Durante la celebrazione del Perdono di Assisi avvenuto stamani proprio dentro alla Porziuncola, il cardinale di Stato Pietro Parolin ha ricordato ai pellegrini a tutta la Chiesa come l’esempio di questa piccola chiesetta dove San Francesco amava ritirarsi in preghiera sia adatto a spiegare l’intera storia della salvezza umana. «Una strada accessibile ai poveri e agli ultimi. Una strada ampia e libera da ostacoli che conduce alla salvezza anche se attraverso una porta stretta come quella della Porziuncola». La Chiesa del Signore deve essere grata a questo luogo così umile e cosi straordinariamente pregno di significato per l’intera storia del cristianesimo: secondo Parolin infatti nella Porziuncola, esattamente come nella grotta di Betlemme dove è venuto al mondo il Figlio di Dio, «l’infinita misericordia divina si manifesta in uno spazio delimitato. Dio si rivela e nello stesso tempo sembra velarsi, si pone al nostro fianco, ci vuole portare tutti in Paradiso ma utilizza canali di umiltà scegliendo luoghi periferici e segni delicati, facendosi “piccolo e debole».



CHE COS’È LA PORZIUNCOLA? BASILICA DI ASSISI, INDULGENZA E MIRACOLI

LA STORIA DELLA CHIESETTA

La chiesetta della Porziuncola ottiene l’importanza che le compete nella storia della fede cattolica e francescana ovviamente dalla nascita del Santo Poverello, caposaldo e testimone eccezionale della presenza di Cristo Gesù nella storia. Ma la sua fondazione è precedente, con una storia che si lega e si rinnova poi nel periodo “dei miracoli” parallela alla testimonianza decisiva di San Francesco. La chiesetta intitolata a Santa Maria degli Angeli ha come fondazione il IV secolo d.C ed è passata quasi subito sotto la proprietà dei monaci benedettini. Si chiama Porziuncola perché letteralmente significa “piccola porzione” di terreno dove è stata fondata ed eretta: è stata però abbandonata fino a che San Francesco, dopo la conversione ad Assisi diede vita alla restaurazione delle varie chiesette presenti nelle sue terre. Particolare la decisione di restaurare anche la Porziucola, con il Santo Poverello che ha ricevuto “il mandato” dal Crocifisso di San Damiano che ha sibilato a Francesco mentre era raccolto in preghiera. Egli qui comprende chiaramente la sua vocazione e qui fonda l’Ordine dei Frati Minori nel 1209, affidandolo alla protezione della Vergine Madre di Cristo, cui la chiesina è dedicata, come spiega la stessa storia della Porziuncola nel suo portale online. Il 28 marzo del 1211 san Chiara riceve sempre qui il Santo Abito religioso iniziando così l’Ordine delle Povere Dame, le celebri Clarisse. Come invece abbiamo già raccontato qui sotto, nel 1216, in una visione, Francesco ottiene da Gesù stesso l’Indulgenza conosciuta come “Indulgenza della Porziuncola” o “Perdono di Assisi”, approvata dal Papa Onorio III. Meta di pellegrinaggi da allora, è il centro della preghiera e dell’indulgenza concessa a tutti i peccatori che si pentono e chiedono al Signore il perdono per i propri limiti e le proprie mancanze.



IL PERDONO DI ASSISI

Tra oggi e domani è in corso l’annuale Perdono di Assisi, che come da tradizione si svolge attraverso l’Indulgenza della Porziuncola: per chi fosse ancora poco avvezzo della straordinaria storia di questa piccola chiesetta all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi, la Porziuncola trattasi del luogo dove San Francesco usava pregare e ritirarsi in profonda riflessione dopo la sua vocazione. qui capì che doveva vivere “secondo il Santo Vangelo”. Proprio dalla Porziuncola Francesco inviò i primi frati ad annunciare la pace e nel 1205 fissò in questo piccolo luogo la sede mondiale dell’Ordine Francescano: 11 anni più tardi, per il 2 agosto venne proclamato e consacrato il cosiddetto Perdono di Assisi, che qui spieghiamo nel nostro speciale approfondito. L’aspetto religioso più importante del “Perdono d’Assisi” – e di ogni Indulgenza – è la grande utilità spirituale per i fedeli, stimolati, per goderne i benefici, alla confessione e alla comunione eucaristica, una sorta di maggiore impegno a emendarsi dal proprio male per vivere sempre più la propria vita secondo il Vangelo, così come hanno fatto tutti i santi ed in particolare Francesco e Chiara, a partire proprio dalla Porziuncola. Piccola curiosità che sicuramente (forse) non sapevate: la città di Los Angeles deve il suo nome proprio alla Porziuncola! Gli spagnoli infatti chiamarono quella terra scoperta il Paese di Nostra Signora la Regina degli Angeli del Rio Porziuncola, che per ovvi motivi è stato ridotto nei secoli fino ad arrivare a Los Angeles.



L’INDULGENZA E L’APPARIZIONE A SAN FRANCESCO

La Porziuncola è il luogo che nel mondo ricorda e simbolizza la testimonianza di straordinaria fede di San Francesco e Santa Chiara di Assisi: e di certo, quello che ha reso nota in tutto il mondo la Porziuncola è soprattutto il singolare privilegio dell’Indulgenza, che va sotto il nome di “Perdono d’Assisi” o Indulgenza della Porziuncola, e che da otto secoli converge verso di essa milioni di pellegrini desiderosi di varcare la “porta della vita eterna” per ritrovare pace e perdono, Come ha ricordato anche la Sacra Apostolica Paenitentiaria del Vaticano, «come il male personale produce “strutture di peccato”, solo da un cuore purificato possono nascere “strutture di pace”. Di conseguenza qualsiasi atto penitenziale, compresa l’indulgenza, sono importanti qualora si voglia vincere il male. Tutto ciò conduce a riconoscere nuovamente la preziosità del dono dell’indulgenza della Porziuncola che è origine di un vero e proprio “spirito del perdono di Assisi”; è con tale consapevolezza che si ricorda il 25 anniversario dal decreto con cui la Penitenzieria apostolica nel 1988 concesse «l’Indulgenza quotidiana in perpetuo» alla Porziuncola. Tutto quanto nacque però nella piccola e umile porzione di spazio della Porziuncola, dove Francesco ebbe la celebre divina ispirazione e apparizione che chiese al Santo Poverello di istituire l’indulgenza: «Poiché è un misero peccatore che Ti parla, o Dio misericordioso, egli Ti domanda pietà per i suoi fratelli peccatori; e tutti coloro i quali, pentiti, varcheranno le soglie di questo luogo, abbiano da te o Signore, che vedi i loro tormenti, il perdono delle colpe commesse», chiede Francesco al Padre Creatore apparso nella Porziuncola. Come da tradizione riportata nei documenti francescani, la risposta del Padre Dio in apparizione fu la seguente: «Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande – gli disse il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza».