PERDONO DI ASSISI 2017: L’OMELIA DEL CARD. PAROLIN
Si è tenuta questa mattina la celebrazione eucaristica di chiusura del VIII Centenario del Perdono di Assisi, presieduta dal cardinale di Stato Vaticano, Pietro Parolin che ha rivolto parole accorate e importanti per l’alto valore storico e religioso che la Porziuncola riserva per la storia della Chiesa. «L’esempio del Poverello di Assisi interroga ancora oggi le nostre coscienze e le nostre comunità e ci attira al Signore», spiega Parolin davanti a tantissimi pellegrini giunti nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. Il cardinale ha portato il saluto di Papa Francesco, qui in visita e in pellegrinaggio giusto un anno fa, ricordando quale sia la vera missione della Chiesa, perfettamente esemplificata dalla testimonianza di San Francesco d’Assisi: «l’ardore con il quale egli amò il Signore divenne compassione e carità verso il prossimo. Si trasformò in supplica a Dio perché riversi con abbondanza la sua misericordia sul suo popolo», ha poi condotto ancora il cardinale di Stato, identificando il sempre attuale significato e missione della Sposa di Cristo. «Questa abbondanza è la missione fondamentale della Chiesa, quella di favorire l’incontro tra Dio e gli essere umani, di costruire solidi ponti tra il cielo e terra, di mostrare una via di salvezza offerta a tutti e non riservata a piccoli gruppi di dotti e di sapienti».
IL DECRETO SPECIALE
Quella di oggi sarà una giornata di grande festa per la Solennità del Perdono 2017: sono previste celebrazioni eucaristiche quasi ad ogni ora. Inoltre, è atteso l’arrivo di migliaia di giovani della XXXVII Marcia francescana “Un passo oltre”: insieme a frati e suore giungeranno in Porziuncola per gioire della Misericordia del Padre. Ma come si ottiene il Perdono di Assisi? Inizialmente era riservato solo ai pellegrini in visita alla chiesa della Porziuncola, ma poi fu esteso a tutte le chiese parrocchiali, dove è possibile ottenere l’indulgenza plenaria dal mezzogiorno del 1° agosto alla mezzanotte del 2 agosto, per sé e per i propri defunti. Prima di tutto bisogna celebrare la Confessione, poi è richiesto di partecipare alla Messa e alla Comunione Eucaristica. Durante la visita alla Porziuncola è necessario recitare il Credo, il Padre nostro e una preghiera secondo le intenzioni del Papa. Il Perdono di Assisi comunque grazie ad un decreto speciale della Penitenzieria Apostolica datato 15 luglio 1988, Portiuncolae sacrae aedes, si può ottenere tutto l’anno nel santuario della Porziuncola, ma una sola volta al giorno, mentre in tutte le chiese del mondo si ottiene nelle date sopracitate. (agg. di Silvana Palazzo)
IL PROGRAMMA DI CHIUSURA DELLA SOLENNITÀ
Con la giornata di oggi, 2 agosto 2017, si chiude un doppio appuntamento nella città di San Francesco: il Perdono di Assisi, con la possibilità fino alla mezzanotte di ricevere l’Indulgenza della Porziuncola, mentre si chiude anche l’ottavo centenario dello stesso Perdono di Assisi aperto un anno fa dalla visita di Papa Francesco e chiuso oggi dalla Celebrazione con il Cardinal di Stato Vaticano, Pietro Parolin. Dalle ore 7 fino alla mezzanotte, la Porziuncola conservata all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli vedrà una serie di appuntamenti scanditi come da tradizione dalla Comunità francescana in collaborazione con lo stesso Vaticano. Alle ore 11 è prevista la Chisuura dell’VIII Centenario del Perdono di Assisi con solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da S. Em. Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità Papa Francesco. Alle ore 18 invece la Santa Messa nella Porziuncola sarà celebrata da S. E. Mons. Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino. Da ultimo, alle ore 19.30 i Secondi Vespri della Solennità presieduti da Claudio Durighetto, Ministro provinciale dei Frati Minori dell’Umbria. Le celebrazioni di giornate saranno alle ore 7, 8, 9, 11, 17, 18 mentre la Basilica rimane aperta fino alle ore 23 di questa sera.
