Nella giornata inaugurale del Meeting 2017 desidero rivolgere a loro e a tutti quelli che parteciperanno agli eventi di Rimini il mio saluto più caloroso e, insieme, l’auspicio che l’incontro produca buoni frutti, aiutando così l’intera società a rafforzare la propria coesione nello spirito dei valori propri alla nostra costituzione.



Il tema scelto per quest’anno — “quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo, per possederlo” — richiama le responsabilità nel passaggio generazionale. Responsabilità degli adulti, che non possono consumare in sovrappiù beni e opportunità sottraendoli ai propri figli. Responsabilità anche dei giovani, che sono chiamati a far proprie le storie e le cose per dare ad esse un futuro e divenire di questo protagonisti.



Abitiamo un mondo che oggi si è fatto più piccolo, e procede a velocità sempre più sostenuta. La globalizzazione da un lato, e lo sviluppo delle tecnologie dall’altro, mettono in discussione l’autonomia stessa della persona. L’idea di libertà, il senso di comunità, l’ambizione di fare storia, richiedono di essere continuamente riformulati, vissuti nel presente.

I giovani possono e devono diventare artefici di questa trasformazione epocale. La crisi demografica appesantisce la nostra società e favorisce la tendenza a guardare a orizzonti limitati, dimenticando di preparare il domani. Compito delle forze vive lungimiranti è di tenere sempre viva l’attenzione sulle conseguenze delle scelte di oggi e di contrastare il campo corto di chi rinuncia ad alzare lo sguardo e progettare il futuro.



La consapevole responsabilità verso chi viene dopo di noi è come la solidarietà verso chi è più in difficoltà: senza queste spinte vitali non esiste continuità nella vita di una comunità, e le stesse capacità di sviluppo di una società vengono significativamente indebolite.

La politica, le istituzioni, i soggetti economici, i corpi sociali, hanno tutti un peso nel determinare gli esiti dei cambiamenti in atto. Complessità e interdipendenza non sono alibi per un disimpegno. L’attenzione verso i giovani deve tradursi in occasioni concrete e innovazioni, che aprano le porte a una mobilità sociale vera e a una piena cittadinanza, a partire dal diritto al lavoro e alla istruzione, che sta alle radici della libertà delle persone e della società. Così, investendo sul futuro, una collettività ritrova fiducia e raddoppia la propria forza.

Sergio Mattarella