SIRIA, ASSAD “NO DIALOGO CON OCCIDENTE SE…”
Torna a parlare dopo mesi il presidente della Siria, Bashar al-Assad e subito le sue parole fanno il giro del mondo per la cruda e netta rottura con il mondo occidentale che più volte lo ha tacciato di essere una parte cospicua della crisi mediorientale e del dilagare dello Stato Islamico in tutti questi anni. «Rifiuto qualsiasi collaborazione sulla sicurezza con i Paesi occidentali e anche la riapertura delle loro ambasciate a Damasco fino a quando non verranno tagliati tutti i contatti con i ribelli e i gruppi di opposizione». Il leader del regime siriano ha annunciato il suo aut-aut ad un gruppo di diplomatici siriani, lodando invece la posizione di Cina, Russia ed Hezbollah libanesi che invece hanno confermato l’appoggio e la fiducia alla sua presidenza di governo.
GENTILONI AL MEETING: “NESSUNO AL SICURO, MA NON RINUNCIAMO A NOSTRA LIBERTÀ”
Un lungo intervento ha aperto la 38esima edizione del Meeting per l’Amicizia tra i Popoli di Rimini affrontato tutti i temi urgentissimi della politica e della cronaca nazionale e mondiale: il premier Paolo Gentiloni lo ha ribadito subito, all’inizio del suo intervento davanti alla platea della kermesse di Comunione e Liberazione. «Siamo al fianco di Barcellona. Io non credo alla propaganda di alcuni siti islamici ma so che nessun Paese, neanche l’Italia, può sentirsi al riparo dalla minaccia». Il presidente del Consiglio ha poi auspicato che da tutti possa venire il sostegno alle forze dell’ordine e alla polizia: «è importante far sentire che il Paese è unito attorno a chi lavora per la sicurezza. Fare sentire il Paese unito attorno alle forze che lavorano per la sicurezza – ha sottolineato ancora il premier a Rimini – è altrettanto importante rispetto al ripetere che i terroristi non ci costringeranno a rinunciare alla nostra libertà. La difendiamo, lo facciamo ringraziando ogni giorno chi ci consente di vivere liberi». Un Isis sconfitto ma una minaccia tutt’altro che domata, come dimostra l’orrendo attentato di Barcellona e che dovrà essere un punto centrale dei prossimi mesi di vertici europei e internazionali.
USA, GLI ANTI RAZZISTI CHIEDONO LA DEMOLOZIONE DEI MONUMENTI CONFEDERATI
Nuove tensioni negli Stati Uniti per motivi razziali. Ieri a Boston si era tenuta una marcia a cui hanno partecipato circa 40mila persone di protesta contro i gruppi neonazisti e suprematisti bianchi. Anche oggi una manifestazione per lo stesso motivo ad Atlanta con una scarsa partecipazione di alcune centinaia di persone, marcia che si è conclusa all’abitazione di Martin Luther King. A Dallas invece dove si è tenuta un’altra manifestazione ancora il reverendo Michael Waters ha invitato le autorità a distruggere ogni monumento dedicato a protagonisti della Guerra civile, mentre alcuni cittadini bianchi si sono recati armati di fucili al cimitero dove riposano i soldati sudisti, con l’intenzione di difendere con le armi il sacrario e i monumenti alla memoria. In un’altra zona di Dallas altri cittadini si sono disposti, senza armi, in difesa di un memoriale della Guerra civile mentre manifestanti anti razzisti chiedevano che le statue vengano abbattute. Momenti di tensione e qualche incidente, quindi è intervenuta la polizia per allontanare la folla. (Agg. Paolo Vites)
MOTOVEDETTA TUNISINA TENTA DI SEQUESTRARE PESCHERECCIO ITALIANO
Un peschereccio italiano di base a Mazara del Vallo è stato intercettato in mare aperto da una motovedetta tunisina. La nave era in acque internazionali ma ciò nonostante la polizia ha cercato d sequestrare nave ed equipaggio addirittura sparando colpi di arma da fuoco verso il peschereccio. Il grave episodio è avvenuto a circa 35 miglia da Zarzis vicino al confine con la Libia. Non ci sono al momento giustificazioni ufficiali da parte del governo di Tunisi.
