Nel celebre film di Wim Wenders, “Il cielo sopra Berlino”, gli angeli sono personaggi tristi che osservano con invidia e gelosia la vita degli esseri umani, tanto che uno di essi ottiene di incarnarsi in un uomo tanto sente la mancanza della vita concreta. In un interessante articolo pubblicato dal sito Aleteia scritto da Padre Paulo Ricardo, si fa invece finalmente un chiaro esame di chi siano veramente gli angeli custodi, figure ufficialmente riconosciute dalla Chiesa tanto che nel catechismo si insegna che “l’esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una verità di fede”. Figure reali insomma, che Dio ci mette accanto dalla nascita (e non solo dal momento del battesimo come sostengono molti) alla morte, per sostenerci contro gli angeli del male, i demoni, che altrettanto sono reali e presenti. Gli angeli, scrive il sacerdote, “sono esseri reali che sono sempre davanti a Dio ma agiscono in mezzo agli uomini”. Per Padre Ricardo, gli angeli sono “creature davvero terribili che se apparissero davanti a noi incuterebbero non solo pace e gioia, ma anche un grande timore”.



Nell’articolo si fa un simpatico riferimento a personaggi letterari che in realtà sarebbero angeli custodi:  “Gli hobbit de Il Signore degli Anelli – Frodo, Merry, Pippin e Sam – all’inizio del libro non sapevano neanche maneggiare una spada, ma alla fine si rivelano degli eroi perché sono stati addestrati da Gandalf, che è, secondo quanto afferma lo stesso Tolkien, una specie di angelo”. Il compito principale degli angeli non è tanto intervenire in questioni materiali (anche se non mancano i casi di persone sopravvissute a incidenti mortali perché aiutate dal loro angelo custode) ma ispirarci, esortarci e “scomodarci” perché facciamo la volontà di Dio. Di fatto, ci sono stati messi accanto perché altrimenti saremmo costretti a soccombere alla potenza del male. La pedagogia divina, scrive il sacerdote, “sceglie da sempre dei collaboratori per mettere in pratica il suo progetto di salvezza. I cattolici devono liberarsi dalla visione arrogante del protestantesimo, che disprezza l’azione di intermediari nella redenzione umana”. Il nostro angelo, anche quando commettiamo peccati, non si allontana mai, ma resta una compagnia continua.



Secondo San Tommaso infine gli angeli intervengono sulle facoltà sensibili come l’immaginazione e le passioni. Quando una persona ha una idea creativa, quando sta pregando, ecco che gli angeli agiscono ispirandoci ulteriormente. “Hanno il potere di agire sia gli angeli buoni che i demoni. Mentre questi sono intrusivi, gli angeli custodi agiscono quanto maggiori sono la docilità e l’apertura nei loro confronti”: una delle preghiere più belle è infatti quella all’angelo custode, perché ci custodisca e ci protegga sempre.

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