Nella settimana di Ferragosto prosegue l’ondata di scioperi in molte regioni d’Italia. Se sul piano dei trasporti la situazione resta attualmente serena almeno fino al prossimo 21 agosto, su quello delle Poste e Telecomunicazioni il clima si fa rovente. Anche oggi prosegue la protesta da parte di Poste Italiane Spa e che continuerà nei prossimi giorni a livello nazionale, esattamente come lo sciopero da parte di Telecom Italia Spa – Tim Spa. Sul primo fronte la situazione sembra essere piuttosto scottante soprattutto in Toscana, dove il sindacato Uilposte ha già proclamato il proseguimento dell’agitazione fino al 20 agosto in tutta la Regione ed in riferimento alle prestazioni straordinarie. Per domani, intanto, nella sola Regione Lazio si registra lo sciopero nel settore degli istituti di vigilanza dell’azienda Coopservice scpa, indetto da Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil sempre in riferimento alle prestazioni di lavoro straordinario.



SCIOPERO DOMANI, AGITAZIONI POSTE E ISTITUTI DI VIGILANZA

POSTE ITALIANE, LA PROTESTA DEI DIPENDENTI

I dipendenti del settore Poste e Comunicazioni del gruppo Poste Italiane ad oggi non avrebbero ricevuto alcuna risposta da parte dell’azienda circa le loro richieste relative ad un miglioramento delle proprie condizioni di lavoro e della qualità del servizio. Lo ha fatto sapere il Segretario generale della Uilposte Toscana, Renzo Nardi, come spiega ToscanaMedianews.it, ritenendo “necessaria” la mobilitazione in corso e che proseguirà anche nella giornata di domani 14 agosto e poi fino al 20 agosto prossimo. L’agitazione è stata indetta lo scorso 22 luglio e punta sulla massiccia assenza di personale, sulle continue e frequenti trasferte dei dipendenti, nonché sulla gestione e sulle numerose problematiche emerse soprattutto nelle sedi di Arezzo e Prato. Uilposte Toscana da tempo chiede con forza la trasformazione dei contratti dei dipendenti da part-time a full-time anche nel settore recapito, al fine di sopperire alla drastica riduzione di forza lavoro, dando così maggiori prospettive ai più giovani. Non solo: a finire nel mirino della protesta anche i mezzi ormai troppo obsoleti messi a disposizione dei lavoratori e sostituiti con estrema lentezza. “Ad oggi l’azienda si è dimostrata del tutto inadempiente rispetto ad alcune problematiche che riguardano i lavoratori, ma anche i cittadini”, ha puntualizzato Nardi, che ha tuonato: “A lavoratori e cittadini servono risposte da Poste Italiane che da troppi mesi non arrivano”.

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