La situazione riguardante i vaccini e la loro obbligatorietà inizia ad essere preoccupante. Dopo l’episodio dei manifestanti che hanno aggredito dei parlamentari in seguito all’approvazione della legge, a Paola in provincia di Cosenza è stato un medico ad essere suo malgrado protagonista di un episodio di violenza. Il dottor Raffaele D’Amante, di 63 anni, è stato infatti brutalmente aggredito da un quarantenne, di cui non sono state rese note le generalità ma di cui si sa che fosse furioso con il medico che aveva somministrato i vaccini al figlio. Il piccolo infatti soffre di autismo, e il quarantenne cosentino si è sempre detto convinto della correlazione della malattia del figlio con i vaccini somministrati proprio dal dottor D’Amante. Conoscenti dell’aggressore avevano raccolto nelle ultime settimane i propositi bellicosi dell’uomo, ma non gli avevano dato peso, ritenendoli semplicemente sfoghi. L’uomo è successivamente passato però dalle parole ai fatti, scagliandosi contro il dottore D’Amante e procurandogli gravi lesioni.



MEDICO AGGREDITO PER UN VACCINO

L’EPISODIO IN PROVINCIA DI COSENZA

L’aggressione si è verificata circa venti giorni fa, con l’assalitore che ha atteso il dottor D’Amante nei pressi della sua abitazione, apostrofandolo in maniera molto concitata e gridando ancora una volta come l’autismo del figlio fosse colpa dei vaccini somministrati dal medico. Dopo la lite, il dottor D’Amante è stato aggredito dall’uomo ed è stato salvato solo dal provvidenziale intervento di alcuni passanti, che hanno visto le mani dell’aggressore strette intorno al collo del medico. Evitato il peggio, il dottor D’Amante si è ritrovato comunque con la frattura del setto nasale e vari traumi, ritenuti comunque guaribili nel giro di tre settimane. L’aggressore è stato invece arrestato e per ora gli sono stati imposti i domiciliari. L’ordine dei medici della Calabria ha diramato una nota in cui si invita, di fronte a evidenze mediche accertate, a sensibilizzare in favore delle vaccinazioni e ad evitare toni allarmistici o scandalistici che possano sfociare in episodi di gravissima violenza come quello di Cosenza.

Leggi anche

Filippo Turetta/ Il fratello Andrea: "Non mi interessa quello che è successo, gli staremo accanto"Alessandro Impagnatiello condannato all'ergastolo/ Difesa: "Non ha premeditato omicidio di Giulia Tramontano"