Un incredibile caso di cannibalismo è salito alla ribalta in Sudafrica, come segnalato dal quotidiano Il Messaggero. Nel paese africano infatti un uomo si è costituito alla polizia proferendo una frase che ha destato ovviamente immediata curiosità e stupore tra le forze dell’ordine: “Sono stanco di mangiare carne umana”. Quello che sembrava un delirio di un folle si è ben presto trasformato in un incubo per gli agenti che hanno trovato resti umani nella casa dell’uomo, situata nella cittadina sudafricana di Estcourt, nella provincia di Kwazulu-Natal. E le indagini hanno portato alla scoperta di altri resti nella provincia di Amangwe: non è ancora stato stabilito, visto che devono ancora arrivare i risultati del medico legale, se questi resti umani appartengano alla stessa persona, oppure se provengano da più cadaveri. Oltre all’uomo costituitosi, la polizia sudafricana ha operato altri tre arresti, con l’accusa di omicidio e possesso di resti umani, che dovrebbero appartenere, secondo le prime rilevazioni, a una donna.



CANNIBALISMO E AFRICA, CASI NON RARI

A illustrare i particolari del caso ci ha pensato Charmaine Struwig, portavoce della polizia della zona che ha sottolineato come solo una parte del cadavere attualmente identificato sia stato consumato dagli assassini-cannibali, mentre il resto del cadavere (o dei cadaveri) è stato conservato nell’abitazione di Amangwe. Il timore però, visto che il reato è stato reiterato da più persone, è che non ci si trovi di fronte a un gruppo di squilibrati, ma ad un’organizzazione più vasta, una vera organizzazione criminale. Il consumo di carne umana in Africa non è pratica del tutto inusuale o a solo appannaggio dei serial killer: spesso fa parte di riti ancestrali, che affondano le radici su antiche credenze che spiegano come mangiare un cadavere faccia acquisire il potere e le capacità della persona divorata. Questo però avviene principalmente nell’Africa centrale, mentre in Sudafrica i casi di cannibalismo registrati sono decisamente più rari.



A CACCIA DI UNA RETE DI SERIAL KILLER

La polizia sudafricana infatti starebbe puntando sulla pista della rete di maniaci, e non su quella di qualche organizzazione religiosa animista. Una situazione tutta da valutare, anche se la confessione dell’uomo presentatosi spontaneamente la polizia potrebbe aprire le porte a nuove rivelazioni, tant’è che è stato grazie alla sua confessione che si è arrivati all’arresto degli altri tre cannibali, uno dei quali un curatore tradizionale che sarebbe peraltro esperto di pratiche di cannibalismo. Le forze dell’ordine starebbero indagando sui quattro con grande energia ed attenzione, visto che a loro potrebbero essere legati delle sparizioni di persone nella zona sulle quali non si era riuscito a far luce. In questo caso si parlerebbe di una vera e propria organizzazione di serial killer, senza considerare che la confessione dell’uomo che ha permesso alla polizia di scoprire ai resti umani ha messo in luce la “stanchezza” di consumare carne umana, che potrebbe alludere ad una serie di raccapriccianti omicidi eseguiti in passato.