Finisce sotto accusa Sam Benningfield, giudice della città di Sparta, nel Tennessee, accusato di aver praticato l’eugenetica. Si tratta di una disciplina volta al cosiddetto “miglioramento della specie umana”. Qualcosa del genere aveva tentato anche un certo Adolf Hitler, ordinando la sterilizzazione coatta di 400mila soggetti identificati come “vite di nessun valore”. Il giudice Benningfield ha usato dei metodi più “democratici” per imporre il suo credo, quali? Semplicemente ha domandato ai detenuti uomini se fossero disposti a sottoporsi ad una vasectomia, cioè la resezione parziale o totale del dotto deferente a scopo di sterilizzazione, in cambio di uno sconto di pena di un mese. Discorso simile per le donne: in questo caso alle detenuto è stato chiesto di impiantare il metodo contraccettivo Nexplanon che ha durata dai 3 ai 5 anni. Inutile dire che l’iniziativa abbia destato scandalo sulla stampa nazionale e internazionale, con il programma che è stato sospeso nel mese di luglio scorso su pressione del ministero della Sanità.



LA DIFESA DEL GIUDICE E IL METODO NAZISTA

Sam Benningfield, il giudice del Tennessee accusato di aver praticato l’eugenetica con il provvedimento firmato a maggio, ha difeso il suo operato sostenendo di averlo fatto per il bene degli stessi detenuti. “Il ministero della sanità ha ceduto alle pressioni ma io volevo solo aiutare pluripregiudicati a prendersi le proprie responsabilità e avere una possibilità senza essere appesantiti da nuovi figli”, ha detto. Benningfield, come riportato dal Washington Post, ha chiarito che troppi tossicodipendenti sono spesso andati da lui dicendo di non essere in grado di pagare le spese per i propri figli. Sentito dal “The Week”, il giudice ha rincarato la dose:”Capisco che non sarà del tutto un successo, ma se riesci a raggiungere due o tre persone, forse due o tre bambini non nasceranno sotto l’influenza delle droghe. Io la vedo come una vittoria”. Il programma di eugenetica più imponente della storia fu certamente quello messo in atto dai nazisti, denominato Aktion T4. Secondo lo schema imposto dall’ideologia nazista, ad essere eliminati dovevano essere i bambini affetti da paralisi cerebrale infantile o disabili psichici (ma non fisici, se non per casi gravi). Il programma prevedeva anche la conduzione dell’eutanasia sugli adulti ricoverati o portatori di malformazioni congenite. Si stima che a perdere la vita siano state in tutto 200mila persone. 



LE PROTESTE DEI DETENUTI

Da maggio a luglio a barattare la sterilizzazione con uno sconto di pena sono state, secondo NewsChannel 5, 38 uomini e 32 donne. Per quanto il giudice Benningfield abbia ribadito le sue buone intenzioni e il fatto di non guardare all’eugenetica come ad una “crociata”, adesso che l’ordine è stato sospeso sono in tante a lamentarsi per le pratiche subite. Deonna Topllison, una delle donne che ha accettato l’impianto del metodo contraccettivo perché l’idea di tornare in carcere dopo aver violato la libertà vigilata andando al supermercato la turbava troppo, ha spiegato alla BBC cosa l’ha spinta ad accettare una misura così invasiva:”Ci hanno trattato come delle cavie perché sapevano che avremmo fatto di tutto per uscire. Io sono una madre single di tre bellissime bambine e ho anche un nipote, mia madre è disabile, mia sorella è disabile. Dipendono tutti da me”. Christel Ward, che come lei ha subito l’installazione del Nexplanon, ora vuole tornare indietro:”Non voglio questa roba dentro il mio corpo ma non ho i 250 dollari necessari per estrarla”.

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