In Italia si può morire per una scossa di magnitudo 4: accade ad Ischia, anche se bisogna tener conto della specificità dell’isola, che si trova in un’area vulcanica. Nel punto stampa di Angelo Borrelli, capo della Protezione civile, è stata affrontata la questione dei crolli: «Molte costruzioni sono realizzate con materiali scadenti che non corrispondono alla normativa vigente, per questo alcuni palazzi sono crollati o rimasti danneggiati». Torna dunque il tema della prevenzione: le cause dei crolli non vanno ricercate solo nei fenomeni di amplificazione sismica locale, ma anche attribuite alle costruzioni fatiscenti, abusive e senza alcuna verifica sismica. Sulla “fragilità” del territorio italiano è intervenuto anche il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio: «Il patrimonio italiano è fragile, fragilità che dipende sì dall’abusivismo ma anche dalle sue peculiarità. Bisogna essere in grado di mettere in sicurezza sismica il nostro Paese perché spendiamo più di 3 miliardi all’anno per riparare i danni del terremoto, quindi vale la pena investire in prevenzione», ha dichiarato a Radiouno Rai. (agg. di Silvana Palazzo)
COME STANNO I DUE FRATELLINI
Il terremoto di Ischia verrà ricordato nei prossimi mesi come quello del salvataggio dei 3 fratellini, Pasquale, Mattias e Ciro, con quest’ultimo che sotto le macerie della sua abitazione a Casamicciola ha dimostrato più dei suoi 11 anni indirizzando i soccorritori. Ma come stanno adesso i protagonisti di questa storia a lieto fine? Come riportato da TGCom24, fonti ospedaliere dopo gli accertamenti radiologici e diagnostici, fanno sapere che “Ciro Marmolo ha riportato escoriazioni e piccole ferite multiple, con la frattura del terzo metatarso del piede destro”. Per quanto riguarda Mattias, il bambino di 7 anni, è stato riscontrato “un lieve trauma cranico, traumi alla clavicola e braccio sinistri, ed escoriazioni multiple al torace. Per entrambi è stato disposto il ricovero”. Nel frattempo si arricchisce di dettagli il resoconto dei soccorritori che hanno avuto modo di parlare con il bambino-eroe di Casamicciola:”Ciro è stato sempre lucidissimo. Chiedeva di essere aggiornato costantemente, ci riferiva del fratello e ricordava bene il momento in cui è avvenuto il terremoto”. (agg. di Dario D’Angelo)
IL PROFILO DELLE VITTIME
Il salvataggio dei 3 fratellini a Casamicciola, Pasquale, Mattias e Ciro, serve a rendere soltanto meno amaro il bilancio del terremoto d’Ischia, che ha visto morire 2 donne. Ma chi sono le vittime accertate della tragedia? Come riportato da Il Corriere della Sera a perdere la vita è stata Lina Balestrieri, 59enne di Barano d’Ischia residente a Ischia, madre di sei figli e sorella di un consigliere comunale. La donna è morta schiacciata dal cornicione di una chiesa piombatole addosso durante la scossa di M 4.0 che ha sferzato Casamicciola. L’altra vittima è Marilena Romanini, 65 anni. Lei è stata raggiunta dal suo destino in casa: nata a Brescia ma residente a Monte San Giusto, in provincia di Macerata, quando è venuto giù tutto non ha avuto scampo. Nel frattempo il bilancio dei feriti sale a 42 persone: di cui uno grave. (agg. di Dario D’Angelo)
IL NONNO, “CIRO BAMBINO CORAGGIOSO”
Ha tenuto banco per oltre 16 ore il tentativo di salvataggio – andato a buon fine – di Pasquale, Mattias e Ciro, i tre fratellini rimasti intrappolati sotto le macerie del terremoto di Casamicciola ad Ischia. Un’operazione andata a buon fine anche grazie al comportamento del fratello maggiore, Ciro, 11 anni, ultimo ad essere estratto da ciò che rimaneva della loro casa, che ha prima spinto Mattias sotto il letto e poi ha notificato la loro presenza battendo contro le macerie con un manico di scopa. Ed era stato nonno Pasquale, come riferisce Il Corriere della Sera, ad anticipare ciò che poi sarebbe successo, facendo affidamento sul carattere di Ciro:”Il più grande è un ragazzo coraggioso, aiuterà anche il fratellino”. Nel frattempo il bilancio aggiornato del terremoto è di 2 morti e 39 feriti, di cui uno grave. (agg. di Dario D’Angelo)
CIRO HA SALVATO IL FRATELLO
