Il nome di Luca Tassinari, in tanti lo ricorderanno per la sua impacciata partecipazione al reality Mediaset di qualche anno fa, La Pupa e il Secchione. Lui rientrava chiaramente in questa seconda categoria e presto riuscì ad accaparrarsi la simpatia del pubblico da casa proprio per via di quella eccessiva timidezza capace di renderlo tenerissimo agli occhi delle donne. Via via, però, quella timidezza Tassinari è riuscito a metterla da parte e da genietto della matematica dalla faccia pulita si è trasformato in attore hard, fino a finire ora implicato in una vicenda piena d’ombre e che vedrebbe sempre più concreto il rischio crac per il Mantova Calcio. Ma cosa c’entra Luca Tassinari con questa vicenda? Come riporta UdineToday.it, l’ex “secchione” è uno dei fiduciari del Club che rischia ora di finire nei dilettanti. A quanto pare, a dirigere la società sarebbe un gruppo di soci di varia provenienza ma che tuttavia non avrebbe le adeguate garanzie finanziarie sui debiti mettendo a serio rischio il destino del Club.
Oggi, dunque, la proprietà del Mantova sembra essere spezzettata tra diversi soggetti, ciascuno detentore di non oltre il 10% delle quote. Una mera strategia, come riporta Il Giornale, atta ad evitare i controlli di solidità finanziaria e onorabilità previsti per legge. Nessuna di queste persone, compreso Luca Tassinari, tuttavia, disporrebbe di adeguate garanzie in grado di garantire l’iscrizione del Club al prossimo campionato.
La situazione per il Mantova si presenta piuttosto delicata. L’attuale presidente Marco Claudio De Sanctis, con alle spalle un ricco curriculum di precedenti, di recente aveva manifestato l’intenzione di vendere il club a Piervittorio Belfanti, ma non ha avuto il tempo poiché quest’ultimo è stato arrestato con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata a truffa e reati tributari. La proprietà della società è dunque rimasta intatta con i vecchi soci tra cui De Sanctis, l’ad Enrico Folgori e Luca Tassinari, oltre ai due nuovi imprenditori campani, di cui uno in particolare vanterebbe rapporti con parenti stretti del boss Antonio Iovine. E mentre i dubbi sul destino del Calcio mantovano si fanno strada, tra domande e nuove ombre legate al rischio fallimento per lo stesso Club, è lo stesso Tassinari a fare chiarezza sul rapporto che lo lega alla società sull’orlo del fallimento. “Sono un fiduciario, ho firmato un contratto per questo”, ha ammesso al Corriere della Sera, ribadendo il suo ruolo di prestanome.