Proseguono le indagini per far luce sulla strage consumatasi nei giorni scorsi in Puglia, a San Marco in Lamis, nel Foggiano, in cui hanno perso la vita quattro persone, tra cui il capo clan Mario Luciano Romito, presunto bersaglio del commando armato. Il Corriere del Mezzogiorno rivela le principali novità attorno al caso, a partire dall’indiscrezione circa la presenza di un terzo testimone scomodo dell’agguato. Si tratterebbe di una donna e nel dettaglio di una turista straniera la quale transitava a bordo della sua auto proprio nei pressi della zona divenuta teatro della mattanza, poco distante dalla stazione ferroviaria del paese foggiano. Secondo le ipotesi, la turista sarebbe stata graziata dal commando a differenza dei due contadini, Aurelio e Luigi Luciani, attorno ai quali ora si concentra l’attenzione degli investigatori. Il dubbio, infatti, è che il commando possa aver scambiato i due agricoltori per i guardaspalle del boss. Pare infatti che i protettori di Romito viaggiassero su un pick-up di colore bianco, mentre le due vittime a bordo di un fiorino del medesimo colore. Potrebbe quindi essersi trattato di uno scambio? Un’ipotesi che avrebbe un peso importante nelle indagini sulla strage in quanto dimostrerebbe che i killer non fossero del posto.



STRAGE IN PUGLIA, SPUNTA UNA TESTIMONE: SI CERCA TURISTA STRANIERA

OGGI I FUNERALI DEI DUE AGRICOLTORI UCCISI

Questo pomeriggio si sono svolti nella chiesa di San Marco in Lamis i funerali dei due agricoltori, Aurelio e Luigi Luciani e per l’occasione il sindaco del centro nel foggiano ha dichiarato il lutto cittadino. Nella medesima giornata, ma in forma privata, si sono svolti anche i funerali del boss Mario Luciano Romito e del cognato Matteo De Palma, anche lui vittima dell’agguato. Immenso il dolore per l’uccisione dei due contadini, vittime innocenti di una strage sulla quale anche lo Stato vuole vederci chiaro. “Sono morti da innocenti, non si può morire così. La sola colpa di mio marito è stata quella di andare a lavorare e di spaccarsi la schiena tutte le mattine”, ha dichiarato la vedova Luigi Luciani, raggiunto insieme al fratello Aurelio da un totale di cinque proiettili. Entrambi, rei di aver assistito involontariamente al tremendo agguato. Nella serata di ieri anche il governatore della Puglia, Michele Emiliano, si è recato a San Marco in Lamis per incontrare le famiglie dei due agricoltori. L’appello del fratello maggiore delle due vittime è stato quello di non abbandonare le due vedove: “Siamo disperati. Non abbandonate queste due donne, queste due mamme che hanno perso tutto”, ha asserito rivolgendosi al presidente Emiliano.

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