MONS. SORRENTINO, “UNA GRAZIA SPECIALE”
A breve inizierà nella Porziuncola di Assisi la cerimonia dei vespri dopo il pellegrinaggio in conclusione in questi minuti con tutti i fedeli pellegrini giunti da ogni parte del mondo per il Perdono di Assisi. Il vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Tadino che presiederà la celebrazione, mons. Domenico Sorrentino ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Vaticana per spiegare tutto il valore dell’indulgenza della Porziuncola voluta 800 anni fa da San Francesco in persona. «Abbiamo bisogno di sentire la misericordia di Dio e di imparare lo stile della misericordia: è una grazia speciale, un’esperienza profonda della gioia di Dio», ha spiegato ai fedeli il vescovo che domani sarà assieme al Card. Parolin per chiudere l’ottavo centenario del Perdono di Assisi.
MESSA DI CHIUSURA CON IL CARDINAL PIETRO PAROLIN
L’anno scorso era stato Papa Francesco a chiudere con la Santa Messa il Perdono di Assisi, per l’occasione dell’ottavo centenario dell’Indulgenza della Porziuncola stabilita da Papa Onorio III e San Francesco. Quest’anno il Papa manderà un messaggio a tutti i pellegrini e fedeli riuniti in Assisi e in tutte le parrocchie francescane del mondo, e per la Cerimonia di Chiusura dell’ottavo centenario sarà il Segretario di Stato Vaticano, Card. Pietro Parolin a presiedere alla Celebrazione Eucaristica nella basilica di Santa Maria degli Angeli. Il Giubileo del Perdono di Assisi nel suo VIII centenario fu inaugurato il 2 agosto 2016 dal Card. Gualtiero Bassetti e ora sarà Parolin idealmente a chiudere un anno di preghiere, conversioni e richieste di essere redenti dal peccato che pervade la vita di ciascun uomo di fede.
LA CONCESSIONE DI PAPA ONORIO III
San Francesco, ispirato in una visione di Dio in persona – narra la tradizione degli scritti francescani – concepì proprio nella Porziuncola l’idea embrionale dell’Indulgenza e dunque del Perdono di Assisi. Ma per obbedienza e fiducia nella madre Chiesa – non certo semplice per un carattere forte e non certo “semplice” come quello del Santo Poverello – chiese udienza al Santo Padre Onorio III, in Vaticano. «Non è opportuno far questo; chi infatti richiede un’indulgenza, bisogna che stenda la sua mano in aiuto. Ma dimmi quanti anni vuoi e quanto d’indulgenza io vi debba porre’». San Francesco gli rispose: ‘Padre santo, piaccia alla Santità Vostra non darmi anni ma anime!’. Il Papa non capì inizialmente tanto che il documento francescano riporta l’ulteriore risposta del Santo Poverello: «Voglio, Padre santo, se piace alla Vostra Santità, che quanti confessati e contriti, e, com’è dovere, assolti dal sacerdote, entreranno in quella chiesa, siano liberati dalla pena e dalla colpa, in cielo e in terra, dal giorno del battesimo fino al giorno e all’ora dell’ingresso nella detta chiesa». In un primo momento il Papa non voleva concedere una richiesta del genere, ma davanti alla testimonianza di fede di San Francesco non potè non rimanere affascinato da quel testimone unico di Cristo: «Signore, ciò che chiedo, non lo chiedo per mia iniziativa, ma da parte di Colui che mi ha mandato, cioè il Signore Gesù Cristo». Dopo una breve discussione con i cardinali, Papa Onorio III rispose e acconsentì all’Indulgenza della Porziuncola, nella forma arrivata fino ad oggi. «Ecco che da questo momento concediamo che chiunque si recherà alla detta chiesa e vi entrerà contrito e ben confessato, sia assolto dalla pena e dalla colpa. E vogliamo che ciò valga ogni anno in perpetuo, solo per un giorno naturale, dai primi vespri inclusa la notte fino ai vespri del giorno successivo».
