Continuano le indagini sul massacro della Rambla di Barcellona, con il conto delle vittime salito a 14, tra cui tre italiani. Come già intuito, la cellula terroristica aveva in mente un piano terroristico ben più devastante di quello messo in atto. Il giorno precedente infatti era esplosa una abitazione dove due persone stavano preparando bombole esplosive, purtroppo le autorità avevano pensato a un smeplice incidente, non collegando quanto accaduto alal pista terroristica. Si era capito solo dopo la strage che il fatto era legato all’attentato di Barcellona. Fno ad adesso si pensava che gli islamisti volessero provocare una esplosione sulla Rambla. Emergono invece nuovi particolari che se confermati davvero terrorizzano. Secondo quanto riporta oggi il Daily Mail da fonti spagnole, l’intento originario della cellula era di far esplodere il van davanti alla famosa cattedrale di Barcellona, la Sagrada Familia, capolavoro dell’architettura religiosa visitata da centinaia di migliaia di persone ogni anno. Questo attentato avrebbe avuto il duplice scopo di procurare una strage spaventosa e di colpire il simbolo della cristianità spagnola e non solo.
Erano tre i furgoni pensati per un attacco sullo stile di quello di Parigi nel 2016, in tre zone diverse della città: la Rambla, l’unico andato in porto ma fortunatamente senza esplosivi, uno davanti alla Sagrada Familia e uno nell’area portuale di Barcellona. Fortunatamente meno di 24 ore prima dei progettati attacchi, gran parte dell’esplosivo è saltato in aria in una abitazione di Alcanar, a circa 60 chilometri da Barcellona. Altre venti o forse più bombole di gas sono state ritrovate ancora intatte nel giardino che dovevano essere riempite con un esplosivo denominato Madre di Satana per la potente carica esplosiva. Secondo invece quanto dichiarato da una fonte anonima al New York Times, i terroristi volevano noleggiare un tir sul tipo di quello usato a Nizza, ma non sarebbero riusciti per problemi burocratici.