Quello di Amrik, Giorgia e Marcello è stato un esame di Maturità speciale, all’insegna della solidarietà e della commozione. I tre sono compagni di classe all’Istituto Manzoni di Suzzara, in provincia di Mantova, e da poco hanno concluso il temuto esame di Stato con la fatidica prova orale. Una prova che difficilmente Amrik avrebbe potuto portare a compimento in quanto il ragazzo non può parlare, se non attraverso un programma al computer in grado di associare le parole alle immagini. Ad aiutarlo però, sono stati proprio Giorgia Vezzani e Marcello Rizzello, compagni ma ancor prima amici, i quali hanno prestato la loro voce davanti alla commissione, esponendo la tesina di Amrik e superando la sua grave disabilità. A raccontare questa storia di solidarietà estrema in ambito scolastico, divenuta virale, è il quotidiano Repubblica.it, al quale è intervenuta anche la preside dell’istituto, Paola Bruschi, commentando: “Si era iscritto al liceo scientifico, opzione delle scienze applicate nonostante la sua disabilità grave: non esistevano precedenti”. Dopo Amrik, Bruschi si prepara ad accogliere per il prossimo anno una trentina di nuovi studenti disabili, augurandosi che oggi il precedente sia rappresentato proprio dal giovane neo diplomato.
Intanto, Marcello e Giorgia, musicista lui, volontaria della Croce Rossa lei, nella scuola sono già stati ribattezzati gli “angeli di Amrik”. Prima ancora di sostenere il loro esame, entrambi hanno accompagnato il loro compagno davanti alla commissione d’esame. Ma guai a chiamarli supereroi! “In questi anni Amrik ci ha dato tanto dal punto di vista affettivo”, hanno spiegato. Quanto avvenuto nella scuola di Suzzara rappresenta l’esempio tangibile di integrazione e solidarietà. Giorgia ha raccontato come sia semplice, per loro, comprendere Amrik anche grazie ad uno sguardo. “Amrik usa il computer per comunicare, ma i passaggi sono lenti, ci vuole tempo. Quando è con gli amici si esprime a gesti, sguardi e sorrisi: è difficile da spiegare, ma lui si fa intendere e noi lo capiamo”, ha spiegato la 19enne. A permettere di portare a compimento l’esame di Maturità, sono stati proprio i suoi due amici, i quali hanno prestato la loro voce esponendo la sua tesina dal titolo emblematico: “Una testa per emozionare, un cuore per capire”. Il loro gesto ha fatto commuovere la commissione e dopo la diffusione di questa storia, anche il resto d’Italia si è potuto arricchire traendo esempio dalla meglio gioventù di questa Maturità 2017.