I bambini che non sono vaccinati non possono frequentare il nido né la scuola dell’infanzia. Una regola, questa, che vale anche se le loro famiglie hanno già provveduto al pagamento delle sanzioni in denaro previste dal decreto sui vaccini approvato lo scorso luglio. A chiarirlo oggi tornando sul delicato tema dei vaccini e sul legame con l’accesso scolastico, è stata una circolare che arriva direttamente dal ministero della Salute e nella quale si sottolinea come di fatto il pagamento della sanzione estingua sì l’obbligo della vaccinazione ma non permette al bambino di frequentare l’asilo nido o la scuola dell’infanzia, indipendentemente dal fatto che sia pubblica o privata. Il divieto, come specifica la nota, sarà valido non solo per l’anno relativo all’accertato inadempimento ma anche per quelli successivi a meno che i genitori non provvedano all’adempimento dell’obbligo del vaccino.



SCUOLA DELL’OBBLIGO: DIVIETO NON VALIDO

I bambini non vaccinati saranno investiti dal divieto di frequentare i “servizi educativi dell’infanzia” ma tale regola non è valida per la scuola dell’obbligo. E’ la medesima circolare del ministero della Salute a chiarirlo, come ribadisce il Fatto Quotidiano, che spiega come “la presentazione della documentazione non costituisce requisito di accesso alla scuola (scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, scuola secondaria di secondo grado, centri di formazione professionale regionale) o agli esami”. Ma come devono comportarsi i bambini non vaccinabili per mere questioni di salute? E’ sempre la circolare a fare chiarezza spiegando come tale categoria sarà inserita in classi dove è certa la presenza di soli minori vaccinati o immunizzati. Sarà poi compito dei dirigenti scolastici comunicare alla Asl di competenza, entro il 31 ottobre di ogni anno, le classi nelle quali vi è la presenza di più di due alunni non vaccinati. Inoltre, in vista del nuovo anno scolastico in partenza, entro il prossimo 10 settembre i genitori potranno fare una autocertificazione sulla status vaccinale per l’iscrizione a scuola. Il termine per la presentazione della documentazione ufficiale scadrà invece il prossimo 10 marzo.

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