Dopo l’attentato di Barcellona l’Europa tutta si è risvegliata più fragile e vulnerabile, ma non per questo meno desiderosa di salvaguardare i propri valori e le sue conquiste. Ed è nel coraggio dei cittadini catalani e dei turisti che continueranno a viaggiare anziché rinchiudersi in casa, che si cela la chiave per battere il terrore. Poi, però, c’è anche chi decide di sfidarlo a muso duro e petto in fuori, diventando in breve tempo l’idolo dei social. Sono passate poche ore dalla strage sulle Ramblas, un giornalista di RTVE, il canale pubblico spagnolo interviene in diretta dando le ultime novità sulle modalità dell’attacco e sulla ricerca dei terroristi. Quando sullo sfondo si staglia una presenza a dir poco caratteristica: un ragazzo sulla 30ina con una maglia destinata a moltiplicare le sue vendite nel giro di pochi giorni. La scritta che campeggia sulla tinta nera non ha bisogno di particolari tradizioni: Fuck Isis. L’urlo che accomuna tutto il popolo occidentale che di aggressioni vigliacche non ne può più. La presa di posizione di un giovane europeo che nel giorno dell’eccidio non ha indossato quella maglia per caso. La dichiarazione di guerra di una civiltà che per sopravvivere alle barbarie risponde in spagnolo: “No tengo miedo”.
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E il ragazzo che indossa la maglia con la scritta Fuck Isis non è il solo ad essere diventato il simbolo di un popolo che si oppone alla propria maniera ai terroristi. Prima di lui a conquistare il web era stato un ragazzo britannico, immortalato da Sky News durante l’attentato al London Bridge mentre era intento sì a scappare, ma con una birra in mano. Ed era in quella foto così assurda, in quel non volere rinunciare alla propria birra, alla propria quotidianità, che si affermava tutta la voglia di non soccombere della civiltà occidentale. Nel giro di poche ore quel giovane era diventato l’eroe dei social, con commenti del genere:”È questo il motivo per cui non ci batteranno mai”, o “In fuga sì, ma con stile british”. Fuck Isis o birra in mano non cambia: Spagna e Inghilterra unite. L’occidente è vivo: non ci ucciderete.