“E comunque sono a Lloret de mar, vicino a Barcellona. Se qualcuna mi vuole incontrare…”. Il tempismo, evidentemente, non è il suo forte. La delicatezza e il tatto, neanche. E così anche il video di “scuse” per il selfie sorridente sul luogo dell’attacco di Barcellona sbraca e diventa una triste italianata. Giuseppe Sapio, giovane napoletano “inconsapevole”, con il suo selfie sorridente davanti alla ambulanze precipitatesi sulle Ramblas dopo l’attentato a Barcellona, si è esposto di fatto agli attacchi degli “haters”, gli odiatori seriali della rete. Ha provato a giustificarsi, a fatto compiuto. Lo ha fatto, se possibile, peggiorando ulteriormente la sua diretta Facebook. Con quel sorriso tra l’ingenuo e lo strafottente, Giuseppe Sapio chiamava a raccolta amici e non in quella diretta Facebook per il suo modo di vedere chiarificatrice. Le sue ragioni? Semplici: “Non ho capito quello che era successo! Voi mi giudicate in modo brutto, sembra che cercate il pelo dell’uovo per attaccarmi! Non c’erano morti a terra, polizia avanti e indietro come vi hanno fatto credere in tv. Non volevo ferirvi, siamo arrivati dopo l’attentato. Mò stiamo in vacanza e mi state “intossicando” con i commenti sotto questa foto!”.
“NON È COME DICONO IN TV”
A scatenare le polemiche, oltre che il sorriso del napoletano nel selfie, era stato anche il commento a margine del post. Complottista o delirante, scegliete voi, fatto sta che Giuseppe Sapio aveva offerto il peggio di sé:”Sono a Barcellona nel bel mezzo dell’attentato terroristico..Non vi preoccupate..tutto apposto, sicuramente in televisione vi staranno facendo vedere di tutto e di più…ma credetemi qui è tutto tranquillo! Non è come vi fanno vedere in televisione…certo l’attentato c’è stato, ma non è come vogliono farci credere… C’è qualcosa sotto di molto grande, la verità è che…VOGLIONO FARCI SPAVENTARE, VOGLIONO TENERCI CHIUSI IN CASA, VOGLIONO LA NOSTRA LIBERTÀ, MA NOI NON DOBBIAMO AVERE PAURA DI LORO! DOBBIAMO REAGIRE, DOBBIAMO VIAGGIARE…SE CI CHIUDIAMO IN CASA VINCONO LORO…Allora quale è la soluzione?Lascio a voi i commenti…IO NON RIESCO A CAPIRCI PIÙ NIENTE“. Già, Giuseppe Sapio non ci stava capendo davvero niente. Colpa, forse, anche dell’influenza degli amici. Non propriamente dei gentlemen, se è vero che uno di loro, agli haters rispondeva sistematicamente con un “nun c’scassat o’ca…” che era tutto un programma. Alla fine, la sensazione è che prendersela più di tanto non serva. Dopotutto, almeno per lui, bisogna ringraziare Dio, che guardando nello schermo del suo cellulare possa dire:”Mamma! Tranquilla, tutt’apposto! Non mi hanno fatto esplodere”.