Charlie Gard è morto, ma la sua vita servirà a salvarne molte altre. I genitori del piccolo, mamma Connie e papà Chris, hanno infatti confermato la volontà di dare vità ad una fondazione che porti il nome del loro sfortunato figlio. Come scritto sul loro sito web, charliesfight.org, i due hanno detto che il milione e 300 mila sterline di donazioni ricavate dai benefattori in questi mesi per curare il loro figlio verranno destinati alla creazione della Fondazione Charlie Gard. “Crediamo che la fondazione sarà una amorevole eredità di Charlie e speriamo che tutti voi continuiate a sostenerci per onorare la vita del nostro piccolo guerriero ed aiutare altri poveri bambini e le loro famiglie“, hanno scritto i due genitori che hanno fatto parlare il mondo intero per la loro battaglia per salvare il proprio figlio, affetto da sindrome da deplezione mitocondriale, una malattia ereditaria così rara che Charlie è stata soltanto la 16esima persona al mondo a cui è stata diagnosticata.



LO SCOPO DELLA FONDAZIONE

Connie e Chris hanno chiarito quale sarà lo scopo della Charlie Gard Foundation. I due desiderano che l’organizzazione diventi “un fulcro di informazioni per i genitori che possono trovarsi in una situazione come la nostra”, hanno detto. “I genitori – hanno continuato la mamma e il papà di Charlie Gard – devono avere maggiore chiarezza rispetto ai diritti dei genitori quando si tratta di prendere decisioni per salvare i loro figli. L’accesso al trattamento medico e ai medici esperti non dovrebbe mai essere negato se i fondi sono disponibili. Stiamo esaminando i modi in cui possiamo aiutare a rendere più chiare le cose per famiglie e ospedali”. Quel che è certo è che alla Fondazione del piccolo Charlie continueranno ad essere inviate migliaia e migliaia di donazioni. Se prima c’era un solo bambino da salvare, adesso ce ne sono molti di più. L’ulteriore dimostrazione che la pur breve vita di Charlie è servita da esempio e non sarà dimenticata.

Leggi anche

SPILLO/ Un conservatore dal Sud Italia all’Ue: Fitto e le nuove "convergenze parallele"COSTITUENTE M5S/ Dal Vaffa Day al “progressista” Conte, 17 anni e un vincitore: l’astensione