Operazione di soccorso completata: anche Ciro, l’ultimo dei tre fratellini rimasti intrappolati sotto le macerie derivate dalla scossa di terremoto di M 4.0 che ha colpito Ischia, è stato tratto in salvo dai vigili del fuoco. E proprio i pompieri, intenti a scavare da 16 ore di fila, come riporta l’Ansa, prima di estrarre Ciro sono stati accompagnati da un lungo applauso di incoraggiamento da parte dei vicini di casa dei bambini. Il primo ad essere estratto dalle macerie era stato Pasquale, un neonato di 7 mesi miracolosamente illeso che già questa notte era stato liberato dai soccorritori. Poi questa mattina era toccato a Mattias, 7 anni, rivedere la luce, mentre l’ultimo piccolo eroe ad essere prelevato da ciò che restava della propria casa è stato Ciro, un bambino di 11 anni. Ciro che si è trasformato in supereroe per salvare se stesso e il fratello Mattias, come spiegato da un commosso comandante della Tenenza di Ischia della Guardia di Finanza, Andrea Gentile, e riportato dall’Huffington Post:”È stato Ciro a salvare il fratellino di 7 anni Mattias. Dopo la scossa lo ha preso e lo ha spinto con lui sotto al letto, un gesto che sicuramente ha salvato la vita a entrambi. Poi con un manico di scopa ha battuto contro le macerie e si è fatto sentire dai soccorritori”. (agg. di Dario D’Angelo)
SI SCAVA PER SALVARE CIRO
Mentre si continua a scavare per mettere in salvo anche Ciro, l’ultimo dei 3 fratellini rimasti intrappolati sotto le macerie, infiamma la polemica per i danni procurati dal terremoto di magnitudo 4.0 che ha colpito Ischia. Il presidente del Consiglio nazionale dei Geologi, Francesco Peduto, a La Repubblica esprime tutte le sue perplessità rispetto al fatto che un terremoto di questa magnitudo abbia provocato danni ingenti come quelli riscontrati ad esempio a Casamicciola:”Lascia perplesso come un terremoto di tale magnitudo possa provocare danni e vittime nel nostro Paese, è francamente allucinante che si continui a morire per terremoti di questa entità. Il nostro Paese si conferma estremamente vulnerabile. Ora sarebbe facile parlare dei ritardi della ricostruzione in Italia centrale, della necessità di accelerare interventi e azioni, ma quello che lascia più interdetti è la mancanza di atti concreti per la prevenzione”.
MATTIAS TRATTO IN SALVO
Un secondo miracolo è stato completato dai vigili del fuoco, che dopo ore di scavi sono riusciti ad estrarre dalle macerie il piccolo Mattias, uno dei due fratellini rimasti intrappolati dopo il terremoto che ha devastato l’isola d’Ischia. Il bambino, secondo quanto riportato dall’Ansa, sarebbe in buone condizioni di salute. Prima di lui i soccorritori erano riusciti a liberare il piccolo Pasquale, un neonato di 7 mesi, fratellino minore dei due bambini di 3 e 5 anni. Adesso resta da salvare soltanto Ciro, ma i pompieri sono fiduciosi di riuscire ad estrarlo in breve tempo essendo ormai riusciti ad individuare con precisione il luogo nel quale il bambino ha trovato riparo. Nel frattempo il capo del dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, che oggi ha incontrato i sindaci dell’isola per fare un primo punto della situazione ha parlato di numeri impressionanti dal punto di vista degli sfollati: sarebbero 2000 solo a Casamicciola e 600 a Lacco Ameno. (agg. di Dario D’Angelo)
FRATELLINI SOTTO LE MACERIE
Continua la corsa contro il tempo per salvare i due bambini rimasti intrappolati sotto le macerie provocate dal terremoto di magnitudo 4.0 sulla scala Richter che ha distrutto il comune di Casamicciola dell’isola di Ischia. I vigili del fuoco stanno continuando a scavare da ormai 10 ore e sono anche riusciti a stabilire un contatto con i bambini di 3 e 5 anni, dopo aver estratto vivo il loro fratellino Pasquale, un neonato di 7 mesi, suscitando la commozione dell’Italia tutta. Secondo quanto riportato dall’Ansa, i soccorritori sarebbero riusciti a passare ai bambini anche due bottigliette d’acqua, fondamentali in queste fasi dove l’oppressione delle macerie e il caldo delle ore mattutine potrebbe portare in breve tempo a disidratare i piccoli già messi a dura prova dalle circostanze. Al momento il bilancio è di 2 morti e 39 feriti, di cui uno grave. Le immagini della distruzione a Casamicciola parlano da sole.
