Ora che la fase di emergenza si è conclusa, a Ischia è stato avviato il servizio di prevenzione e repressione dei fenomeni di sciacallaggio. Carabinieri, poliziotti e finanziari dopo il terremoto si sono messi a lavoro tra le macerie in pattuglie h24 a piedi. Il servizio riguarda tutta la zona rossa, che da ieri risulta interdetta a chiunque, fatta eccezione per le forze dell’ordine e i mezzi di soccorso. Nelle ultime ore sono arrivati rinforzi dalla terraferma: altri 50 carabinieri, agenti del Reparto prevenzione crimine e del Reparto mobile. In questa fase dunque si percorrono tutte le strade per controllare se si aggirano persone sospetta, inoltre vengono ispezionati gli ingressi delle case per verificare che non siano stati forzati. E quindi vengono effettuati anche controlli per accertare che non ci siano furti. I vigili del fuoco e la Protezione civile invece lavorano per aiutare gli sfollati a recuperare beni di prima necessità o oggetti di valore dalle proprie abitazioni, crollate in seguito al sisma di lunedì sera. (agg. di Silvana Palazzo)
SI VALUTA APERTURA INCHIESTA PER DISASTRO COLPOSO
Non è ancora stata aperta un’inchiesta per i danni provocati dal terremoto di Ischia, ma sono già cominciati gli accertamenti preliminari per valutare la sussistenza di eventuali elementi per l’apertura di un fascicolo. La procura di Napoli sta aspettando le relazioni dei vigili del fuoco, impegnati nei lavori di soccorso. I rilievi tecnici saranno utili per valutare lo stato delle costruzioni e l’eventuale mancata adozione delle norme antisismiche. Quindi, gli inquirenti sono pronti a vagliare eventuali casi di abusivismo. Se venissero individuate responsabilità, l’ipotesi di reato sarebbe di disastro colposo. Da una parte il dolore per la morte di due persone, dall’altra il botta e risposta tra sindaci e geologici. I primi hanno respinto le connessioni tra il terremoto e i fenomeni legati all’abusivismo edilizio, d’altra parte non è normale che un sisma di magnitudo 4.0 provochi crolli di edifici ed evacuazioni di ospedali, quindi vittime e feriti.
ALLARME TURISMO: TURISTI IN FUGA, FIOCCANO DISDETTE
A poche ore dal terremoto di Ischia è già allarme per il settore turistico, su cui peraltro si fonda l’economia dell’isola. L’85-90% degli alberghi è agibile, ma i turisti stanno rinunciando a raggiungerli per paura di nuove scosse. Lo spiega Confesercenti, che ha riportato dati preoccupanti: si contano 4.869 disdette, quindi si parla di un mancato incasso di ben due milioni di euro. A questa somma andrebbero poi aggiunti i danni economici subiti da stabilimenti balneari, bari, ristoranti e altri servizi. Sono circa 11mila i turisti che hanno lasciato l’isola, anche per questo Sabrina Ferilli ha lanciato un appello su Instagram: «Non rinunciate al vostro soggiorno a Ischia, io sono qui e posso assicurare che funziona tutto. Essere vicini all’isola in questo momento significa anche venirci, perché non vorrei che oltre al danno ci fosse la beffa come spesso accade nel nostro paese». L’attrice romana ha dunque rassicurato i follower e invitati tutti ad andare a Ischia per non far bloccare il turismo.
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