Il quotidiano francese Le Monde, con un articolo di Vincent Carraud, si oppone all’ipotesi, avanzata da Papa Francesco, di beatificare il filosofo Blaise Pascal. Un’opposizione che ha provocato perplessità nell’ambiente degli studiosi vicino al filosofo, che si è molto spesso prodigato per i poveri e proprio in virtù di questo impegno viene considerato dal Pontefice adatto al processo di beatificazione, anche se Papa Francesco per primo ha ammesso di non essere un esperto riguardo vita e opere del pensatore francese. Il Santo Padre si è detto però persuaso dalle informazioni raccolte, e di essere favorevole all’inizio del processo di beatificazione, previe ovviamente verifiche e consultazioni da parte degli organi Vaticani preposti. D’altronde il prodigarsi per i poveri ha sempre rappresentato per Papa Francesco un vero lasciapassare per il paradiso, ma su Le Monde Carraud ha bollato addirittura come deprecabile l’ipotesi, scatenando a sua volta delle razioni.



EUGENIO SCALFARI RANDELLA LE MONDE

Come quella di Eugenio Scalfari sul settimanale L’Espresso, che ha definito eccessiva la reazione di Le Monde alla possibilità della beatificazione di Pascal. Uomo di scienza e di assoluta precisione logica e matematica, ma nell’analisi di Le Monde, secondo Scalfari, viene completamente ignorata proprio la vicinanza ai poveri che il filosofò manifestò in particolar modo nei giorni che lo avvicinarono alla morte. Secondo Le Monde l’eccessivo rigore scientifico di Pascal nella sua carriera e nelle sue opere rendono paradossale l’ipotesi di una beatificazione, ma la sua scelta di morire tra i poverissimi, nonostante il medico si opponesse alla sua scelta di ricoverarsi nell’ospedale dei più umili, è secondo Scalfari indicativo della visione della vita di Pascal.  Insomma, la visione di Carraud e di Le Monde è ad avviso di Scalfari eccessivamente cupa e rigida, soprattutto nella frase finale in cui Carraud afferma che “Dio può dare agli uomini soltanto la propria disgrazia”. La beatificazione di Pascal, secondo Scalfari, è dunque tutt’altro che immeritata. Ed è proprio “sul finale” che Scalfari si infervora e tira vere e proprie randellate i colleghi d’oltralpe “Si può essere atei e ridere sui cristiani e sulle beatitudini e santificazioni fatte da un dio che non esiste. Ma Carraud non è un ateo. Cari colleghi di Le Monde, pensateci bene a quello che pubblicate”.



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