NEONATO ESTRATTO VIVO
Sono ore drammatiche a Casamicciola, il comune dell’isola d’Ischia che ha riportato i danni maggiori per il terremoto di magnitudo 4.0 che ieri sera ha fatto registrare un bilancio di almeno due morti ed ingenti danni. Il coraggio e l’abilità dei vigili del fuoco, però, hanno fatto scaturire la gioia di tutta l’Italia per quello che può essere ribattezzato il miracolo di Casamicciola, con un neonato di soli 7 mesi estratto vivo dalle macerie e riconsegnato ai suoi genitori. Intrappolati sotto i loro lettini, però, ci sono ancora due bambini, i fratellini del piccolo tratto in salvo, di 3 e 5 anni, che i vigili del fuoco hanno individuato e stanno cercando di liberare. Da ore i pompieri combattono per rompere il velo di macerie in sicurezza e si preoccupano soprattutto di rassicurare i bambini. Durante le operazioni, un vigile del fuoco ha urlato:”Abbiamo preso il tuo fratellino piccolo!”. La comunicazione continua: la speranza è di gridare ad un nuovo, doppio, miracolo. (agg. di Dario D’Angelo)
TERREMOTO DI MAGNITUDO 4.0
Continuano a preoccupare tutta l’Italia le notizie che arrivano da Ischia: l’isola campana in provincia di Napoli è stata colpita da un terremoto la cui magnitudo è stata aggiornata a 4.0, dopo una iniziale segnalazione di 3.6. E purtroppo la conta dei danni non riguarda solo molti edifici lesionati, ma anche perdite umane con due morti accertati, 25 feriti già trasportati in diversi ospedali (ma non quello di Ischia che è stato completamente evacuato per sicurezza) e alcuni dispersi, tra i quali una famiglia con 3 bimbi. Si scava per salvare questo nucleo familiare, con le scene di panico che hanno contraddistinto la scossa. Subito dopo il terremoto, c’è stato un black out che ha acuito il clima di terrore, e si sta cercando di valutare quali siano i danni effettivi, ma non è semplice visto che le chiamate di emergenza si accavallano e la situazione sembra ancor più grave di quanto non fosse apparsa nei primissimi minuti dopo la scossa.
TESTIMONI: “CASAMICCIOLA COME L’AQUILA”
In particolare, è il Comune di Casamicciola quello a destare le maggiori preoccupazioni, una località già colpita da un terremoto rimasto nella storia nell’Ottocento, che costò la vita alla famiglia di Benedetto Croce. E’ proprio a Casamicciola che è crollata una palazzina dove sono rimaste sepolte sette persone: in tre sarebbero stati recuperati dalle macerie, mentre la situazione resta grave e il Sindaco di Casamicciola ha affermato come si stia scavando anche a mani nude per cercare di tirar fuori dal crollo i superstiti. L’impressione però è che a Casamicciola il sisma abbia procurato danni che sono stati definiti, dai primi testimoni, gravi come quelli procurati a L’Aquila dal sisma del 2009. La scossa è stata avvertita poco prima delle ore 21, per la precisione alle ore 20:57, e come detto l’iniziale magnitudo di 3.6 è stata aggiornata a 4.0, con l’intensità del terremoto che era parsa subito maggiore. Va ricordato come una variazione simile, essendo la scala della magnitudo logaritmica, preluda ad un sisma di potenza raddoppiata.
DISTRUTTA LA CHIESA DI SANTA MARIA DEL SUFFRAGIO
Sempre a Casamicciola sono estratti vivi dalle macerie un uomo e una donna, mentre come detto si lavora per salvare tre bambini. I testimoni hanno parlato di un boato arrivato dal mare, poi la fortissima scossa che ha fatto tremare ogni cosa. Nella zona alberghiera la situazione è tornata alla normalità, ma diverse strutture sono rimaste isolate a causa dei guasti alle linee telefoniche. Gravissimi danni sono stati segnalati alla Chiesa del Purgatorio, che sarebbe praticamente distrutta, mentre è stata la caduta di alcuni calcinacci dalla Chiesa di Santa Maria del Suffragio a uccidere un’anziana, la prima vittima accertata del sisma, mentre ne è stata segnalata una seconda di cui non si conosce però ancora l’identità. Numerosi gli interventi dei Vigili del Fuoco in tutta la zona, e sono stati resi disponibili 3 traghetti per i trasferimenti verso la terraferma di altri eventuali feriti gravi. In molti sono rimasti in strada senza rientrare nelle loro abitazioni per paura di nuove scosse.