Milano batte Roma, ancora una volta, sul fronte scioperi: senza particolari fazioni o “guerre civili nazionali”, la situazione è molto semplice. Stesso sciopero, stessa durata e stesso sigle sindacali: nella Capitale traffico in tilt, metro tutte chiuse, bus in ritardo di ore e disagi per 5 ore almeno in tutte le zone della vasta metropoli. A Milano invece 4 linee di metro aperte, senza ritardi e con le corse dei bus che non hanno finora subito grossi disagi sul fronte ritardi/code, per di più nell’ora clou per il ritorno dal lavoro dei tanti pendolari. Come riporta l’Atm, «Prosegue la circolazione in #M1 #M2 #M3 #M5. Tram, bus e filobus proseguono il servizio. (#sciopero Nazionale USB e FAISA CONFAIL)». Sul fronte scioperi ancora una volta non c’è stata partita, anche se a livello istituzionale i problemi di questi scioperi con piccole sigle che bloccano le grandi città dovranno prima o poi essere presi sul serio.
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A Milano e Torino scatta ora l’inizio dello sciopero nazionale per le liberalizzazioni e i contratti del settore trasporti: dopo i guai e i disagi visti a Napoli e Roma, e dopo le proteste più contenute a Genova, Firenze e Bologna, scatta l’ultima fase di sciopero con le città di Milano e Torino che dalle ore 18 alle 22 potranno avere alcuni disagi nei mezzi di superficie quanto in quelli suburbani e metropolitani. Come riporta l’Atm in questi minuti, «Per giovedì 6 luglio le organizzazioni sindacali USB e FAISA CONFAIL hanno proclamato uno sciopero Nazionale del trasporto pubblico locale di 4 ore con modalità che variano da città a città. A Milano l’agitazione è prevista dalle 18,00 alle 22,00», dalle ore 18.30 ci saranno le prime informazioni live a questo canale Twitter. La stessa cosa avviene anche nel capoluogo di Piemonte, dove si attengono i medesimi disagi della città milanese, con in più i problemi anche sulle linee extraurbane.



La giornata di sciopero non è ancora finita eppure a Napoli e sopratutto a Roma è già stata una vera giungla riuscire a spostarsi praticamente fino alle 15: code, metro blindate e chiuse, bus con ore di ritardi, un altro giorno “nero” per i trasporti nella Capitale e non solo. È stato intervistato dunque oggi il senatore Pd, Pietro Ichino, Giuslavorista ed esperto di diritto del lavoro, dalla Radio Cusano Campus, proprio sul tema dello sciopero: «Lo sciopero è un diritto, ma come tutti i diritti se non viene regolato e si consente che venga largamente abusato, lo si mette a rischio. Il modo migliore per difendere i diritti dei lavoratori è impedirne l’abuso», spiega Ichino ai colleghi della trasmissione “Ho scelto Cusano”. «In settori come quelli dei trasporti e della raccolta dei rifiuti è necessario introdurre un principio di democrazia sindacale, perché non è pensabile che un intero settore, un’intera azienda venga bloccata anche da una minoranza, rappresentata da una piccola sigla sindacale, basta un sindacatino per bloccare tutto».



L’azienda trasporti di Genova, l’Amt ha visto notevoli ritardi e disagi questa mattina durante lo sciopero che dalle 11.45 durerà fino alle 15.45. La protesta dei sindacati di base ha provocato alcuni ritardi eccessivi rispetto all’adesione per un semplice motivo, visto che si è “integrato” fatalmente con il nuovo orario estivo: per questo motivo, tra una corsa e un’altra, i bus genovesi hanno portato più ritardi di questa effettiva presenza dei lavoratori con braccia incrociate. Come spiega il sito dell’Amt, nella fascia in corso di sciopero questa mattina non era è garantito il servizio per metropolitane, ascensori, funicolari e nemmeno la ferrovia Genova-Casella. I disagi sono comunque stati contenuti dalle poche ore di sciopero nazionale indetto, di certo minori di quanto invece si è visto e si vede ancora a Roma e Napoli.

