C’era una volta Pufflandia. La vera Pufflandia, non quella disegnata da Pejo, il belga che ha reso immortale i piccoli omini blu che sono entrati nel cuore dei piccoli di tutto il mondo. Stiamo parlando del vero villaggio ufficiale che si trova in Andalusia, nella cittadina di Juzcar, dove il Comune non ha rinnovato la concessione per divertirsi con il Grande Puffo, Quattrocchi e Puffetta. Dal 15 agosto prossimo scadrà l’accordo per lo sfruttamento dell’immagine dei Puffi, e questo ha lasciato nella costernazione gli abitanti di Juzcar. Nella regione spagnola dell’Andalusia, dove come detto si trova il parco, la disoccupazione è ai livelli più alti di tutta la Spagna, e l’arrivo di Pufflandia aveva fatto dimenticare molti problemi e permesso a molta gente di lavorare finalmente con continuità. Una crescita che era in iniziata nel 2011, quando l’uscita al cinema del film dei Puffi in 3D aveva portato la Sony ad accordarsi per realizzare il parco di divertimenti dedicato ai Puffi.
SPAGNA, ADDIO AL VILLAGGIO DEI PUFFI
SCADUTO L’ACCORDO CON LA CITTADINA DI JUZCAR
Unica singolare condizione per costruire il parco ufficiale dei Puffi a Juzcar, la necessità di pitturare del caratteristico color turchese dei piccoli omini blu tutte le case del caratteristico borgo. Compreso il cimitero! Così è stato, ovviamente solo per il periodo promozionale del film, mentre successivamente le case potevano tornare pitturate dei colori più disparati. Le curiosità non mancarono, tanto che nell’assemblea cittadina che diede il via libera al progetto, un solo uomo diede parere contrario e la sua casa diventò quella di Gargamella, il nemico giurato dei Puffi. Insomma, una situazione che partita in sordina, ha fatto diventare ufficialmente Juzcar il primo Villaggio dei Puffi al Mondo, con le case rimaste blu anche dopo la fine del periodo promozionale e visibili a una sola ora di auto da una zona turistica molto frequentata come quella della Costa del Sol. L’Assessore al Turismo della provincia di Malaga, dove si trova Juzcar, ha chiesto di rivedere la decisione per il bene della cittadinanza.