NAPOLI, MUORE DOPPO 4 ORE DI ATTESA IN OSPEDALE
Tragico caso di malasanità a Napoli, all’ospedale Loreto di Mare dove un giovane di 23 anni era stato ricoverato per una angio tac, un esame che scopre eventuali anomalie nel sistema vascolare. Ma per fare questo esame doveva essere trasferito in un altro ospedale, Il Vecchio Pellegrini. L’attesa è durata oltre 4 ore e quando finalmente è arrivato nella struttura, il ragazzo è morto il giorno dopo. Sul caso sono piovute denunce come quella di Francesco Emilio Borrelli consigliere regionale della Campania che su facebook ha denunciato il caso accusando il responsabile del pronto soccorso del Loreto Mare. (Agg. Paolo Vites)
PRESSIONE MASSIMA SULL’ITALIA
È un vero e proprio allarme quello lanciato ieri al nostro paese dai jihadisti tramite un canale comunicativo su Telegram. L’Isisi minaccia direttamente l’Italia e i nostri concittadini, indicando il bel paese come il prossimo primario obiettivo per i soldati del califfato, soldati che ancora festeggiano la riuscita dell’attacco a Barcellona. Immediata la replica del premier Paolo Gentiloni, con l’esponente politico che sottolinea come l’allarme nel nostro paese sia sempre stato al massimo livello, un livello che presuppone il controllo costante di tutti gli obiettivi ad alto rischio. Allo stesso tempo Gentiloni avverte che per quanto il nostro paese sia preparato non esiste il rischio zero, e consiglia a tutti i comuni di attrezzare barriere anti camion nei luoghi più affollati, barriere che possano impedire attentati simili a quelli avvenuti in Spagna.
IN FUGA UNO DEI TERRORISTI BASCHI
La polizia catalana ha confermato che uno dei terroristi che hanno seminato il panico sulla Rambla di Barcellona è ancora in fuga. Il ricercato da quello che emerge dalle indiscrezioni, sarebbe Younes Abouyaaqoub 22 anni, fuggito con il terzo van noleggiato dai terroristi nei giorni antecedenti all’attentato. Il soggetto sembrerebbe essere il leader del gruppo, essendo il più radicalizzato della cellula che ha commesso l’attentato spagnolo. Sotto il punto di vista politico il governo spagnolo ha scelto di non innalzare il livello di allarme, lasciandolo a quattro su cinque, il segnale è chiaro e tende ad escludere che l’attentato a Barcellona possa modificare la linea politica della Spagna.
TRAGEDIA FERROVIARIA IN INDIA
Ennesima tragedia in India paese nel quale durante un incidente ferroviario sono decedute almeno 23 persone. Ignote ancora le cause della tragedia, di certo vi è che l’incidente è avvenuto a stato di Uttar Pradesh, nel nord dell’India, ed ha interessato il Kalinga Utkal Express un treno sempre molto affollato diretto a Nuova Delhi. Alto anche il numero dei ferii che al momento sono oltre cento. Non è la prima volta che un incidente ferroviario avviene in India, questa volta sul posto però è giunta immediatamente anche una squadra antiterrorismo, non potendo escludere almeno dalle prime indagini un attentato. Dalle prime immagini trasmesse dai media indiani le carrozze sono accartocciate una sull’altra, con le vittime rimaste intrappolate tra le lamiere.
CALCIOMERCATO, LE ULTIME DALL’ITALIA
Kalinic è virtualmente un giocatore del Milan. L’attaccante, dopo un infinito tira e molla con la Fiorentina, effettuerà le visite mediche nella giornata di lunedì, per poi essere a disposizione della squadra di Montella forse già per il ritorno di Europa League contro lo Shkendija. Perisic intanto è pronto a rinnovare con l’Inter. Il croato firmerà il prolungamento con la società dell’Inter fino al 2021. Nonostante il forte corteggiamento di Mourinho e del Manchester United, Perisic ha dunque scelto di sposare la causa nerazzurra. Percepirà all’anno qualcosa come 5,5 milioni di euro, un ingaggio più che raddoppiato rispetto al precedente. Sempre l’Inter ha acquisito in prestito con diritto di riscatto il terzino destro Cancelo. Al Valencia sono finiti invece Kondogbia e Murillo. Il primo si è trasferito in prestito, il secondo invece a titolo definitivo, con il club valenciano che l’ha pagato 13 milioni di euro.
SERIE A, JUVENTUS E NAPOLI A VALANGA
E’ iniziato ieri il campionato di Serie A 2017/2018. La Juventus ha iniziato molto bene alle ore 18.00 superando il Cagliari per 3-0. I bianconeri passano subito in vantaggio con una bella girata di Mario Mandzukic, ma nella metà del primo tempo subiscono una leggera flessione che porta alla decisione dell’arbitro Maresca di richiedere la Var per assegnare un calcio di rigore ai sardi. Dal dischetto però Farias non si presenta convinto e Gigi Buffon gli dice di no. Nei minuti di recupero del primo tempo arriva il raddoppio di Paulo Dybala, mentre la ciliegina sulla torta la mette nella ripresa Gonzalo Higuain con un bel tiro in diagonale. In serata torna in campo il Napoli dopo la gara di Champions League contro il Nizza. Gli azzurri superano 3-1 il neopromosso Verona allo Stadio Bentegodi. La partita viene sbloccata da un autogol di Souprayen arrivato dopo un’uscita di Rafael complicata da un fallo, non fischiato, di un attaccante azzurro. Il raddoppio lo sigla poi Arkadiusz Milik mentre il sigillo lo fa Ghoulam nella ripresa. Nel finale espulso Hysaj che porta al rigore di Pazzini, bravo a segnare appena entrato. Escluso all’inizio della gara dopo la rete protesta proprio contro Pecchia.