IL PROGRAMMA DI OGGI
È iniziato ufficialmente il programma della due giorni di Perdono di Assisi 2017, con moltissimi pellegrini che sono accorsi in Umbria da ogni parte del mondo, se in grado di viaggiare, o altrimenti in direzione delle parrocchie e Santuari francescani sparsi nei vari continenti. Come riporta il programma ufficiale della Porziuncola, alle 11 è iniziata la Solenne Celebrazione Eucaristica al cui termine è prevista la Processione di “Apertura del Perdono”. Alle 14.30 appuntamento con la Liturgia Penitenziale dei Pellegrini d’Abruzzo (Presiede il M.R.P. Franco Rapacchiale, Ministro provinciale dei Frati Minori Conv. d’Abruzzo). Alle ore 15.30 nuovo appuntamento con la Celebrazione Eucaristica presieduta da M. R. P. Luigi Recchia, Ministro provinciale dei Frati Minori di Lazio e Abruzzo, al termine parte il pellegrinaggio della Diocesi di Assisi con partenza dalla Piazza di San Francesco. Verso le ore 19 sono previsti i Primi Vespri della Solennità del Perdono di Assisi, presieduta da S. E. Mons. Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino. All’interno della celebrazione, è prevista anche l’Offerta dell’incenso da parte del Sindaco di Assisi, Stefania Proietti; alle ore 21.30 si conclude la prima parte della Solennità dell’Indulgenza della Porziuncola, con la veglia di preghiera Processione aux flambeaux, presiede S. E. Mons. José Rodriguez Carballo, Segretario della Congregazione degli Istituti di Vita Consacrata.
LA PORZIUNCOLA E LE CELEBRAZIONI DI OGGI E DOMANI
Da mezzogiorno di oggi 1 agosto fino alla mezzanotte di domani 2 agosto “scatta” il Perdono di Assisi dove per tutti i fedeli e pellegrini cattolici è possibile ottenere l’indulgenza della Porziuncola. Da otto secoli in sostanza sono milioni i pellegrini che convergono nella cittadina che ha dato i natali a San Francesco e Santa Chiara per ottenere il perdono di tutti i peccati, varcando la “porta della vita eterna”. Pace, perdono e riconciliazione: «L’aspetto religioso più importante del “Perdono d’Assisi” e di ogni Indulgenza è la grande utilità spirituale per i fedeli, stimolati, per goderne i benefici, alla confessione e alla comunione eucaristica», si legge all’ingresso del Santuario di Assisi dove la piccola “porta della vita eterna” viene attraversata ogni anno (perché ad Assisi l’indulgenza è concessa lungo tutto l’anno). La festa del Perdono invece fa estendere alle chiese parrocchiali e francescane di tutto il mondo la possibilità di ottenere l’indulgenza tramite la confessione, preceduta e accompagnata dalla contrizione per i peccati compiuti e dall’impegno a emendarsi dal proprio male per vivere sempre più la propria vita secondo il Vangelo, così come hanno fatto tutti i santi ed in particolare Francesco e Chiara, a partire proprio dalla Porziuncola. Assieme alla comunione eucaristica, il perdono di Assisi viene così ad essere “completo”, restando uno dei segni più grandi – come ha ricordato Papa Francesco in visita lo scorso 4 agosto 2016 per l’800esimo centenario del Perdono di Assisi – della «misericordia infinita di Dio e un segno della Passione apostolica di San Francesco d’Assisi».
