Quella di Cristian, bimbo di 5 anni di Varese sottratto dalla madre russa lo scorso sabato, è una storia triste ma purtroppo comune a molte altre. Il piccolo si trovava con i nonni di Mornago, ai quali era stato affidato, quando è sparito nel nulla, imbarcato dalla donna che lo ha messo al mondo in direzione Mosca e giunto in una località attualmente sconosciuta. La madre lo avrebbe affidato ad una hostess ma non sarebbe salita sul medesimo volo. A riportare la drammatica storia, confermata dai Carabinieri di Varese, è il portale Varesenews.it che rivela le ultime novità derivanti dalle indagini in corso. Le stesse Forze dell’Ordine, in un comunicato hanno spiegato i movimenti compiuti dalla madre di Cristian: la donna sarebbe uscita dal fast food di Varese, quindi sarebbe salita su un taxi prenotato in precedenza ed insieme al bambino si sarebbe recata all’aeroporto di Nizza da dove il piccolo è stato imbarcato su un secondo volo per la Russia. La donna ora dovrà rispondere di sottrazione di minori, ma le indagini sono volte a far luce su una serie di punti non chiari dell’intera vicenda, a partire dal tipo di documento usato dal bambino e dalla destinazione poi raggiunta dalla madre.



LA MAMMA HA AVUTO UN COMPLICE?

Sabato scorso il piccolo Cristian è scomparso nel nulla, a due giorni dal suo quinto compleanno. A sottrarlo dai nonni ai quali era stato affidato è stata Elena M., la madre russa che, dopo essere riuscita ad eludere la sorveglianza di una educatrice del comune di Mornago, ha fatto perdere le tracce. Un piano ben architettato, ma che secondo la nonna del bambino potrebbe aver visto la partecipazione di un complice. “Qualcuno potrebbe averla aiutata?”, si domanda disperata. Il piccolo, infatti, ha sì la doppia cittadinanza, ma i documenti italiani sono in possesso dei nonni sebbene sia la carta d’identità che il passaporto sarebbero scaduti. La nonna ha raccontato che il padre di Cristian, nonché suo figlio, nei giorni scorsi si era recato a Torino dove attualmente vive Elena insieme alla figlia di 11 anni avuta da una precedente relazione e al suo nuovo compagno. “Era tutto chiuso, non c’era più nessuno. Dove sono finiti la bambina e anche il nuovo compagno?”, si domanda la donna. L’unica certezza è che Cristian è già arrivato in Russia, sebbene non sia chiaro il luogo preciso in cui si trova.



L’APPELLO STRAZIANTE DEI NONNI

Ornella Mainetti, nonna del piccolo Cristian, a La Provincia di Varese ha rivolto il suo appello straziante affinché il bambino possa presto fare ritorno in Italia. “Mio marito ed io abbiamo sempre cercato di fare del nostro meglio, abbiamo sempre anteposto a tutto il bene di nostro nipote”, dice. “Adesso speriamo che qualcuno ci aiuti a riavere Cristian. Non per noi, ma per il suo bene. Non perché debba per forza essere italiano, ma qui stava bene e aveva il meglio”. Non solo i nonni ma anche il padre del piccolo Cristian chiedono che non si spengano i riflettori sulla vicenda. La battaglia giudiziaria tra i due genitori del bambino sottratto dalla madre russa continua: il prossimo 14 settembre è fissata l’udienza per l’affido e, da quanto si apprende, dovrebbe svolgersi ugualmente. La sua famiglia Italiana è pronta a battersi per riaverlo nuovamente qui. “L’importante è sapere che sta bene questa è la cosa fondamentale. Perché, ripeto, noi abbiamo sempre messo davanti a tutto il suo benessere”, ha aggiunto la nonna, la cui disperazione si fonde alla mancanza del bambino e alle tante domande sulle quali chiede con forza sia fatta presto chiarezza.

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