Lo sciopero dei mezzi colpisce anche Napoli, dove i disagi questa mattina durante le ore di protesta dei sindacati coinvolti nella giornata nazionale di sciopero, hanno prodotto ritardi e molti disservizi, come purtroppo preventivato dalla azienda napoletana dei trasporti. Lo sciopero si è appena concluso e lentamente il traffico sta tornando alla normalità, ma questa mattina le metro chiuse e le funicolari stoppate hanno presentato numerose code e folla alle fermate dei bus. Lo stop iniziato alle 9 è durato fino alle 13, con varie linee dei trasporti anche in superficie che hanno presentato ritardi e alcune vetture ritornate in deposito; i dati dell’adesione che verranno comunicati dall’Anm nelle prossime ore si attendono numerosi, visto la scarsa presenza di mezzi pubblici in tutta la mattinata napoletana.

Lo sciopero mezzi in corso oggi nelle principali città d’Italia vede anche a Torino ovviamente una possibile situazione di disagio che però sarà protratta, come per Milano, tra le 18 e le 22. Vediamo nel dettaglio la situazione che riguarda sia i trasporti GTT che i servizi Ca.nova, l’azienda che gestisce alcune linee urbane ed extraurbane per GTT: il servizio urbano e suburbano si ferma tra le 18 e le 22 mentre i bus extraurbani si fermano 35 minuti dopo, tra le 18.35 e le 22.35. Nel medesimo spazio di orari, lo sciopero porterà alcuni rischi disagi per i passeggeri della metro, con implicate nella protesta anche le due linee della Canavesana e della Torino-Aeroporto-Ceres.

Sciopero invece di otto ore per i lavoratori di Ca.nova, con queste specifiche: Linee urbane: 20 – 21 – 35 navetta – 39 – 41 – 43 – 45 – 45B – 47 – 48 – 53 – 54 – 70 – 73 – 78 – 79B – 80 – 81 – 82 – 83 – 84 – 1 urbana Orbassano – 1 urbana Nichelino: dalle ore 15.00 alle ore 23.00. Per quanto riguarda invece le linee extraurbane, «73 (Speciale Stabilimenti Borgo Aje – Cambiano – Santena – Villastellone) – 103 (Navetta Trofarello Movicentro – Moncalieri) – 432 (None – Alpignano) – 545 (Speciale Stabilimenti Carignano – Torino – Chivasso): dalle ore 11.30 alle ore 14.30 e dalle 17.30 alle 22.30».

Nulla da fare, per i cittadini romani lo sciopero mezzi sta comportando un disagio molto complesso per l’intero spostamento nella Capitale: le linee della metro Atac sono infatti tutte chiuse, senza alcuna possibilità di trovare una stazione o un a fermata aperta. Stando al servizio in tempo reale di Atac, le linee A, B, C sono chiuse, come del resto non risulta al momento funzionante neanche la linea ferroviaria Roma-Lido, la Termini-Centocelle (servizio attivo ma con forti riduzioni di corse); aperta invece la Roma-Viterbo, con riduzioni nel tratto urbano e corse regolari per l’area extraurbana. Non solo, anche la sfortuna ci si è messa visto che questa mattina prima dell’inizio dello sciopero mezzi, la linea FL1 Orte-Fiumicino ha subito un guasto elettrico tra le stazioni di Roma Tiburtina e Roma Tuscolana ed è quindi stata sospesa. Quando poi alle 8 ha ripreso a funzionare, spiega RomaToday, i ritardi accumulati hanno portato fino ad un’ora di attesa, con l’inizio dello sciopero alle 8.30 che ha ovviamente complicato il tutto.

