La paura si è spostata dalla Spagna all’Olanda, dove ieri è stato annullato il concerto degli Allah Las a Rotterdam a causa di una nuova minaccia terroristica. Questa volta l’intelligence europea, formata dai servizi segreti dei vari Paesi, ha funzionato: dalla Spagna è partita ieri la segnalazione delle concreta minaccia, quindi sono partiti i controlli a tappeto nel perimetro di sicurezza intorno al locale. La polizia ha fermato un furgoncino bianco con targa spagnola contenente molte bombole di gas. Il conducente è stato arrestato. Nella notte è stata poi fermata una seconda persona: entrambi sono finiti sotto interrogatorio. Da fonti investigative è emerso che non c’è alcun collegamento diretto tra la strage di Barcellona della scorsa settimana e l’allarme attentato a Rotterdam. Un allarme che è stato poi ridimensionato, perché la polizia ha riferito che non c’è alcuna connessione tra l’autista del van e il terrorismo. L’uomo fermato, un meccanico, era ubriaco alla guida del suo veicolo nel quartiere dove doveva tenersi il concerto degli Allah Las. Le bombole dovevano servirgli per lavoro. Le perquisizioni a casa dell’uomo hanno confermato l’esito negativo.
ALLARME TERRORISMO IN OLANDA: LE ULTIME NOTIZIE
Per qualche ora sono tornate le ombre della strage del Bataclan, dove l’Isis il 13 novembre 2015 colpì. Si stava esibendo un’altra band americana, gli Eagles of Death, quando vennero uccise 90 delle 130 vittime dell’attentato di Parigi. Questa volta per fortuna non si può parlare né di attentato né di terrorismo. Tempestivo è stato comunque l’intervento degli agenti di polizia olandese quando è scattato l’allarme: in giubbotto antiproiettile hanno fatto uscire gli spettatori già entrati al Maassilo, dove doveva esibirsi la band Allah Las che invece è stata fatta uscire da una porta sul retro. In pochi minuti la zona è stata isolata. Subito sono circolate le ipotesi su un eventuale collegamento tra la minaccia e il nome della band, che del resto aveva destato non poche polemiche in passato. Un anno fa, in un’intervista al Guardian, la band aveva rivelato di aver ricevuto critiche dal mondo musulmanonegli Stati Uniti e nel mondo a causa del loro nome. «Abbiamo scelto Allah perché volevamo una parola che avesse qualcosa di sacro, ma non volevamo offendere nessuno», aveva spiegato il leader del gruppo Miles Michaud.