Lunedì 21 agosto, negli Stati Uniti andrà in scena l’attesissima eclissi totale di Sole. Un evento che fino ad oggi ha portato alla diffusione di tesi catastrofiche, miti e sortilegi attorno a questo appuntamento, al quale assisterà anche Guy Consolmagno, gesuita ed astronomo ufficiale di Papa Francesco. L’esperto di Detroit dal 2015 è direttore della Specola Vaticana, l’osservatorio astronomico e centro di ricerca scientifica della Chiesa Cattolica, oltre ad essere un grande studioso di fenomeni come asteroidi e meteoriti. In occasione del grande evento dell’eclissi totale di Sole, il gesuita sarà ospitato presso la Chiesa cattolica locale a Hopkinsville, in Kentucky, ribattezzata Eclipseville. Qui gli abitanti stanno vivendo con grande trepidazione l’atteso evento. Alla vigilia dell’eclissi, l’astronomo gesuita è stato intervistato da Time, la nota rivista settimanale, alla quale non ha nascosto un certo entusiasmo e, riferendosi all’imminente eclissi ha commentato: “Ci ricorda l’immensa bellezza dell’universo che si verifica al di fuori del nostro piccolo insieme di preoccupazioni”. Perché è proprio vero, mentre tutti dimenticano i grandi politici e le stelle del pop, l’unico a restare è proprio l’Universo, capace di fare ombra su tutto il resto.
LA RIFLESSIONE SPIRITUALE SULL’EVENTO
Guy Consolmagno ha chiaro in mente come trascorrerà il giorno dell’eclisse totale di Sole attesa negli Stati Uniti. Per l’occasione trascorrerà il momento con un parrocchiano, in campagna, seduto sul prato mentre sorseggia bevande. Un progetto che l’astronomo vaticano ha rivelato a Time spiegando di non conoscere il pensiero del Pontefice sul fenomeno in arrivo. “Non ho idea, perché naturalmente è un evento americano. Non è un evento europeo. Nessuno in Europa in realtà, eccetto gli astronomi, è consapevole di ciò che sta succedendo”, ha spiegato. In realtà anche qui da noi l’argomento è diventato caldissimo, tra leggende e nuove profezie sulla fine del mondo più che per l’importanza sul piano astronomico che l’evento in sé avrà. Il gesuita però, è riuscito a trovare una importante dimensione spirituale dietro l’eclissi: “Ci tira fuori da noi stessi ricordandoci che facciamo parte di un universo grande e glorioso e bello”. L’osservazione dell’affascinante fenomeno astronomico sposta inevitabilmente la riflessione su Dio e sulla lezione che, anche tramite tale evento, vuole impartire. “Dio avrebbe potuto fare l’universo in molti modi diversi”, ha spiegato Consolmagno, eppure, “ha scelto di creare un universo razionale, in modo da poter prevedere queste eclissi con enorme precisione” ed allo stesso tempo godere della sua bellezza. Non solo la gioia nel constatare l’esattezza dei calcoli, ma anche quella nel vedere l’enorme bellezza che da essa proviene. Per comprendere il vero significato di un momento come quello dell’eclissi, a detta del gesuita, occorre sempre partire dalle domande e dalle risposte che partono dal cuore.
“L’UNIVERSO RIMANE”
L’eclissi totale di sole negli Stati Uniti si colloca in un momento politico particolarmente ricco di tensioni. Il sentore di una imminente guerra diventa sempre più concreto. Questo fenomeno, secondo Consolmagno, va a collocarsi in un contesto in cui la gente spesso è portata a dimenticare. Dimentica che 48 anni prima, nella medesima settimana, si svolse Woodstock, così come dimentica politici, generali e stelle dello spettacolo. Ma in tutto questo continuo dimenticare, “l’universo rimane”. Il gesuita ha quindi avanzato una sua riflessione sul vero significato dell’eclissi, un evento visibile da tutti, senza l’uso di un telescopio o di una specifica formazione. “Chiunque lo sperimenta, chiunque sia lì sotto l’ombra della luna sperimenterà l’eclissi. Per questo, siamo tutti sotto lo stesso cielo”, ha commentato. In ultimo, un consiglio su come osservare nel migliore dei modi l’eclissi, ovvero “in sicurezza”. Ciò che però Consolmagno sottolinea è la visione gloriosa che è possibile provare durante un’eclissi totale, quando non può far male alla vista. Infine, alle persone che vorrebbero vedere al meglio tale fenomeno, l’astronomo vaticano ha riservato un insegnamento importante, che poi è ciò che realmente resta dopo aver osservato l’affascinante evento: “Apprezzi l’esperienza che hai e ricordi che la tua esperienza sta per essere diversa da quella di chiunque altro”.