificando quel “pacifismo” nato in Occidente dopo la seconda guerra mondiale come in parte responsabile. «In alcuni ambienti cristiani rifiutiamo l’idea che possiamo avere nemici, dimenticando che Cristo ne ha avuti», conclude con fermezza la relatrice al sinodo del 2010.



L’ISLAM IGNORA IL CONCETTO DI PERSONA

Un passaggio particolarmente importante della trattazione di Anne Laurent passa però dal concetto-chiave di persona: chiave per l’Europa, chiave per il cristianesimo e importante ovviamente per ogni singolo uomo. «L’Islam ignora il concerto di persona che è di origine biblica e affonda le sue radici nella realtà di Dio Uno e Trino», spiega la studiosa ammirata da Papa Benedetto XVI per la sua profonda conoscenza del mondo islamico e medio orientale. «La parola persona è assente dal vocabolario arabo: nell’Islam l’individuo trova la sua dignità di “soggetto” come membro della Umma, la comunità musulmana. I musulmani avrebbero potuto beneficiare del concetto cristiano in antropologia, ma l’Islam è venuto a vivere con noi mentre perdevamo di vista le radici di questa visione dell’uomo e di tutto ciò che costituisce il fondamento della nostra civiltà, in particolare la libertà». Secondo la Laurent l’Europa ha la colpevole responsabilità di aver dimenticato la sua eredità profondamente cristiana, non riuscendo così a trasmettere agli islamici nel corso degli anni – fino ad arrivare al disastro di oggi in molte parti d’Europa – «quello che abbiamo di migliore. L’Islam in Ue si scontra con una società decadente. Il problema è dunque soprattutto culturale e spirituale».

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