Dopo quanto accaduto a Barcellona, dove un furgone si è lanciato sulla folla lungo la Ramblas provocando morti e feriti, prima che gli attentatori si asserragliassero in un ristorante con alcuni ostaggi, sono emersi diversi quesiti sull’atteggiamento assunto dai nuovi terroristi. In casi come quello appena avvenuto, infatti, le probabilità che gli attentatori possano morire sono alte, eppure lo Stato Islamico non esclude la possibilità che i propri uomini possano salvarsi dandosi alla fuga. Gli attacchi con l’impiego di veicoli-ariete non sono nuovi, soprattutto nell’ultimo periodo. Questi rientrano pienamente in quanto impartito dall’Isis che ha non solo spronato a falciare i passanti presenti in strada ma anche a colpirli successivamente con armi da fuoco o da taglio. Istruzioni chiare e che sembrano essersi ripetute anche in occasione del nuovo attentato a Barcellona. Il Califfato negli ultimi anni sembra aver rivisto le sue regole ferree lasciando libera iniziativa ai suoi seguaci i quali, al tempo stesso, si sarebbero adattati sempre di più spiegando in questo modo come mai l’immagine del kamikaze, colui che per antonomasia era votato alla morte, verrebbe meno di fronte alle nuove dimostrazioni terroristiche in atto.
COME AGISCONO I “NUOVI” TERRORISTI
Quella compiuta in ultimo a Barcellona rappresenta non tanto una azione kamikaze quanto piuttosto una missione sacrificale, dove di fatto le possibilità di andare incontro alla morte sono notevoli. Però, ci sarebbero anche ampie probabilità che il terrorista possa sopravvivere dandosi alla fuga. E’ quanto accadde ad esempio durante l’attentato al mercatino di Natale a Berlino, dove il terrorista scappò arrivando in Italia, per poi essere ucciso da un agente a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. Negli anni però, l’immagine del classico kamikaze è crollata. Ora i terroristi sono sempre più radicati in Occidente e questo ha comportato un necessario cambiamento anche nel loro modo di agire. Gli eccessivi controlli in atto hanno reso difficile la munizione di armi da fuoco come fucili ed esplosivi con i quali farsi saltare. E così i nuovi estremisti si sono dovuti adattare modificando anche i loro mezzi, dai Tir contro la folla ai tentativi di innescare esplosioni con bombole del gas, come accaduto in Francia. I tempi cambiano, ed anche il Califfato ha dimostrato di non voler restare indietro.