Una nuova moda, un nuovo social network di cui sentivamo il “giusto bisogno”: si chiama ThisCrush e da qualche settimana ha iniziato a prendere piede tra i ragazzi. Si tratta di un social che permette di postare, anche in forma anonima, messaggi con contenuti prevalentemente di insulti, violenze e sfera sessuale in forma molto volgare. Al netto del “grande” contenuto di questa nuova forma di socialità, il problema grosso che appare immediato è il cosiddetto cyberbullismo, sempre più frequente tra i giovani di oggi ma soprattutto sempre più presente con i social media utilizzati e deviati nel loro obiettivo iniziale. In Sardegna alcuni genitori digitali hanno segnalato che da due settimane ThisCrush è divenuto di utilizzo comune tra molti figli e amici degli stessi. Da queste segnalazioni è partito il messaggio su Facebook dell’Osservatorio Nazionale sul Cybercrime, con firma di Luca Pisano, psicoterapeuta e supervisore interno dell’Osservatorio che mira al controllo del cyberbullismo.



Il consiglio è di vigilare, con il monito «per educare è necessario controllare, non è sufficiente comunicare»: al netto di qualche dubbio a livello personale sulla forma “adatta” di educazione è certo che con ThisCrush il pericolo dell’insulto e della presa di mira è assai presente. «Una volta creato l’account su ‘ThisCrush’ gli adolescenti inseriscono il link nella loro biografia di Instagram – spiega Pisano -. E così ha inizio una vera e propria ‘gogna’ mediatica, gli adolescenti ricevono centinaia e centinaia di insulti, quasi sempre in forma anonima». Il controllo per vedere se effettivamente il ragazzo divenga oggetto di bersaglio “facile” da parte del social è essenziale secondo l’Osservatorio, o quantomeno questo estremo uso del controllo dal momento in cui il dialogo e la comunicazione tra genitori e figli sia di difficile connessione per qualsivoglia motivo.

«Ciò che ora è importante ai fini di bloccare questa moda ed impedire che dilaghi e si diffonda – aggiunge l’esperto su Facebook – è prima di tutto allertare gli altri genitori affinché siano consapevoli del fenomeno». Utilizzando il social ThisCrush i ragazzi possono anche rispondere agli insulti pubblicando sulle loro storie di Instagram sia lo screenshot dei post offensivi letti sul proprio profilo ThisCrush e sia le loro repliche ai messaggi diffamatori.

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