COME NACQUE L’INDULGENZA DELLA PORZIUNCOLA
«L’indulgenza si ottiene mediante la Chiesa che, in virtù del potere di legare e di sciogliere accordatole da Gesù Cristo, interviene a favore di un cristiano e gli dischiude il tesoro dei meriti di Cristo e dei santi perché ottenga dal Padre delle misericordie la remissione delle pene temporali dovute per i suoi peccati. Così la Chiesa non vuole soltanto venire in aiuto a questo cristiano, ma anche spingerlo a compiere opere di pietà, di penitenza e di carità »: come spiega perfettamente il Catechismo della Chiesa Cattolica, l’indulgenza è uno strumento straordinario concesso per la richiesta di perdono scaturito da un profondo pentimento per il male compiuto e la distrazione avuta. Il Perdono di Assisi è una delle forme di indulgenza plenaria più celebri nella storia del Cristianesimo e prende inizio dal lontano 2 agosto 1216, quando cioè S. Francesco, alla presenza dei vescovi dell’Umbria con l’animo colmo di gioia, promulgò il Grande Perdono, per ogni anno, in quella data, per chi, pellegrino e pentito, avesse varcato le soglie del tempietto francescano dove sorge oggi la Porziuncola. «Quello che io domando, non è da parte mia, ma da parte di Colui che mi ha mandato, cioè il Signore nostro Gesù Cristo», ribatteva fortemente San Francesco a Papa Onofrio III che aveva fatto notare al Poverello di Assisi come di norma non spetta al popolo concedere l’istituzione di una indulgenza. Ma le parole e la forza della fede che guidavano San Francesco convinsero la Chiesa a concedere quanto da otto secoli viene festeggiato e praticato nella Parrocchia di Assisi. Tutto quanto nacque però nella piccola e umile porzione di spazio della Porziuncola, dove Francesco ebbe la celebre divina ispirazione e apparizione che chiese al Santo Poverello di istituire l’indulgenza (da chiedere, rispettando la paternità della Chiesa di allora, al Pontefice): «Poiché è un misero peccatore che Ti parla, o Dio misericordioso, egli Ti domanda pietà per i suoi fratelli peccatori; e tutti coloro i quali, pentiti, varcheranno le soglie di questo luogo, abbiano da te o Signore, che vedi i loro tormenti, il perdono delle colpe commesse», chiede Francesco al Padre Creatore apparso nella Porziuncola. La risposta viene riportata nel documento ufficiale del vescovo di Assisi, Frate Teobaldo: «Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande – gli disse il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza».
LE CONDIZIONI PER OTTENERE L’INDULGENZA
Sono numerose le celebrazioni che tra oggi e domani vengono mantenute fedeli alla tradizione nella Porziuncola di Assisi: la Solennità del Perdono di Assisi apre le porte a pellegrini da ogni parte del mondo per tutti coloro che «non si stancano di riceverla e su di essa fondano il proprio cammino di santità.», come ricorda il portale del Santuario in questi giorni di celebrazioni per la chiusura dell’VIII Centenario del Perdono di Assisi. I giorni per ottenere l’indulgenza della Porziuncola sono in realtà “attivi” tutto l’anno, mentre per tutte le chiese parrocchiali e le chiese francescane sparse nel mondo si può ottenere il perdono di Assisi dal mezzogiorno di oggi fino alla mezzanotte di domani, previa le seguenti condizioni. Ricevere l’assoluzione per i propri peccati nella Confessione sacramentale, celebrata nel periodo che include gli otto giorni precedenti e successivi alla visita della chiesa della Porziuncola, per tornare in grazia di Dio; partecipare alla Messa e alla Comunione eucaristica nello stesso arco di tempo indicato per la Confessione; recitare una preghiera secondo le intenzioni del Papa, per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa, il cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice. Normalmente si recita un Pater, un’Ave e un Gloria; è data tuttavia ai singoli fedeli la facoltà di recitare qualsiasi altra preghiera secondo la pietà e la devozione di ciascuno verso il Papa. Visitare la chiesa della Porziuncola dove si deve rinnovare la professione di fede, mediante la recita del Credo, per riaffermare la propria identità cristiana, e recitare il Padre Nostro, per riaffermare la propria dignità di figli di Dio, ricevuta nel Battesimo.