A 12 anni viene sedotta, violentata e alla fine uccisa: Santa Maria Goretti, una storia che spesso viene banalizzata e ritenuta “la santa della zitella” ha una profondità che chi ancora oggi afferma quella stupida “tradizione” deve assolutamente scoprire, onde evitare di andare avanti con delle novelle fake news. Intanto la ragazza aveva 12 anni, piccolissima, una bimba ad inizio Novecento, e il suo aggressore Alessandro Serenelli aveva provato più volte ad avere rapporti con lei. Una bimba che rifiuta un avance definita oggi “pedofila” siamo ancora così sicuri si possa definire una “zitella”? Bene, andiamo avanti: la storia di quell’Alessandro è paradossalmente la più importante e riflette l’intervento di martirio e conversione della piccola Maria Goretti. L’assassino infatti venne incarcerato a Noto tra il 1902 e il 1918 quando iniziò un lento cammino di conversione: come? Lo racconta lui stesso al vescovo di Noto di allora, Monsignor Giovanni Blandini: ha tentato una prima riconciliazione con la famiglia Goretti dopo aver sognato Maria che le offriva gigli e si trasformavano in fiammelle.



Nel 1929 poi, Serenelli venne definitivamente scarcerato dopo 27 anni di prigione e chiede perdono ufficiale alla famiglia, accordato incredibilmente. Da qui, parte un altro percorso di pentimento e preghiere che porta Serenelli in un convento di cappuccini vicino ad Ascoli a lavorare e collaborare con i frati praticamente fino alla sua morte nel 19700. Un delitto, un castigo lungo e un pentimento che sono stati permessi da una conversione incredibile che ha fatto divenire Maria Goretti quella Santa che noi oggi ricordiamo. (agg. di Niccolò Magnani)



Nasce a Corinaldo, in provincia di Ancora, il 16 Ottobre del 1890. La giovane ha cinque fratelli e la sua famiglia è molto povera. Nel 1900 suo padre, Luigi, muore e la futura santa è costretta ad andare a lavorare nei campi, per contribuire al sostentamento dei suoi familiari. In questo periodo la giovane fa amicizia con un ragazzo di nome Alessandro Serenelli. Costui, sin da subito, cerca di violentarla sessualmente, lei per un pò di tempo riesce a sfuggire agli sgradevoli approcci del suo conoscente. Un giorno, vale a dire il 5 Luglio del 1902, Alessandro chiama santa Maria nella sua casa, con la scusa di farsi cucire alcuni vestiti. In quell’incontro il giovane tenta di violentarla nuovamente. La bambina si ribella e per questo motivo viene ferita dal ragazzo con un punteruolo. Santa Maria viene quindi soccorsa e trasferita all’ospedale Orsenigo di Nettuno. Al nosocomio, la futura santa viene sottoposta ad un intervento chirurgico. Il 6 Luglio, il giorno successivo all’operazione, muore per una setticemia conseguente all’operazione. Dopo la morte, i suoi funerali vengono celebrati l’otto Luglio del 1902 nella cappella dell’ospedale, in cui era ricoverata. In seguito alla sua scomparsa, la giovane è stata nominata Santa dalla Chiesa Cattolica. La sua festa si celebra il 6 Luglio di ogni anno. 



Santa Maria Goretti è dunque la patrona di Nettuno. Il 6 Luglio di ogni anno, in occasione della festa patronale, a Nettuno moltissimi fedeli si recano nel Santuario di Nostra Signora delle Grazie e di Santa Maria Goretti, per assistere ad una messa in suo onore. Nel corso della celebrazione, viene ricordata la vita virtuosa della piccola santa Maria, che prima di morire perdonò il suo aggressore, il quale in seguito si pentì per aver compiuto quel terribile gesto. Alla fine della messa, la statua della santa viene portata in processione per le vie di Nettuno. La festa si conclude poi con lo scoppio dei fuochi d’artificio. Inoltre, in occasione della festa patronale, a Nettuno ci sono delle sagre, in cui la gente può mangiare il coniglio alla ciociara e diverse crostate alla ricotta. 

Nettuno è un comune che si trova nella Regione Lazio, con quasi 50 mila abitanti. Questo posto fa parte della città metropolitana di Roma Capitale. Tra i monumenti religiosi più importanti di Nettuno ci sono sicuramente il Santuario di Nostra Signora delle Grazie e di Santa Maria Goretti e la Chiesa di San Francesco d’Assisi. Il primo edificio sorge sul Lungomare Giacomo Matteotti ed ospita la tomba della Patrona di Nettuno. La seconda architettura religiosa invece fu fatta costruire da San Francesco sulle rovine di un tempio pagano, durante un suo viaggio a Gaeta. Nella Chiesa ci sono diversi affreschi e una pala realizzata dall’artista Andrea Sacchi. In questo comune del Lazio c’è anche la Fontana di Nettuno, che è il simbolo della città e che raffigura il Dio su una conchiglia trainata da alcuni cavalli. A Nettuno vi è infine il Forte Sangallo, che era un castello fatto costruire per ordine di Cesare Borgia, per difendere la città. 

Oltre a santa Maria Goretti, il 6 Luglio si festeggiano: Santa Domenica di Tropea, San Palladio, San Romolo di Fiesole, Santa Sexburga di Ely e San Goar. I Beati del 6 Luglio invece sono: Maria Teresa Ledóchowska e Nazaria Ignacia March Mesa.