Navarro Valls, storico portavoce di Papa Giovanni Paolo II, è morto all’età di 80 anni. Il Pontefice polacco lo aveva nominato direttore della Sala Stampa Vaticana nel 1984, ed era rimasto in carica fino alla morte di Wojtyla nel 2006. In particolare, mediaticamente Valls ebbe grande rilevanza proprio nei giorni in cui il pontificato di Giovanni Paolo II è terminato, con le notizie comunicate al mondo che stava assistendo alla fine di uno dei pontificati più lunghi dell’era moderna. Valls è stato molto più di un portavoce diventando negli anni un vero e proprio punto di riferimento per Giovanni Paolo II, che negli anni ha dato sempre maggiore importanza alla comunicazione e agli aspetti ad essa relativi. Una figura che ha saputo sicuramente legare a doppio filo un Papa già di per se molto amato ai fedeli, usando uno stile comunicativo semplice ma al tempo stesso efficace ed incisivo, che ha raggiunto probabilmente il suo apice proprio negli ultimi giorni di vita di Giovanni Paolo II.
E dire che Navarro Valls non aveva mosso i primi passi della sua carriera nell’ambito della comunicazione. Spagnolo, nato a Cartagena nel 1936, ha frequentato l’università di Barcellona e si è laureato come medico psichiatra. Saper comprendere la psicologia l’ha sicuramente aiutato quando ha iniziato a studiare giornalismo, ambito nel quale ha ottenuto 2 lauree oltre al dottorato in psichiatria successivamente ottenuto negli Stati Uniti d’America. Credenziali importantissimi che gli hanno fatto girare il mondo come giornalista come quotidiano del celebre giornale spagnolo ABC fino a metà degli anni Ottanta, quando Giovanni Paolo II l’ha scelto per la conduzione della Sala Stampa Vaticana. Un incarico che ha saputo ricoprire non solo grazie alla sua grande sensibilità culturale, ma anche grazie alle esperienze maturate come giornalista nell’Africa Equatoriale e nelle zone più remote dell’Asia, dal Giappone alle Filippine. Una visione del mondo che ha saputo mettere la servizio di uno dei Papi più amati di sempre, Giovanni Paolo II.