Si troverebbe in condizioni molto gravi un uomo di 62 anni, Salvatore Milici, colpito con una mattonella alla testa da un giovane nordafricano a Milano. L’aggressione, come riporta TgCom24.it, sarebbe avvenuta in zona Naviglio Pavese, precisamente in via della Chiesa Rossa all’angolo con via De Sanctis. La vittima avrebbe subito lo sfondamento della scatola cranica e sarebbe stato condotto d’urgenza presso il Policlinico dove, come rivelano i soccorritori del 118, verserebbe in condizioni disperate. Il 26enne autore dell’aggressione, il giovane marocchino Hamdan Hicham, già noto alle forze dell’ordine, è invece stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Alla base della violenta aggressione, secondo la versione dell’extracomunitario, attualmente al vaglio degli inquirenti, i continui dissidi con la vittima che si protraevano ormai da diverso tempo.
L’AGGRESSORE AFFETTO DA DISTURBI PSICHICI
Da giorni Hamdan subiva gli insulti e le offese del 62enne Salvatore Milici, suo vicino di casa. Una versione che però non avrebbe del tutto convinto gli inquirenti che indagano all’aggressione avvenuta oggi a Milano, anche alla luce delle testimonianze raccolte. Alcuni residenti del comprensorio di via Neera in cui abita sia la vittima che il suo aggressore, hanno infatti riferito alle forze dell’ordine di non essere a conoscenza di pregressi attriti tra i due. Nel quartiere, i nordafricani “fino a oggi non avevano mai dato problemi”, hanno aggiunto i testimoni. Il 26enne marocchino era già noto alle forze dell’ordine per una serie di reati contro il patrimonio. Il giovane è affetto da problemi mentali ed è attualmente seguito dai servizi psico-sociali del San Carlo. Da circa un mese, come riporta Repubblica.it, aveva perso il lavoro e da allora era in cura con psicofarmaci. La vittima, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe avuto la sfortuna di incrociare sulla sua strada l’extracomunitario mentre stava per recarsi in farmacia. All’improvviso, il violento colpo con una mattonella alla testa, dopo averlo aggredito alle spalle. Dopo l’aggressione, il 26enne si sarebbe rifugiato nella sua abitazione per evitare la cattura ma qui sarebbe stato raggiunto e fermato dai Carabinieri.