Poco più di un anno fa, nel giugno 2016, presso il Tribunale di Taranto ha preso il via il processo che vede imputato Michele Misseri con l’accusa di calunnia nei confronti della criminologa Roberta Bruzzone e dell’avvocato Daniele Galoppa. Entrambi furono accusati da Misseri di essere stato da loro indotto a dare la colpa del delitto della nipote Sarah Scazzi alla figlia Sabrina Misseri. La criminologa è stata consulente di parte nel processo per l’omicidio della 15enne di Avetrana, mentre Galoppa fu l’ex avvocato difensore di Michele. Oltre a Misseri risultavano imputati per diffamazione anche la giornalista Mediaset Ilaria Cavo e l’avvocato Fabrizio Gallo. Nell’udienza del 15 giugno dello scorso anno, come ricorda Affariitaliani.it, la difesa aveva provato a chiedere la perizia psichiatrica su Michele Misseri, sostenendo che quando il contadino accusò in aula e in alcuni programmi tv l’avvocato Galoppa e la criminologa Bruzzone, in realtà fosse incapace di intendere e di volere. Richiesta che tuttavia vide la bocciatura del giudice Di Roma.
Nella giornata di oggi, a prendere la parola in aula nell’ambito del medesimo procedimento in corso davanti al Tribunale di Taranto è stato l’avvocato Fabrizio Gallo, coimputato del reato di diffamazione aggravata ai danni dell’avvocato Daniele Galoppa e della criminologa Roberta Bruzzone. A tal proposito, con un comunicato ufficiale di Cologno Monzese, proprio in merito alle dichiarazioni rese nel corso dell’udienza la difesa di Ilaria Cavo e di RTI ha fatto sapere che si riserva di “valutare la natura diffamatoria e/o calunniosa delle affermazioni proferite oggi in aula, senza trascurare nessuna iniziativa giudiziaria”, al fine di tutelare l’immagine della stessa Cavo e le testate del Gruppo Mediaset.