Lo sciopero dei mezzi in atto oggi porterà disagi anche nella città di Milano, anche se stando alle previsioni delle vigilia saranno comunque inferiori a quelli che dovrà patire il viaggiatore medio a Roma. Gli orari dello sciopero infatti sono stabiliti da giorni e riguardano la sera: dalle 18 alle 22 infatti i mezzi Atm vedranno possibili disagi per lo sciopero dei lavoratori appartenenti alle sigle sindacali in protesta oggi a livello nazionale. Metro, Bus, Tram e alcune linee del Passante Ferroviario, dalle 18 fino alle 22 potranno avere dei disagi. Lo scorso simile sciopero aveva visto ad esempio le metro funzionare tutte tranne la Lilla M5, vedremo oggi cosa succederà ma si attende una protesta contenuta almeno nei disagi prodotti. Rispetto alla triplicazione delle fasce d’orario in sciopero nella Capitale, la situazione a Milano dovrebbe essere più tranquilla, sperano ovviamente gli utenti nella metropoli lombarda.

Per lo sciopero indetto da alcune sigle sindacali del trasporto locale, in previsione per la giornata di oggi 6 luglio, le principale aziende trasporti municipali saranno coinvolte dalla protesta di 4 ore: l’Atm a Milano vedrà bus, metro e tram con possibili disagi dalle 18 alle 22, mentre per il resto della giornata non dovrebbero esserci problemi di alcuna sorta. A Roma invece la complessità è di casa visto che i sindacati scioperano ad orari diversi: 24 ore per il SUL, Usb dalle 8.30 alle 12.30 e Faisa dalle 11 alle 15. Atac e Roma Tpl hanno garantito i servizi prima delle 8.30 e tra le 17 e le 20, ma nessuno ancora saprà con quale incidenza e quali trasporti verranno colpiti maggiormente.

Per le altre città invece lo sciopero avrà una modalità molto simile alla città milanese: a Napoli l’Anm vede protesta e disagi tra le 9 e le 13.30; a Torino le linee urbane si fermano dalle 18 alle 22, quelle extraurbane invece dalle 18.30 alle 22.30. Chiudiamo con Bologna dove la fascia di 4 ore di sciopero andrà dalle 11 alle 15: sul settore Treni invece né italo né Trenitalia hanno lavoratori che aderiscono allo sciopero, mentre per FerrovieNord la situazione è diversa. La rete ferroviaria lombarda si fermerà dalle 9 alle 13, con interessa anche nei collegamenti dalle stazioni ferroviarie di Milano fino agli aeroporti Malpensa e Linate.

La situazione più particolare e a rischio forte per lo sciopero dei mezzi indetto per oggi riguarda inevitabilmente la città di Roma: i sindacati che hanno indetto lo sciopero infatti si sono divisi in tre diverse fasce orarie che colpiranno Atac, Roma Tpl e Cotral non lasciando grande scampo ai cittadini romani e ai turisti in visita nella Capitale. Giovedì nero, con le uniche fasce garantite senza problemi che saranno tra le 5.30 e le 8.30 e tra le 17 e le 20. Possibili stop, al di fuori di questi orari, per bus, metro, filobus, treni interni alla città, tram e ferrovie regionali come la Roma-Lido, Roma-Civitacastellana-Viterbo, Termini-Centocelle. La protesta più ampia vede il sindacato Sul 24 ore fermo, mentre le altre sigle si distribuiscono in varie frangenti della mattinata e del pomeriggio, dando un costante rischio disagio per chi dovrà viaggiare in Roma nella giornata di oggi.

Stessi problemi per il servizio extraurbano romano con la società Cotral che garantisce servizi solo nelle stesse fasce orarie di qui sopra. Come spiegano le sigle sindacali in sciopero anche oggi, la protesta nazionale è «legata alla tutela del diritto allo sciopero e al cosiddetto emendamento “Covello” approvato dalla commissione Bilancio della Camera il 27 maggio scorso e parte integrante della manovra correttiva che, di fatto, cancella il Regio Decreto 148 del 1931 che regola i rapporti collettivi di lavoro e il trattamento economico di autisti di bus e tram».