LA VITA DEL SANTO

Il 16 agosto, giorno dedicato a San Rocco, segna la ricorrenza della sua morte, tristemente avvenuta in un carcere di Voghera in cui era stato rinchiuso da innocente. La data del decesso ricade, infatti, proprio la notte tra il 15 e il 16 agosto. Santo originario della terra di Francia, esattamente di Montpellier, Rocco proveniva da una famiglia molto agiata e fu introdotto alla fede cristiana dalla sua amata madre, da essa apprese anche la dedizione alla Vergine Maria. I suoi genitori morirono quando lui era ancora un giovane ragazzo, così appena ventenne decise di intraprendere un bel pellegrinaggio verso la città di Roma, cuore pulsante del cattolicesimo più vibrante. Erano gli anni bui della peste del 1367-1368 e il giovane Rocco di Montpellier, spogliatosi di tutti i suoi averi terreni seguì sentitamente il modello della vita di San Francesco. Rocco, all’epoca, aveva già sviluppato delle virtù taumaturgiche, grazie alle quali, arrivato in Italia, e più precisamente a Acquapendente, tappa obbligata di ogni pellegrino in terra italica. Qui, con grazia divina e con la semplicità che contraddistingueva, ogni malato di peste che incontrava la sua mano benedetta guariva immediatamente dal terribile male nero. Questo e i successivi episodi della vita di San Rocco fin dal Medioevo fecero di lui il santo protettore contro il terribile flagello. Un male inesorabile che finì per colpireì lo stesso Rocco, lo fece nel suo viaggio di ritorno da Roma a Montpellier. Il santo, fortunatamente, venne soccorso da un cane che ogni giorno gli portava un pezzo di pane. A questo dettaglio della sua vita sono riconducibili due delle caratteristiche che ritroviamo nella rappresentazione del santo stesso. Infatti, Rocco viene raffigurato sempre in campagnia di un cane che porta un tozzo di pane, in evidenza su una delle due gambe c’è una ferita, quella lasciatagli dalla peste. Il segno indelebile di una sofferenza indescrivibile. Proseguendo il suo viaggio di rientro verso Montpellier, il santo giunse a Voghera con il volto ancora trasfigurato dalla peste. Qui nessuno lo riconobbe e, dal momento che era in corso una guerra,essendo lui un estraneo, venne accusato d’essere una spia, quindi venne barbaramente imprigionato. In carcere Rocco morì con la dignità che da sempre ha animato il suo percorso esitenziale, senza mai tentare di difendersi, senza mai proferire parola contro una carcerazione profondamente ingiusta. Ancor oggi San Rocco viene raffigurato nelle sue vesti da pellegrino, tutt’oggi è ancora il santo protettore dei malati di peste ed in più è diventato anche quello degli operatori sanitari, così come lo è dei viandanti e dei farmacisti. La sua santificazione ufficiale risale al XVII secolo.



LE FESTIVITÀ

Essendo un santo assai noto fin dal periodo medievale, a San Rocco di Montpellier sono dedicate molte feste e diverse sagre che scandiscono il ciclo dell’anno di diversi centri che punteggiano di sentita fede il Bel Paese. Si va da Albaredo d’Adige alla frazione di Quistello in provincia di Mantova, un luogo che ha preso il medesimo nome del santo e che ogni 16 di agosto si anima per dar vita a una sagra all’insegna della buona cucina e di un’ampia rosa di divertimenti; da questa alla sagra di Possagno, che si svolge accanto alla chiesetta dedicata proprio a San Rocco a partire dal 12 di agosto fino ad arrivare alla festa religiosa e civile di Tricase, un centro vicino a Santa Maria di Leuca; dalla festa per le vie di Castelnuovo Don Bosco nelle Langhe alla sagra di San Rocco di Gazzola.



IL PATRONO DI BUTERA

Patrono di Butera, San Rocco il giorno 16 agosto di tutti gli anni anima con atmosfere di fede e di allegria l’antico borgo siciliano in provincia di Caltanissetta. Un luogo magico, dipinto da colori meravigliosi e vivicato da profumi straordinari. Butera di erge in collina ed è una delle preziose perle del sud dell’isola. La vita qui affonda i sue origini molti secoli prima di Cristo. Roccaforte dei popoli arabi, divenne il primo principato del Regno di Sicilia. Una storia affascinate che ben s’intreccia quella straordinaria del suo santo patrono a cui la cittadina rende onore con una grande festa religiosa, dove partecipano migliaia di pellegrini che, recanti i loro voti, seguono la processione a piedi nudi. Questa sentita manifestazione verrà ripetuta il 23 dello stesso mese in occasione dell’ottava. La festa di San Rocco è spesso accompagnata dalla festa dell’Assunta e da quella di San Teodoro Vescovo.

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